Society | II Guerra mondiale

Quando finisce una guerra?

Dopo 77 anni sono state identificate tutte le 36 vittime della strage del 3 maggio 1945. Stamattina la commemorazione presso il cippo di IVECO e la lapide di Via Volta.
3 maggio 1945
Foto: Anpi

Con il 25 aprile, il calendario civile italiano traccia una linea di demarcazione dal prima al dopo, dalla guerra alla pace, dalla dittatura alla democrazia costituzionale. Ma la guerra non finisce all'improvviso, nemmeno quando sembra finire per davvero. E quanto accaduto a Bolzano quel 3 maggio 1945 lo dimostra. 77 anni dopo, per la prima volta i fatti e il contesto in cui sono avvenuti vengono ripercorsi minuziosamente in una straordinaria ricerca, riportata nel nuovo libro di Carlo Romeo e Mario Rizza, "Bolzano, 3 maggio 1945. Una storia cittadina" presentato ieri (2 maggio) tra le sale della Biblioteca civica di Bolzano. È la prima volta, in quasi 80 anni, che l’eccidio partito dalla zona industriale del capoluogo altoatesino diventa il protagonista di un saggio ma è anche la prima volta che un gruppo di storici sono stati in grado di identificare e raccontare le 36 vittime cadute durante gli scontri, di cui 21 partigiani, 12 civili e 3 internati, e i 56 feriti (di cui 32 partigiani e 25 feriti coinvolti nella guerriglia urbana). Oltre ai fatti avvenuti durante la mattina del 3 maggio sommati alle memorie individuali delle persone coinvolte, viene ricostruito con dovizia di particolari il difficile e caotico contesto di quei giorni a Bolzano.

 

Sono giorni confusionari, quelli che precedono la strage. Il capoluogo altoatesino dal 26 aprile era divenuto la sede centrale del commando della Wehrmacht presente in tutta Italia. È lì che si intrecciano i fili delle trattative tra autorità tedesche, partigiani in loco e Alleati. Accordi ambigui che hanno fatto da sfondo e catalizzatore agli scontri di quella mattina e alla feroce rappresaglia nazista che ne è conseguita. Una strage che, come ogni anno, è stata ricordata nel suo anniversario con la commemorazione di Anpi di questa mattina presso il cippo collocato all'interno della stabilimento IVECO e presso la lapide di Via Volta, avvenuta alla presenza del Sindaco di Bolzano, l'Assessora comunale alla Cultura e delegazioni di ANA e Associazione ex-Bersaglieri. “E' necessario operare per una più compiuta memoria cittadina - è stato l’appello dell’Associazione Nazionale Partigiani - che sappia ricordare le vittime di quella dolorosa giornata e il valore di quelle libertà a cui esse aspiravano”.
 

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