Tutto è cominciato con un articolo sull’Alto Adige "Concerti, programmare è impossibile?" (il 28 maggio) che rimandava ad un articolo dai toni accesi sulla questione del sovraffollamento delle proposte a sfondo musicale nei weekend bolzanini. L’articolo è polemico, quasi uno sfogo della giornalista. Attira l’attenzione, alza il polverone ma non centra i problemi.

Più di sostanza l’articolo odierno (sempre sull’Alto Adige) con intervista a Vanja Zappetti e Francesco Zanardo a fare il punto su una situazione anomala, sulla percezione diffusa che a Bolzano succeda poco oppure sulla sovrabbondanza di eventi spesso supportati dall’ente pubblico con conseguente azzeramento del rischio di impresa – a scapito di chi cerca di portare avanti un discorso artistico senza rivolgersi al pubblico (ente!).
Tutti ragionamenti che ci stanno, la battaglia di Zappetti contro chi – in quanto sovvenzionato – fa concorrenza a chi porta avanti un discorso di imprenditoria musicale, è nota.

Vorrei soffermarmi sulla richiesta di un centro di coordinamento, chiesto da più parti, specie dopo l’ultimo weekend (le 40 e più esibizioni in occasione del Festival del Gusto, la maratona di artisti per ricordare Franco Condè e la tre giorni del Full Tension Festival).
Dai ragionamenti letti in questi giorni, traspare forte la richiesta, da parte di chi organizza, di un coordinamento pubblico dei concerti, per evitare sovrapposizioni.
Una cosa del genere, correggetemi se sbaglio, qualche anno fa già c'era stata: ricordo un incontro organizzato dalla Provincia a Palazzo Widmann diversi anni fa, in cui tutti gli operatori culturali sovvenzionati erano stati invitati per assistere alla presentazione di un portale con accesso riservato in cui si potessero inserire con largo anticipo gli eventi organizzati, con il chiaro intento di evitare sovrapposizioni. Chi organizza con costanza sa che evitare sovrapposizioni è sempre difficile, specie se ci si accorda con artisti in tournée, ma sapere con largo anticipo quando altri soggetti organizzano i loro eventi, aiuta, senonaltro a non pestarsi i piedi a vicenda. All'epoca lo consideravo un buon inizio, ma poi non se ne è sentito più nulla…
Alla luce dei fatti recenti, un simile portale torna senza dubbio di grande attualità!