Society | Migranti

Vinca il migliore (che accoglie)

L’Eurac studia come i Comuni possano favorire l’integrazione e prende a esempio Ortisei e Malles. I ricercatori lanciano il concorso Alpine Pluralism Award 2018.
Stranieri
Foto: upi

Prove generali per l’integrazione dei migranti. L’Istituto Eurac di Bolzano sta mettendo a punto uno studio per capire come i Comuni possano gestire l’evidente cambiamento demografico in atto e stilare così delle linee guida per la collettività. Su 524mila persone residenti in Alto Adige, del resto, circa 47mila sono stranieri, ovvero 5 volte di più rispetto a vent’anni fa

In concreto si punta su tutti quegli strumenti che contribuiscono ad aiutare i nuovi arrivati a inserirsi meglio nella comunità, come brochure con i contatti dei principali sportelli informativi, borse lavoro, corsi di lingua. Come riferimento esemplificativo riguardo l’impatto di queste iniziative i ricercatori hanno preso Ortisei e Malles. “Se tale processo avviene in maniera rapida e senza attriti - affermano - il potenziale di conflitto tra popolazione locale e migranti si riduce notevolmente”.

A Malles, ad esempio, un job coach aiuta i richiedenti asilo a scoprire i propri punti di forza e a capire per quali posizioni potrebbero candidarsi. A Ortisei, assieme alla referente per le politiche sociali del Comune, alcuni volontari hanno fondato un comitato per l’integrazione, a cui partecipano anche migranti, con lo scopo di discutere proposte concrete per favorire la convivenza. “In questo tipo di iniziative è importante coinvolgere la comunità ospitante il più possibile e quindi il ruolo dei volontari diventa fondamentale. A fronte dell’esperienza diretta maturata i volontari vengono invitati a partecipare agli incontri tra ricercatori e amministrazioni comunali per definire un piano d’azione che risponda ai bisogni e alle caratteristiche dei singoli Comuni”, sostengono gli esperti che hanno lanciato un concorso per premiare iniziative che aiutino i migranti a inserirsi nella società e nel mercato del lavoro.

Per comuni, cittadini, imprese, associazioni e altre organizzazioni c’è tempo fino al 18 dicembre per candidarsi all’Alpine Pluralism Award presentando progetti già attivati o conclusi (non proposte per il futuro). Chi eccellerà nella cultura dell’accoglienza nelle Alpi riceverà un premio in denaro, la sua best-practice verrà presentata durante una cerimonia che si terrà a Torino a maggio 2018 e poi promossa nel circuito alpino attraverso svariati canali di diffusione. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito ufficiale dell'iniziativa.