Environment | Inquinamento aria

Dicembre, aria poco pulita a Bolzano?

A leggere i dati di dicembre sugli inquinanti a Bolzano non si sa se stare tranquilli o meno. Con il picco di fine anno ed inizio 2018 delle PM10 e PM2.5.
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Foto: Agenzia provinciale per l'ambiente

Basta dare una scorsa ai dati presenti sulla pagina web dell’Agenzia provinciale per l’ambiente per scoprire come i dati relativi al biossido di azoto siano oltre i 40 mg nel passato mese di dicembre e pure le PM10 non scherzano, con il picco di fine anno dovuto forse ai fuochi pirotecnici di San Silvestro?

Non voglio fare allarmismo, il limite di 40 mg per il NO2 va rispettato in una media annuale, ma dati quasi sempre sopra tale media qualcosa vorranno pur dire qualcosa. Ovviamente il bel contributo, come ho cercato di dimostrare nei miei recenti interventi, lo danno i motori diesel. Ma su questo regna (...o si vuole far regnare...) il silenzio totale.

Ciò che lascia perplessi è dato dal fatto che il mese di dicembre 2017, a differenza dello scorso anno, è stato piovoso, nevoso (ma NOx e NO2, come spiegato all’ultima edizione di Klimamobility dal responsabile della qualità dell’aria per la Brennerautobahn in territorio austriaco, non vengono abbattuti) e spesso con molto vento.

Pure il dato delle PM2.5 dà da pensare (nell’immagine, nell’ordine, i valori di piazza Adriano e viale C. Augusta). Se andiamo a vedere cosa dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) su tale inquinante, c’è da essere un pochino preoccupati (o forse tanto?).

Mi pare una situzione non propriamente “bella” per Bolzano e parimenti per altri centri della provincia. Ma il “pallino” c’è l’hanno in mano Provincia e gli altri enti locali. Cosa faranno anche termini di riduzione delle emissioni inquinanti? Che riguardano anche il riscaldamento domestico, in particolare in periferia, e poi la città capoluogo finisce col "raccogliere" tutto nella sua (famigerata) conca... Una sola richiesta: non si venga a parlare di progetti a lunghissimo termine sulla mobilità elettrica, perché oggi sono solo degli strumenti di “distrazione di massa”.