Economy | La moratoria

Mutui, non tutto oro quel che luccica

La sospensione dei prestiti offerta dalle banche locali non è gratuita, avverte il Ctcu. I costi variano in ogni istituto. Che succede agli interessi? Cosa c’è da sapere.
mutuo, casa
Foto: Pixabay

Venti giorni fa, nella fase iniziale dell’emergenza coronavirus in Alto Adige, la decisione congiunta delle banche altoatesine - casse rurali-Raiffeisen, cassa di risparmio-Sparkasse, banca popolare-Volksbank - ha permesso un sospiro di sollievo da parte di famiglie e imprese. La possibilità concessa ai propri clienti di chiedere una moratoria fino a 12 mesi per i prestiti a medio e lungo termine, o di poterli diluire per un periodo fino a 24 mesi in modo da avere una rata ridotta, ha ottenuto un plauso condiviso, oltre che l’approvazione di Arno Kompatscher. Tuttavia, come sempre nel mercato, occorre fare attenzione prima di fare una richiesta e considerare i costi tra le varie opzioni: è quanto precisa il Centro tutela consumatori e utenti di Bolzano che ha esaminato le diverse proposte, offrendo una tabella esplicativa e un mini-simulatore di calcolo. Per capire bene a cosa si va incontro.

 

Primo, la trasparenza

 

Tante persone sono in difficoltà a pagare somme importanti, ad esempio le rate del mutuo prima casa, e a loro sono venute incontro le banche del territorio. Un gesto riconosciuto nella sua valenza dal Ctcu, ma con una precisazione. “Gli istituti locali hanno di certo inviato un forte segnale alle famiglie altoatesine” commenta Gunde Bauhofer, direttrice del centro. “Ma ciò non basta - avverte la coordinatrice -. A questo deve ora seguire massima trasparenza nella gestione delle richieste”. 

 

Cosa succede agli interessi?

 

Il primo punto da chiarire è per il Ctcu ciò che succede agli interessi del prestito, in base agli effetti della moratoria. L’associazione dei consumatori parte da quello che hanno precisato in un comunicato congiunto (datato 13 marzo) le tre banche locali, Raiffeisen, Sparkasse e Volksbank. Due le opzioni concesse per i finanziamenti a medio-lungo termine: si possono sospendere le rate per 12 mesi, e/o allungare la durata dei mutui di 24 mesi. “Nel comunicato però - continua il Centro - non viene però specificato come le banche intendano procedere con gli interessi che maturano in questo periodo di 12 mesi e cioè se questi siano da pagare subito oppure vadano suddivisi sul periodo di ammortamento residuo o altro ancora”. Insomma se si fermano le rate non è chiaro cosa succede agli interessi applicati alle stesse.

Nell’annuncio non è stato specificato come le banche intendano procedere con gli interessi che maturano in questo periodo di 12 mesi (Ctcu)

Il Ctcu precisa di aver richiesto alle banche interessate “qualche delucidazione in proposito” e di aver scoperto “che l’approccio è diverso da banca a banca”: “La banca popolare e la cassa di risparmio sospendono l’intero pagamento della rata, mentre le Rurali-Raiffeisen chiedono il pagamento della sola quota interessi. Cosa questo comporti, durante e alla fine del mutuo, lo abbiamo riassunto in un’apposita tabella”. È lo schema pubblicato qui in basso.

 

“Fondo Gasparrini” e decreto “Cura Italia”

 

Ci sono poi altre possibilità concesse dalla normativa, aggiornata con il decreto legge del governo per attenuare il costo economico dell’epidemia. Il Centro ricorda che i titolari di mutui contratti per l’acquisto della prima casa fino a 250.000 euro e con un ISEE non superiore ai 30.000 euro possono pagare, per un periodo di 18 mesi, soltanto il 50% della quota interessi, mentre il fondo copre il restante 50%. Ma l’opzione, aggiunge il Ctcu, si può attivare nei casi di perdita del lavoro, sensibile riduzione o sospensione dell’orario di lavoro, per una grave invalidità e simili, oppure, per gli autonomi, se si è verificata una riduzione delle entrate superiore al 33% rispetto al trimestre precedente.

Gli istituti devono permettere ai loro clienti di capire bene quali sono i costi della sospensione

 

Un nuovo piano di ammortamento

 

In conclusione l’associazione sollecita le banche a fornire un’informazione completa ai clienti per consentire loro una decisione ragionata sulla convenienza della moratoria. Secondo il Ctcu gli istituti, una volta ricevuta la richiesta di sospensione, dovrebbero inviare ai propri clienti un nuovo piano di ammortamento, sulla base del quale e solo in questo momento decideranno definitivamente se accettare o meno la sospensione. “È chiaro che ciò rappresenta un surplus di lavoro per gli istituti - conclude Bauofer -, ma a nostro avviso, questo è l’unico modus operandi atto ad evitare eventuali controversie future”.