Una giornata triste per Excelsior
La giornata della partita inizia con un velo di tristezza. In Duomo viene celebrata una messa in ricordo di Davide Fodor, ex giocatore di Excelsior andatosene troppo presto. Lui… che (parole sue) parecchi anni fa era arrivato all’Excelsior per liberarsi da un’aria troppo snob che respirava in certi ambienti universitari a Milano; Lui…che era in campo durante la prima storica vittoria di Excelsior e che la sera stessa la raccontò con un bellissimo articolo, pubblicato il giorno seguente dal quotidiano di Bolzano; Lui…che derogando un “pochino” al principio del Fair Play, nel finale di quella stessa partita fece una leggera simulazione, per cui veniva ancora preso in giro a distanza di anni, per permettere all’Excelsior di guadagnare minuti preziosi e portare a casa il risultato…ma (parole sue) “quella partita andava vinta, dopo dieci anni di sconfitte”; Lui…che è rimasto nella storia di Excelsior per uno splendido gol calciato da distanza siderale con il suo magico sinistro, Lui…che era semplicemente una bella persona.
Sarebbe bello rendergli onore con una buona prestazione in campo. Sarebbe bello… se Excelsior non fosse così fragile, seppur costituita da ragazzi “forti” perché capaci di rialzarsi dopo ogni sconfitta. Una fragilità data da equilibri tecnici, tattici, mentali e fisici in perenne cambiamento e evoluzione. E’ questo l’ingrediente che può rendere magico o frustrante ogni momento in campo. E così anche contro il Celtic succede che Excelsior inizi ottimamente chiudendo tutti gli spazi agli avversari e rendendosi più volte pericolosa. Poi l’equilibrio diventa instabile e si incassano gol a raffica, poi ritorna stabile e si segna un bellissimo gol della bandiera con il solito Otello Barbieri. Alla fine il risultato è un pesante otto a uno, che sprona L’Excelsior ad impegnarsi duramente per continuare a migliorare. Lo riconosce con sincerità anche il difensore Francesco Bontempelli durante la consueta intervista post partita: “A parte la superiorità del Celtic, che va riconosciuta, per noi c’è ancora moltissimo lavoro da fare, non ci sono scuse.”
Un elemento positivo è stata la sostanziale correttezza in campo che permetterà ad Excelsior di mantenere la prima posizione nella classifica parziale di coppa disciplina e forse incrementare il vantaggio sulle dirette inseguitrici. Una novità è invece la proposta di un giovane dirigente di adottare un nuovo schema, da lui soprannominato “la gabbia”. Nessuno sa di cosa si tratti, ma dovrebbe servire a intrappolare l’avversario e renderlo innocuo. Vedremo …per il momento a essere innocua è l’Excelsior, a cui gli affezionati tifosi della curva “Resia” (genitori, nonni, amici e semplici conoscenti) chiedono un cambio di passo, che potrebbe arrivare già nella prossima partita in trasferta contro il Postal, prevista per il 7 aprile alle 20.30.
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