Environment | Effetto serra

Il ghiaccio che piange

Gli ultimi 12 mesi hanno fatto registrare un forte arretramento dei ghiacciai altoatesini, quantificabile fino a tre metri di spessore in meno.

Il dato è emerso dai sopralluoghi di chiusura delle campagne glaciologiche, effettuate nell’ultima settimana dai tecnici dell’Ufficio Idrografico provinciale, dell’Università di Innsbruck e del Comitato Glaciologico Italiano. 

Cruciale è stato l’anno idrologico 2014/2015, il più caldo dall’inizio delle osservazioni nel 1850 con una temperatura media straordinariamente elevata e pari a 14,5°c” ha dichiarato in merito il meteorologo della Provincia Dieter Peterlin

I sopralluoghi degli esperti sono avvenuti su Vedretta occidentale di Ries (Riva di Tures), Ghiacciaio di Fontana Bianca (Val d'Ultimo), Vedretta Lunga (Val Martello) e Ghiacciaio di Malavalle (Val Ridanna). In tutti i casi sono state registrate cospicue perdite di massa da parte degli apparati glaciali. 

I glaciologi dell'Università di Innsbruck hanno effettuato, su incarico dell'Ufficio Idrografico provinciale, una serie di proiezioni relative all'evoluzione futura dei ghiacciai altoatesini. Alla base di tali previsioni vi sono il catasto dei ghiacciai altoatesini del 2006, le misure di profondità e di bilancio di massa disponibili in Alto Adige e le proiezioni prodotte da 15 differenti modelli climatologici per 4 scenari di emissione futura dei gas serra. 
Quali i risultati? Ebbene: per i prossimi decenni si conferma il trend dell'attuale prevalente forte scioglimento glaciale. 
"Anche in futuro saranno possibili singoli anni favorevoli al glacialismo, ma gli anni meno buoni prevarranno nettamente" ha spiegato in merito Ben Marzeion dell'Istituto per le Scienze Atmosferiche e della Criosfera dell'Università di Innsbruck.

Sul tema delle risorse idriche è intervenuto anche il Direttore delle Ripartizioni protezione civile e opere idrauliche Rudolf Pollinger.

"Con il loro scioglimento in estate i ghiacciai mettono in circolo un surplus di acqua che può essere utilizzata in agricoltura o per la produzione idroelettrica. Al tempo stesso le superfici glaciali tenderanno a ridursi sempre più, rendendo gradualmente meno significativo il contributo dei ghiacciai al ciclo dell'acqua.”

La Provincia di Bolzano deve quindi prepararsi a tempi in cui, nella maggior parte delle aree oggi glacializzate, a fine secolo non rimarrà che poco ghiaccio e quindi ad un ruolo dei ghiacciai sempre meno importante nel ciclo dell'acqua.