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Tram e la sf...ortuna del container

Qualche riflessione sul risultato del referendum che pare essere sparito dopo una settimana come il tram stesso, letteralmente "evaporato".
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Foto: Provincia Autonoma BZ/tram.bz

La sf…ortuna del container

La maledizione del container ha colpito nuovamente. Dopo quello per la capitale europea della cultura, che molta fortuna non ha portato, altrettanto dicasi per quello del tram in salsa bolzanina presentato il 6 novembre. Consiglio per i prossimi progetti di soprassedere a container, cubi e parallelepidi vari: non è che portino propriamente bene.

Reazioni politiche di breve respiro

Non entro nelle reazioni politiche, ho solo notato che il Comitato Traffico, di cui faccio parte, è stato perlopiù snobbato dai media (c’è anche chi lo ha confuso con il comitato del no, ma preferisco stendere un velo pietoso su tale aspetto). Largo ai piagnistei e alla rassegnazione da una parte e alle dichiarazioni trionfanti dall’altra. Che sono ormai dimenticati dopo qualche giorno perché, e qui ripeto quanto detto ad ogni serata ufficiale, il progetto faceva parte di quella “Agenda Bolzano” che ora è rimasta monca solo del tram. Tutto ciò, a naso, non inciderà se non in piccola misura sulle elezioni politiche che si terranno a maggio 2020, praticamente fra sei mesi, un’eternità e di acqua ne passerà sotto i ponti.

Tram contro l’inquinamento, e ora?

Che il tram facesse parte del corpo di misure contro l’inquinamento NO2, non è mai stato spiegato se non in modo approfondito alle serate del Comitato (che, per inciso, sono tutte e tre online a differenza di tutte le altre iniziative di presentazione, fra sì e no), spiegando anche che il tutto non avrebbe portato a grandi effetti positivi come specificato nello stesso Pums.

Non a caso pare che adesso ci sia la “corsa” a voler “presentare nuove soluzione per ridurre traffico e inquinamento”, come ho sentito in tv (dal minuto 9’25” circa). Perché se il tram poteva essere "perfetto" avendo tempi di realizzazione in sostanza decennali, ora tale misura, contenuta anche nel piano NO2 2018-2023 (pag. 68) non c’è più.

Staremo a vedere in cosa si concretizzeranno tali “nuovi progetti”, come annunciato il giorno dopo al referendum.

Tram affondato anche durante le presentazioni ufficiali

Le serate ufficiali, a bocce ferme, si sono rivelate parecchio discutibili. La gestione della comunicazione è stata a tratti fin troppo elementare e pure anche molto fumosa. Affermazioni che poi sono state rimangiate le volte successive (ad. es. la lunghezza del tram e la sua capienza), le continue affermazioni che il “progetto non è definitivo”, “stiamo analizzando i dati”, “valuteremo”, “quanto è piaciuto il tram ai bambini a Innsbruck”, i continui riferimenti a realtà ben più grandi e complesse di Bolzano (Firenze e Bergamo in primis, che c’entravano come i cavoli a merenda).

La 'sola' sull’accessibilità con "l’accesso a raso" quando poi sarebbero stati necessari marciapiedi alti 28 cm e solo da 18 per i bus... Allora perché non si fanno già adesso dei marciapiedi alti 18 cm per le linee bus oggi esistenti? Nessun accenno alle alternative, eppure è ciò che la cittadinanza si sarebbe aspettata.

Il bis negativo di Sta

Un riscontro oggettivo, per come la si possa pensare. È il secondo progetto che viene bocciato di provenienza di Sta. Forse ci si è dimenticati che Sta doveva pure eseguire la progettazione di quel progetto della nuova funivia di San Genesio prolungata fino a Ponte Talvera che fu cancellato dopo molte proteste, anche molto influenti, senza dover ricorrere ad alcuna iniziativa referendaria. Qualcuno sente la mancanza della funiva di S. Genesio a ponte Talvera? Mi pare proprio di no.

Filobus, perché è stato proposto

Curioso è l’aver ricevuto delle reprimende e degli sberleffi quando si è proposto il filobus in alternativa. Bastava leggere il bando ministeriale e relative Faq e constatare che questo è previsto come alternativa al tram. Ecco perché lo abbiamo proposto ipotizzando alcune soluzioni per la città. Avevo proprio detto in occasione della serata pubblica ad Oltrisarco che ritenevo il bando non più aggiornato ai tempi perché non si prevedevano i bus elettrici ricevendo in cambio una dura reprimenda da parte del primo cittadino per aver criticato il bando ma se è stato scritto così, che ci posso fare?

Il 25 novembre al “Frühstücksradio” l’ex d.g. (2011-9/2015) del capoluogo ha detto che la soluzione del filobus è non all’altezza dei tempi. Però, a leggere le novità del settore, non è che si tratti di una soluzione accantonata, tutt'altro. Comunque, anche il discorso filobus è finito in soffitta per il bando in scadenza a fine 2019.

Tram solo per l’Oltradige?

Affondato il tram bolzanino, il fautore dei binari par excellence CdQ Benedikter, tira fuori l’asso dalla manica e afferma, sempre nel tg sopra linkato, che si farà “un bel tram per l’Oltradige”. Posso capire tanta convinzione, anche se non ho sopportato che abbia definito a Rai Südtirol il Comitato come “quelli della Autopartei”. L’autore di queste righe da mo’ è per bloccare i pendolari dell’Oltradige, con buona pace quindi d'essere dei "petrolhead".

Leggo che il sindaco di Appiano ha rilanciato sul tram e con “deviazione” ferrovia a Ponte Adige, praticamente una riattivazione, su diverso tracciato, di quello che era il collegamento esistente decenni fa. La domanda sorge spontanea, ma perché si è rimasti fermi, o quasi, fino a quando è saltato fuori il progetto (ora trombato) del tram bolzanino? E se dal 2008, quando fu presentato un progetto in Provincia, fino ad oggi si è rimasti fermi, una ragione ci sarà, o no? Vuoi vedere che... magari i costi? 

Se il problema, al momento, pare essere l’intasamento dei bus solo alla mattina a Caldaro e per neanche due ore, non è forse il caso di vedere se, aggiungendo qualche autosnodato in più (magari non a gasolio come lo sono tutti i veicoli del Metrobus...), non si risolve il problema?

Ah sì, poi il traffico… ma se non lo si blocca alle porte di Bolzano… beh, ho la netta sensazione che ne parleremo ancora per i prossimi vent’anni almeno. Tram o tram-treno che sia o che sarà.