Foxes, segnali di buon hockey in CHL

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La fine di agosto ha portato con sé le prime, cruciali, risposte sul nuovo corso dell'HCB Bolzano Foxes. Dopo l'annuncio della chiusura del roster con l'ingaggio di due top player come Mark Barberio e Cole Schneider e la vittoria al torneo amichevole Südtirol Summer Classic, i biancorossi hanno affrontato il vero banco di prova di inizio stagione: le prime due giornate della Champions Hockey League.
Spoiler: i risultati e le performance viste sul ghiaccio hanno fatto vedere una squadra, sotto la guida del nuovo coach Kurt Kleinendorst, non solo sulla buona strada, ma già ben avviata verso un'identità precisa, orientata alla disciplina, alla profondità del roster e all'efficacia tattica.
Il lavoro di "costruzione" è iniziato a metà agosto, con il tradizionale ritiro estivo a Corvara in Badia. Qui, il neo-coach Kurt Kleinendorst ha avuto l'opportunità di introdurre e argomentare la sua filosofia di gioco, nota per essere basata su un approccio "two-way" che richiede il contributo di ogni singolo giocatore sia in attacco che in difesa. La sua metodologia, che predilige un team building "con il sudore" e una grande attenzione alla precisione e alla "ripetizione" del sistema, ha subito messo alla prova la squadra (rimandiamo all’articolo già pubblicato L’HCB che sarà: coach Kurt Kleinendorst ).
L'obiettivo del ritiro era chiaro: accelerare il processo di apprendimento delle nuove tattiche e preparare i Foxes a un hockey più veloce, disciplinato e fisicamente impegnativo, gettando le basi per una stagione che si preannuncia lunga e ricca di impegni su più fronti. -
La chiusura del roster: il doppio colpo
L'estate del Bolzano è stata scandita da un'attenta costruzione del roster, con conferme mirate e innesti di talento. Il punto esclamativo a questa campagna acquisti è arrivato con l'ingaggio del difensore Mark Barberio seguito dall'ultimo arrivo per ordine di tempo, l'attaccante Cole Schneider. A differenza dei suoi compagni, l'ingaggio di Schneider è avvenuto a ridosso del ritiro estivo, a cui non ha potuto partecipare perché ancora in attesa dei visti.
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L'ingaggio di Mark Barberio, nato il 23 marzo 1990 e quindi non proprio di primo pelo con i suoi 35 anni, non è stato un semplice rinforzo, ma un'operazione strategica che ha portato a Bolzano un giocatore di calibro internazionale. Sebbene abbia giocato quasi 300 partite in NHL (272 nella stagione regolare e 11 nei playoff), la sua carriera è stata costruita con tenacia, partendo dalla sesta scelta (152ª complessiva) dei Tampa Bay Lightning nel Draft del 2008. In NHL ha vestito le maglie di tre squadre: i Tampa Bay Lightning (2012-2015), i Montreal Canadiens (2015-2017) e i Colorado Avalanche (2017-2020). Durante questo periodo ha totalizzato 56 punti (14 gol e 42 assist).
Ma il suo contributo non si limita all'America: dal 2020 ha calcato il ghiaccio europeo, giocando in Svizzera con il Lausanne HC, dove ha ricoperto il ruolo di capitano, e successivamente in Kontinental Hockey League (KHL) con Ak Bars Kazan, Dinamo Minsk e Severstal Cherepovets. In KHL, dove ha giocato tra il 2021 e il 2025, ha collezionato 206 presenze, mettendo a segno 6 gol e 34 assist per un totale di 40 punti. È avanti con l'età ma le ultime stagioni giocate con continuità e al top in KHL, lega durissima, dimostrano la sua integrità fisica.
La sua esperienza si estende anche al panorama internazionale, avendo fatto parte della squadra canadese che ha partecipato ai Giochi Olimpici Invernali del 2022 a Pechino. Questo curriculum eccezionale lo rende un giocatore di riferimento, in grado di portare in squadra non solo abilità tecniche, ma anche la mentalità e la leadership necessarie per vincere.Anche l'attaccante Cole Schneider, 35 anni, si presenta come un innesto di grandissimo valore. Originario di Williamsville, New York, è stato una stella a livello collegiale con gli UConn Huskies, diventando il terzo giocatore nella storia dell'università a firmare un contratto NHL senza essere stato scelto al draft. La sua carriera professionistica è stata una scalata costante, soprattutto nella AHL (American Hockey League), dove ha giocato per 12 stagioni con una serie di squadre tra cui i Binghamton Senators, i Rochester Americans, i Hartford Wolf Pack, i Milwaukee Admirals e i Chicago Wolves. Nel corso della sua prolifica carriera in AHL, ha totalizzato ben 805 partite con 251 gol e 338 assist. In NHL ha avuto sei apparizioni con i Buffalo Sabres. La sua transizione in Europa, nella stagione 2024-25, è stata trionfale: con lo Storhamar in Norvegia, ha vinto il campionato ed è stato il capocannoniere della regular season con 64 punti (33 gol, 31 assist) in 45 partite. L'ingaggio di Schneider, un attaccante prolifico e versatile, aggiunge un'ulteriore minaccia offensiva al Bolzano, unita a una leadership comprovata, come dimostrato dai ruoli di capitano che ha ricoperto in passato.
Le prime prove del nuovo corsoCon il roster finalmente al completo, il Bolzano ha affrontato il primo impegno ufficiale della pre-stagione: il Südtirol Summer Classic by Sparkasse 2025. La squadra ha ben impressionato, portando a casa il trofeo e mostrando subito i primi frutti del lavoro di coach Kleinendorst. In semifinale, i Foxes hanno sconfitto il Nürnberg IceTigers per 2-1 all'overtime, con le reti di Cole Schneider e Matt Bradley, entrambi a segno in situazioni di power play.
La finale contro lo Škoda Plzeň, una squadra che aveva dominato la sua semifinale, si è conclusa con una vittoria per 2-0 per il Bolzano. A mettere la firma sul tabellino sono stati il nuovo arrivato Shane Gersich e il veterano Michele Marchetti, che ha segnato il gol a porta vuota nel finale. Questo successo non solo ha dato una carica di fiducia cruciale, ma ha anche evidenziato la profondità e l'efficacia dei nuovi innesti, che sembrano già ben integrati nel sistema di gioco.L'impresa del Bolzano al Südtirol Summer Classic ha un sapore speciale, in quanto si tratta della seconda vittoria nella storia del torneo per i Foxes, che non riuscivano a conquistare il trofeo dalla sua prima edizione nel 2019. Questa vittoria assume maggior significato se si considera la partecipazione del Bolzano a edizioni passate del torneo, come quella del 2024, dove la squadra ha chiuso al quarto posto dopo aver perso ai rigori contro l'Asiago nella finale per il terzo posto. Il successo di quest'anno non è quindi solo un'ottima premessa per la stagione, ma un vero e proprio segnale di rinascita. Va considerato anche il fatto che l'edizione di quest'anno ha visto la partecipazione di squadre di alta qualità come i Nürnberg IceTigers dalla DEL tedesca, lo Škoda Plzeň dalla Tipsport Extraliga ceca e l'EHC Kloten dalla NL svizzera.
Il battesimo di fuoco in CHIl vero test, però, è arrivato con le prime due partite della Champions Hockey League, il palcoscenico che il Bolzano raggiunge con la partecipazione di quest’anno per la quinta volta nella sua storia. L'impatto con il torneo è stato un vero e proprio "battesimo di fuoco", con una trasferta nel cuore della Scandinavia che ha messo la squadra a confronto con due autentici colossi dell'hockey europeo: il Frölunda svedese e il Lukko finlandese.
La prima partita, giocata il 29 agosto a Göteborg, ha visto il Bolzano scendere in pista contro la squadra più titolata nella storia della CHL, con quattro trofei in bacheca. Nonostante la sconfitta finale per 3-0, il Bolzano non ha affatto demeritato. La squadra ha tenuto testa agli avversari, con una partita giocata sul filo del rasoio e un divario finale ingannevole, considerando che l'ultimo gol è arrivato a porta vuota. L'HCB ha mostrato una difesa solida, organizzata e una capacità di resistere alla pressione, pur mancando di quel cinismo sotto porta che ha invece contraddistinto gli svedesi. È stata una sconfitta che ha dimostrato che il Bolzano è in grado di competere ad alti livelli e che il nuovo sistema di gioco è in continua evoluzione, pronto a raccogliere i frutti del lavoro di coach Kleinendorst.
La risposta a questa sconfitta non si è fatta attendere. A soli due giorni di distanza, il 31 agosto, il Bolzano ha scritto una pagina di storia, conquistando una vittoria per 4-3 in casa del Lukko Rauma. Una vittoria epica, che ha messo in luce tutto il carattere e la resilienza del team, reduce dalla giornata di trasferimento e sceso in campo evidentemente appesantito. Inaspettatamente, i Foxes sono stati capaci di rimontare due volte, dimostrando di non mollare mai. Le marcature sono arrivate da giocatori chiave: Bryce Misley ha segnato in inferiorità numerica, Shane Gersich in power play e Cole Schneider. La rete decisiva è stata di Matt Bradley, ancora una volta in power play (anche se ufficialmente il gol è in 5 vs 5 in quanto il periodo di penalty era finito un secondo prima), a soli 21 secondi dalla sirena finale, che ha siglato una rimonta memorabile e ha reso la vittoria un'autentica impresa.
L'analisi del rosterNel reparto offensivo, Kleinendorst ha mantenuto una notevole stabilità, in particolare nelle prime due linee. Le combinazioni Gersich-Bradley-Gazley e Schneider-Pollock-DiGiacinto sono rimaste invariate in entrambe le partite di Champions Hockey League. Questo suggerisce che il coach ha già trovato un'intesa produttiva tra i suoi top six forwards, considerandoli il nucleo su cui costruire il gioco d'attacco. L'unica variazione tra le uscite è stata l'ordine di schieramento tra i due blocchi, un segnale che il coaching staff sta ancora valutando come massimizzare il loro impatto. L’impressione è di due linee ben costruite in cui in ciascuna a fianco dei centri (Bradley e Pollock) ruotano due ali di potenza e presenza fisica (Gerisch e Schneider) e due ali veloci e scattanti, di penetrazione (Gazley e DiGiacinto). Va annotato che in queste prime quattro apparizioni DiGiacinto ha sprecato una manciata di occasioni spettacolari e clamorose, frutto di assist al bacio. Deve sbloccarsi al più presto.
La difesa ha mostrato un'evoluzione più dinamica. Le coppie schierate nel Summer Classic, come Gildon-Seed, sono state riviste per gli impegni europei anche a causa dell’assenza di Seed rimasto a Bolzano per l’imminente nascita del secondo genito. Nelle due partite di CHL, sono emerse nuove formazioni: Barberio-Samuelsson e Gildon-Valentine. Questa scelta evidenzia come il coach stia cercando il giusto equilibrio tra esperienza (Barberio, Samuelsson, Valentine) e talento offensivo (Gildon), ottimizzando la rotazione per affrontare avversari di altissimo livello.
Una difesa solida, concentrata e ben posizionata in cui spicca l’accoppiata Barberio-Samuelsson, linea che non sfigurerebbe nelle più forti leghe professionistiche mondiali.Il reparto portieri del Bolzano si è dimostrato già in queste prime uscite un punto di forza e di stabilità. Il titolare designato Samuel Harvey ha difeso la porta biancorossa in entrambe le partite di Champions Hockey League, offrendo ottime prestazioni solide e decisive. Sebbene la sconfitta contro il Frölunda sia stata per 3-0, la sua performance ha tenuto il Bolzano in partita contro una delle squadre più forti d'Europa, con 32 parate su 34 tiri subiti (con un SVS% di .941, dato che il terzo gol è stato un empty-netter). Anche nella storica vittoria contro il Lukko, il suo contributo è stato fondamentale. Nel match ha concesso 3 gol su 36 tiri, registrando un SVS% del 91,67%.
D'altro canto, il backup Gianluca Vallini ha garantito un'importante profondità, dimostrando la sua affidabilità in una partita importante come la finale del Südtirol Summer Classic. La vittoria per 2-0 in quel match, con il suo brillante shutout, ha messo in luce la sua solidità e la sua capacità di proteggere la porta in momenti importanti.Le prossime sfide stagionaliL'inizio di stagione del Bolzano ha offerto molteplici spunti di riflessione, tutti estremamente positivi. La squadra non ha solo dimostrato di avere un roster profondo, con i nuovi arrivati che si stanno integrando rapidamente e hanno già iniziato a produrre punti, ma ha anche mostrato di possedere la "mentalità vincente" che il coach Kleinendorst vuole instillare.
La vittoria al Summer Classic e la rimonta in CHL contro il Lukko hanno mostrato un power play già produttivo e funzionante, in grado di decidere le partite nei momenti cruciali. Se la passata stagione il power play è stato un problema, l'impatto dei nuovi innesti e del nuovo sistema di gioco è già evidente. Abbiamo visto più power play ben fatto in queste quattro partite che in tutta la stagione passata. Questa è una magnifica notizia.Il prossimo weekend segnerà un altro importante capitolo per i Foxes, che faranno il loro attesissimo esordio casalingo nella Champions Hockey League. Dopo le due trasferte scandinave, il Bolzano ospiterà due squadre della ICE Hockey League, il Kometa Brno e il Mountfield HK.
- Venerdì 5 settembre, alle ore 19:45, alla Sparkasse Arena, il Bolzano affronterà il Kometa Brno.
- Domenica 7 settembre, alle ore 15:30, i Foxes scenderanno nuovamente sul ghiaccio di casa per affrontare il Mountfield HK.
Queste due partite sono di fondamentale importanza per il cammino del Bolzano nel torneo, che a questo punto non vede più come impossibile l'obiettivo di superare la fase a gironi. In questa prospettiva ottenere punti in casa è cruciale. La doppia sfida casalinga rappresenta l'occasione perfetta per capitalizzare l'entusiasmo della vittoria contro il Lukko e per mostrare ai propri tifosi la forza del nuovo Bolzano di Kurt Kleinendorst
Le prossime sfide casalinghe del Bolzano metteranno i Foxes di fronte a due formazioni di alto livello provenienti dalla Tipsport Extraliga ceca, un campionato considerato tra i migliori in Europa.
Kometa Brno, in particolare, è un club con una lunga e vincente storia, riconosciuto come la squadra di maggior successo in Repubblica Ceca con un palmarès di 14 titoli nazionali. La squadra di Brno ha conquistato il titolo ceco anche nella stagione 2024-25, arrivando alla CHL da campione in carica. La sua esperienza in campo internazionale è comprovata, avendo raggiunto i quarti di finale della Champions Hockey League in due occasioni, nella stagione 2017-18 e 2018-19. Nelle prime due partite di CHL di questa stagione, il Kometa ha dimostrato la sua forza vincendo contro il Brynäs IF e l'Odense Bulldogs.
Anche il Mountfield HK rappresenta una formazione solida e competitiva della Tipsport Extraliga ceca. Nonostante abbia perso le prime due partite di CHL, la squadra di Hradec Králové è un avversario di tutto rispetto. La squadra ha un roster che include giocatori con esperienza internazionale e punta a riscattarsi nel suo cammino europeo.
Queste due partite alla Sparkasse Arena, oltre a segnare l'esordio casalingo dei Foxes, rappresentano un'occasione d'oro per ottenere punti preziosi e consolidare la loro posizione nel girone, dimostrando di poter competere ad armi pari anche contro le blasonate formazioni della Repubblica Ceca.
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