Per non dimenticare Bologna
Il 2 agosto 1980 alle 10.25 una valigia piena di tritolo esplode nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna, causando 85 vittime e 200 feriti.
In quarant’anni di processi sono stati riconosciuti cinque responsabili dell'esecuzione materiale della strage. Le prime condanne sono quelle degli esponenti neofascisti dei Nuclei Armati Rivoluzionari, Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini.
Le condanne più recenti sono quelle di Gilberto Cavallini, l’ex Nar condannato in primo grado all’ergastolo con la sentenza dello scorso 9 gennaio 2021, ritenuto colpevole di concorso esterno e in attesa del giudizio d’appello che si terrà in questi giorni, e Paolo Bellini, l'ex primula nera di Avanguardia Nazionale ritenuto colpevole di concorso nella strage di Bologna del 2 agosto 1980, anch’egli condannato all’ergastolo. L'ex neofascista, poi diventato un sicario per la criminalità organizzata, era libero in attesa del processo d'appello. Le settimane scorse è stato tuttavia arrestato nuovamente in quanto, secondo l’accusa, progettava di uccidere l'ex moglie, testimone chiave nel processo che ha fatto crollare l’alibi di Bellini.
I mandanti, organizzatori e finanziatori sono stati invece indicati nel 2020 al termine delle indagini della Procura generale: Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D'Amato, Mario Tedeschi, tutti ormai deceduti e quindi non processabili.
La strage ha toccato da vicino anche il territorio altoatesino.
Argeo Bonora, ferroviere 42enne residente a Salorno e padre di 5 figli, ha perso la vita nell’esplosione, mentre si trovava di passaggio a Bologna per andare a trovare alcuni parenti. Sabato scorso proprio a Salorno, ha fatto tappa la consueta staffetta ciclista partita dal Brennero alla volta di Bologna.
L’iniziativa è nata su idea di Sonia Zanotti, oggi residente a Egna, che alle 10.25 di quel giorno, a 11 anni, stava aspettando il treno che l'avrebbe ricondotta nella sua Ortisei, seduta a pochi metri dall’ordigno che le avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
Come ogni anno, il 2 agosto alle ore 10.15 l’Anpi è tornata davanti alla Stazione di Bolzano, in contemporanea alla manifestazione di Bologna dove è una delegazione dell’Associazione e la stessa Zanotti: “Tre fischi all'ora della strage e un minuto di silenzio in ricordo delle vittime innocenti ci darà la ri-partenza riannodando idealmente quei fili strappati nel segno dei valori della Costituzione da attuare oggi”.
Gli anni comunque sono 43
Gli anni comunque sono 43
Und Leute wie der
Und Leute wie der Casapoundler Puglisi Ghizzi veröffentlichen auf Facebook solche Sachen:
"43 anni di menzogne.
#nessunodinoieraabologna"