Herr Staatspräsident!
Al
Signor Presidente della Repubblica Italiana
Dott. Giorgio Napolitano
presso Sport & Kurhotel Bad Moos
Via Val Fiscalina n. 27
39030 Sesto
Egregio Presidente Giorgio Napolitano,
sono cancelliere - ora ci chiamano funzionari giudiziari - alla Sezione distaccata di Brunico. L'altro ieri nel corridoio, seduto su una panca in attesa che si facessero le 9.30 – orario d'apertura al pubblico dei nostri uffici -, ho incontrato Vigilio R. Era un po' che non lo vedevo. Si era fatto ancora più curvo. E' di Marebbe, annata 1926, ed è tutore di suo figlio Bartolomeo. Dopo aver disbrigato in ufficio ciò per cui era venuto, ha scambiato qualche parola con un mio collaboratore, ladino come lui. Quando questo gli ha detto, che da settembre il Tribunale a Brunico non ci sarà più e che si dovrà andare a Bolzano, Vigilio R. lo ha prima guardato incredulo, poi ha detto: „Ma come, fino a Bolzano?“, „Ci si mette una giornata.“ E dopo un po' ha aggiunto: „Beh, è vero, ci sono i treni e le corriere.“
E' stato lì, di fronte alla umiltà e remissività di quell'ultimo „Beh, è vero, ci sono i treni e le corriere“ di Vigilio R. che ho capito appieno cosa significhi abuso. Si è decisa la riforma della geografia giudiziaria, apparentemente per motivi di risparmio e per il bene del Paese, e con essa la soppressione indistinta di tutte le Sezioni distaccate di Tribunale, asseritamente non più funzionali.
Nel nostro caso già solo quello che i cittadini della Pusteria andranno a spendere in più in diritti di trasferta spettanti all'ufficiale giudiziario per i pignoramenti e le notifiche a mani basterebbe per coprire l'importo delle spese di manutenzione che il nostro Ufficio costa allo Stato. Per non parlare poi dei circa 2.000 all'anno tra testi, parti e consulenti, che invece che venire a Brunico se ne dovranno andare a Bolzano, dei 2.200 cittadini della Pusteria che in media vengono ogni anno a rendere la dichiarazione di apparteneza al gruppo linguistico – di cui a Roma non sanno neppure cosa sia -, o a richiederne il certificato, e infine dei 250 tra amministratori di sostegno o tutori, come Vigilio R., che andranno a Bolzano a presentare rendiconti, istanze, a fare inventari e a giurare di assolvere bene l'incarico loro conferito. A chi lavora, ciò oltre a una giornata persa (3 ore e 20 di solo viaggio) costa 22.00 € di biglietto ferrioviario o qualcosa in piú, se - per fare prima -, deciderà di viaggiare in automobile.
Pare poi, che vi siano concrete proposte da parte degli enti territoriali di sollevare lo Stato completamente dalle spese di alcune delle sezioni distaccate del Trentino-Alto Adige, ritenute per una serie ben precisa di criteri di importanza fondamentale per il territorio, fra le quali vi è anche la nostra, proposte che però per ragioni di Stato sembra non possano venir prese in considerazione.
Forse allora non si tratta di risparmio. Forse si vuole soltanto portare a tutti i costi a termine una riforma nella quale qualcuno per mera comodità ha pensato di fare prima a tagliare tutte le 220 Sezioni Distaccate piuttosto che a elaborare e poi difendere dei ragionevoli criteri. E questa riforma la si vuole portare a termine nei tempi prestabiliti e senza mostrare tentennamenti ormai forse solo per la volontà di salvare la faccia dell'Italia davanti all'Europa.
Ma quale faccia, Presidente? Il discorso che i pochi vanno sacrificati alle ragioni superiori ha una lunga tradizione in Europa, e non è sempre stata la più gloriosa. Di certo a fatica ci si salverà la faccia dinanzi a tutti quei cittadini della Pusteria che d'ora in poi affronteranno per un disbrigo burocratico o per 10 minuti di testimonianza un viaggio fino a Bolzano, dove troveranno un servizio di certo non superiore a quello che hanno avuto finora a Brunico. Imprecheranno, è vero, risentiranno dell'aumento spropositato dei costi dei processi e si lamenteranno dell'inefficienza dello Stato.
Ma la faccia, invece, la si perde per davvero dinanzi a sé stessi per colpa di Vigilio R., quello che umile non si lamenta più di tanto e che con la remissività di quel „Beh, è vero, ci sono i treni e le corriere...“ si rimette fiducioso a chi – se gli viene a chiedere sacrifici – non può che farlo a ragion veduta. E a nulla vale, pensare che Vigilio R., annata 1926 e di Marebbe, in corriera e treno viaggia ormai gratis e che il suo tempo di pensionato non ha prezzo. L'abuso resta.
Mi dispiace sinceramente di non riuscire a scusarmi per il disturbo che con questa mia lettera forse Le arreco, ma so di dovere questo a Vigilio R., ai miei figli, alla mia valle e a chi – tanti anni fa – mi aveva insegnato a credere nella serietà e nelle istituzioni, ed ora non c'è più.
Le auguro che le Sue vacanze nelle nostre verdi valli proseguano piacevolmente e La saluto con sincero rispetto
Brunico, il 2 agosto 2013
Anna Maria Engl
funzionario giudiziario del Tribunale di Bolzano
responsabile della sopprimenda Sezione distaccata di Brunico