Economy | Bolzano: Benko e dintorni

300mila euro per rifare la pensilina della stazione autocorriere?

Il comune di Bolzano ha dato il via ad alcuni lavori urgenti, che saranno eseguiti dalla STA della provincia. Ma tra pochi mesi tutta l'area potrebbe essere rasa al suolo. Ne vale la pena?

La vita va avanti, nonostante le grandi manovre pro o contro il centro commerciale del centro di Bolzano,  tuttora però ancora sulla carta. Certo è che la decisione presa ieri dal comune di Bolzano in merito alla - testualmente - ''Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo relativo alla messa in sicurezza e ripristino della pensilina della stazione autocorriere in via Perathoner" è un elemento nuovo. Destinato senz'altro a far discutere. 

I lavori sono stati deliberati su indicazione dei tecnici del comune di Bolzano che hanno ravvisato in sostanza una situazione di pericolo per gli utenti. 
Ma l'esborso di denaro pubblico per il risanamento della stazione delle autocorriere in predicato di essere rasa al suolo per dare spazio al mega centro commerciale pare davvero un paradosso, come ha convenuto anche l'assessore competente Luigi Gallo sulle pagine dell'edizione in edicola del quotidiano Tageszeitung.

È una questione di cifre. Anche, ma non solo. 
Cosa sono 300mila euro confrontati con i 200 milioni che Benko e concorrenti sono pronti a spendere per acquisire l'area e realizzare Kaufhaus e nuova stazione autocorriere annessa? Nulla. Si tratta di 'robetta', cioè solo di piccola manutenzione anche per STA, e cioè Strutture Trasporti Alto Adige AG, società inhouse della Provincia, che tra l'altro si è occupata del risanamento totale delle ferrovie di Venosta e Pusteria, di numerose stazioni ferroviarie, e che gestisce il traffico ferroviario in Val Venosta. 

Ma 300mila euro sono anche però più della metà della cifra (500mila euro) ipotizzata per la realizzazione del'ipotetico referendum sul centro commerciale.
Ne vale allora davvero la pena? Il comune dove troverà questi soldi? 

Le risposte, tecnicamente, ci sono. I soldi necessari per la ristrutturazione verranno stornati recuperati dall'affitto che il comune di Bolzano ottiene annualmente proprio dalla STA per l'uso della stazione delle autocorriere. Così come il 'valore' della stazione andrà ad aumentare una volta compiuti i valori, e quindi l'imprenditore vincitore dell'eventuale gara per il centro commerciale dovrà sborsare un corrispetttivo in più per acquisire l'area. 

Ma le risposte tecniche e finanziarie non risolvono il problema politico creato invece dall'investimento che, all'occhio attualmente molto sensibile dei cittadini, pare uno spreco. I soldi - sia che scaturiscano dal comune che dalle società partecipate della provincia - provengono in definitiva dalle tasche dei contribuenti. Che hanno fatto capire che non gradiscono di spendere 500mila euro per un referendum. 
Siamo sicuri che hanno voglia di spenderne 300mila per una seppur parziale ristrutturazione di una stazione delle autocorriere che a breve potrebbe essere demolita?