Mattia Civico e la doppia cittadinanza
Il ministro degli esteri austriaco Sebastian Kurz ha dichiarato che l'Austria si è impegnata ad evitare di distribuire la doppia cittadinanza. Con Arno Kompatscher che ha aggiunto come il desiderio di un doppio passaporto sia più che altro un affare di cuore e l'espressione di un collegamento emozionale dei sudtirolesi all'Austria.
Nel Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige c'è finora un solo “fortunato” ad avere la doppia cittadinanza, Mattia Civico del Partito democratico del Trentino, che è anche membro della commissione euroregionale che organizza e valuta le mozioni per il Dreier Landtag.
Come mai doppio passaporto?
Ho la doppia cittadinanza perché sono figlio di una cittadina austriaca, Irma Saurwein di Innsbruck. Anche i miei figli sono cittadini austriaci.
Che vantaggi ci sono nell'avere un doppio passaporto?
Non è questione solo di documento, ma di cittadinanza, un riconoscimento della mia identità. Nel mio caso non lo vedo come una cosa straordinaria, non è un qualcosa in più che si aggiunge a quello che sono. Io mi sento sia italiano che austriaco, ho avuto la possibilità di vedere le vicende interne al Trentino ed un pezzo di storia anche dell'Alto Adige con una duplice visione. Sono cresciuto sentendo entrambe le campane.
Come vantaggi concreti il passaporto austriaco non prevede costi di rinnovo (recentemente anche quello italiano ha visto aumentare il canone per il rilascio, ma azzerare la tassa per il rinnovo, ndr) poi posso “distribuire” i visti facendo attenzione alle singole sensibilità dei paesi. Ad esempio se mi trovassi fra Israele e Libano cambierei passaporto.
Cosa ne pensa del doppio passaporto per i sudtirolesi?
È la conseguenza naturale di una condizione. I sudtirolesi sono italiani ma possono sentirsi a casa anche guardando verso nord. Non troverei scandaloso il fatto che possano avere due cittadinanze e due passaporti, ma la questione è delicata perché si porta dietro gli aspetti legati ai diritti civili. Bisognerebbe analizzare la questione a livello europeo e vedere come sono considerate altre zone di confine. La richiesta a Vienna non è una richiesta banale, perché la cittadinanza è una questione fondamentale, che attiene ad appartenenze storiche, culturali, emotive. Non so se la strada è percorribile, oltre a ius sanguinis e ius soli ci sarebbe una terza condizione dalla quale scaturirebbe la cittadinanza. L'Unione Europea dovrebbe affrontare la questione, comprendendo le istanze di chi come i sudtirolesi vuole dimostrare la propria identità composta.
Segue anche la politica austriaca?
Mi informo e prendo contatti quando si avvicinano le competizioni elettorali, ma per il resto ne ho abbastanza di ciò che succede qui.
A proposito, arriverà il Commissario per il Pd Trentino?
Spero di no, continuo a credere che il commissariamento sarebbe una sconfitta. Confido che si prenda atto che su 45 presenti in assemblea in 37 hanno votato Sergio Barbacovi. L'astensione è venuta in gran parte da persone che usciranno dal Pd per andare in Possibile. Sarebbe veramente un paradosso che Barbacovi non possa essere segretario, visto che è stato votato dai tre quarti dell'assemblea.