Pensare giovane

“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”, diceva il fu presidente cileno Salvador Allende. Intercettare la voglia di cambiamento delle giovani generazioni sfruttando il loro impegno civile e le passioni significa alimentare un cambiamento positivo personale e collettivo. Questo, in sintesi, il principio alla base di LED, il bando lanciato dal Servizio giovani del Dipartimento Cultura italiana della Provincia che intende fornire ai giovani competenze sociali e civiche per poter giocare al meglio il proprio ruolo nella società e inventando nel contempo nuove forme di relazioni sociali, nuovi modi di esprimere solidarietà e di vivere le differenze quale opportunità nel rispetto delle indicazioni delle politiche dell’Unione Europea in tema di gioventù. Il progetto rientra nel Piano di attività 2016 del Servizio giovani del Dipartimento Cultura italiana, approvato a metà gennaio dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore Christian Tommasini.
Il nome “LED” è stato scelto in base allo slogan utilizzato dall'ONU per definire il profilo delle politiche giovanili “youth-led development” e fa riferimento anche alle famose lampadine, simbolo di innovazione e di sostenibilità. Elettricità come simbolo di dinamicità, di creatività, di sperimentazione, caratteristiche proprie soprattutto dei ragazzi.
Tre le azioni tematiche del bando: “Giovani attivi” a sostegno di progetti che sviluppano nei giovani la competenza di “cittadino” grazie alla conoscenza dei principi europei, della Costituzione italiana e dello Statuto di Autonomia e attraverso la sperimentazione concreta di metodi di partecipazione civica; “Giovani appassionati” per sostenere progetti al fine di avvicinare i giovani al mondo delle arti (teatro, musica, cinema, …) o quello di sperimentare nuovi linguaggi espressivi; e “Giovani impegnati” per incentivare progetti che vedano i giovani impegnati in attività concrete dal forte carattere civico e di volontariato, volte a stimolare il senso di solidarietà e di reciproco aiuto nelle giovani generazioni, sia in Italia che all’interno dei Paesi UE.
Le domande di contributo devono essere consegnate entro il prossimo 31 marzo a Nadia Giacometti (tel.0471 411285 - solo mattina; e-mail: [email protected]). Per ulteriori informazioni: Ufficio Servizio giovani, Ripartizione Cultura italiana, in Via del Ronco 2, 39100 Bolzano, e-mail: [email protected] o direttamente a Pietro Tomas (tel. 0471 411228 – e-mail: [email protected]).
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