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“Quei fondi ci servono”

Dopo il bombardamento della ludoteca in Siria Fallaha (Syrian Children Relief) annuncia: "Vogliamo ricostruire, parteciperemo al bando straordinario della Provincia".

Una speranza dalla Provincia
Binnish, Siria: una ludoteca, allestita dall’associazione Amici dei Bambini (AiBi) e Syrian Children Relief, è stata danneggiata da alcune esplosioni lo scorso 29 luglio. Una bomba a grappolo - riferisce AiBi - lanciata sulla città è caduta dentro il seminterrato dove si trovano i giochi e le attrezzature acquistate dalla stessa organizzazione nel 2014, nel contesto di un progetto finanziato dalla Provincia di Bolzano. “I bombardamenti aerei vanno avanti da 5 anni - spiega Amir Fallaha dell’associazione Syrian Children Relief che ha sede nel capoluogo altoatesino -, la ludoteca era stata costruita sottoterra proprio per poterla tenere quanto più possibile al sicuro”. Il noto effetto distruttivo delle “cluster bomb”, tuttavia, ha creato delle “profonde voragini nel pavimento; impressionanti sono i segni lasciati dalle schegge e dai chiodi contenuti negli ordigni, alcuni dei quali sono andati a conficcarsi nello scivolo e sui muri circostanti”, dice AiBi. “I vetri si sono infranti e le porte sono state distrutte - prosegue Fallaha - ed è stato colpito anche il furgoncino (finanziato da Syrian Children Relief, ndr) che veniva utilizzato per andare a prendere i bambini dalle città limitrofe”. La fortuna è che al momento dell’esplosione la struttura era vuota dal momento che la scuola è chiusa per la pausa estiva. “Questo episodio - sottolinea l’associazione - dimostra tuttavia che l’utilizzo di armi indiscriminate e proibite dal diritto internazionale è purtroppo assai diffuso in Siria”.

La ludoteca dopo il bombardamento

L’obiettivo è ora quello di riparare i danni e procurarsi un altro mezzo per condurre i piccoli a scuola. “Dal momento che sono avanzati alcuni fondi dai progetti finanziati - chiosa il referente di Syrian Children Relief - la Provincia ci ha offerto di partecipare a un bando straordinario che scadrà a inizio settembre, stiamo lavorando perciò a una bozza del progetto e speriamo in un riscontro positivo”. Nella proposta sono incluse altre attività oltre quella di ristrutturazione della ludoteca: “Comprendo i timori della Provincia nel non voler finanziare un progetto che rischia di essere nuovamente distrutto, ma abbiamo bisogno di quei fondi ecco perché allegheremo, fra le altre cose, anche un’altra proposta: le ceste alimentari. Nell’ambito di un altro progetto, sempre con AiBi, con cui portiamo avanti una collaborazione anche dal punto di vista logistico fornendo ai volontari servizi di traduzione, abbiamo già distribuito 6990 di queste ceste”, spiega Fallaha. La Provincia ha inoltre contribuito a finanziare con la somma di 20mila euro gli interventi di seconda emergenza di Amici dei Bambini in Siria, inseriti nell’ambito della campagna di Sostegno a distanza per la prevenzione dell’emigrazione Io non voglio andare via,  che è parte del progetto Bambini in alto mare.

 

 

Piove sul bagnato
Il 22 luglio scorso, sempre a Binnish, un raid aereo (attribuito dai locali all’aviazione russa) aveva distrutto l’unico forno rimasto nella Provincia, che distribuiva il pane a quasi 70 mila persone. Secondo un primo, parziale report condiviso dai referenti di Goth, l’associazione locale di volontariato che gestiva il forno - riferiscono gli operatori di AiBi - la struttura sarebbe stata colpita “da un missile aria-terra di precisione, che ha danneggiato l’edificio ospitante per il 60% e i macchinari per circa il 45%”. Due persone dello staff che seguiva le attività di produzione e distribuzione del pane sono rimaste uccise nell’attacco, mentre altre sette sono rimaste ferite, due in modo critico. I danni sono stati quantificati in 30mila dollari americani. Per riparare le parti danneggiate del macchinario servirebbero 20.000 dollari, 75.000 per acquistarne uno nuovo. Al momento, data l’emergenza, l’associazione Goth ha organizzato la distribuzione di pane acquistato da paesi circostanti.


                                          Il forno di Binnish, Siria

L'emergenza in cifre
Secondo i dati dell’Unicef 200mila sono le vittime tra i civili, di cui almeno 10mila bambini e ragazzi sotto i 18 anni. 16,2 milioni circa sono i siriani bisognosi di assistenza umanitaria, nei confini del paese o negli Stati che ospitano profughi. Su 12,2 milioni di persone colpite dalla guerra in Siria quasi 5,6 milioni sono i bambini e adolescenti all'interno della Siria. 3,5 milioni è il numero dei bambini sfollati su oltre 7,6 milioni di persone sfollate all’interno dei confini nazionali. Altri 2 milioni di bambini, su 4 milioni di rifugiati, sono fuggiti nei Paesi della regione (Turchia, Giordania, Libano, Iraq ed Egitto).