Questioni di... facciata
Da giovedì 5 a sabato 7 marzo, dalle 9 alle 18, seconda edizione alla Fiera di Bolzano di Klimainfisso, esposizione dedicata alla filiera produttiva del serramento. Nonostante le turbolenze nell'edilizia il settore infissi/facciate è molto vivo. Al Tis si spingono le piccole e medie imprese dell'Alto Adige ad investire in innovazione. All'interno del cluster edilizia c'è un gruppo – coordinato dall’ingegner Carlo Battisti - che si occupa nello specifico di facciate, del quale fanno parte oltre venti tra imprese medio-piccole della provincia, istituzioni pubbliche ed enti di ricerca.
Manager del cluster edilizia è Stefano Prosseda, classe 1976, laurea in ingegneria dei materiali all'Università di Trento e 8 anni di esperienza in aziende della provincia di Bolzano, che fa il quadro di un settore in espansione.
Qual è la situazione nel settore delle facciate e dei serramenti in Alto Adige?
Il settore è molto vivo nell'innovazione, anche perché spesso non c'è la vendita da catalogo. Mentre per i serramenti si possono anche avere soluzioni standard, per le facciate c'è la necessità di investire continuamente in innovazione. La sensazione è che negli ultimi 2 anni le imprese del settore siano via via sempre più impegnate.
Quali sono gli eventi dedicati alle facciate durante Klimainfisso?
Venerdì 6 marzo dalle 14 alle 17 ci sarà “Questioni di facciata”, modulo 5, durante il congresso internazionale dedicato a “Innovazione e tecnologia nel serramento”. Nella stessa giornata ci sarà anche dalle 8.45 alle 12.45 il Fassadentour & Labtour, con la visita ai laboratori Intent dell'Eurac e Hot/Dyn della Libera Università di Bolzano ed alle sedi di Salewa e Camera di commercio.
Cosa significa fare innovazione nel settore delle facciate?
Ad esempio calcolare il comfort psicologicamente adatto, simulando le condizioni di luce, temperatura, umidità interna. È un tema complesso, ed innovare significa anche facilitarne l’approccio, ad esempio attraverso l’elaborazione di diagrammi semplificati per i serramentisti. Usato il gergo delle arti marziali si può dire che chi è cintura nera nel progettare nell'ambito del risparmio energetico può dedicarsi con profitto anche alla progettazione legata al comfort. Le facciate sono sempre più complesse, integrano spesso anche pannelli fotovoltaici e dispositivi di ombreggiamento. Importante è lo sforzo che fanno le aziende per poter seguire i desideri del cliente. Negli studi si tengono sempre più in considerazione aspetti legati agli impianti di ventilazione, al solare termico e fotovoltaico, all'efficienza, la rumorosità, la facilità di montaggio fino ad un inserimento coerente nel contesto architettonico.
Terme Merano, una realizzazione di Frener & Reifer (membro del Gruppo di Lavoro Facciate)
In quale direzione pensi si svilupperà il settore in futuro?
Alla fiera Bau di Monaco ho visto grandi produttori di facciate occuparsi soprattutto di concetti parametrici: hanno creato sistemi che creano componenti diversi a seconda dei parametri desiderati, rispondendo sia al contesto architettonico, che alle prestazioni specifiche richieste dal luogo. Le piccole e medie aziende, come quelle presenti in Alto Adige, dovranno sempre più occuparsi di soluzioni su misura, facendo ricerca sulla gestione del comfort interno.
Ci sono nuove assunzioni nelle imprese del settore?
Sono stati assunti dei nuovi collaboratori soprattutto in piccole imprese che investono sull'innovazione.
Le imprese altoatesine sono attrezzate per concorrere a bandi europei?
Stiamo cercando di far avvicinare ai progetti le piccole e medie imprese. Per molti si tratta di uno sforzo organizzativo di project management che aziende di piccole dimensioni non riescono a sostenere. Tis assieme all'Eurac danno supporto alle idee ed alla voglia di sviluppo internazionale, che sono alla base per ampliare il mercato. Le imprese altoatesine possono certamente competere in settori di mercato dove non si guarda soltanto il prezzo.
Questioni di Facciata 2013 (precedente edizione Klimainfisso)