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Wie bei Oma

Sybille Huber è di San Genesio e studia media design a Berlino. Il suo lavoro di bachelor è dedicato alle ricette della nonna. Ma catapultate nel terzo millennio.

L'email di Sybille Huber è arrivata in redazione il 27 maggio, giorno di inizio della raccolta fondi attraverso Crownfounding per il suo bachelor in media design a Berlino

Incuriositi dal nome del progetto [Wie bei Oma] siamo subito andati a vedere il suo sito e la sua pagina Facebook e siamo rimasti colpiti dalle caratteristiche dell’operazione messa in cantiere da Sybille per concludere il suo percorso universitario. In sostanza si tratta della creazione di una piattaforma web per consentire a chiunque di fare quello che lei da anni desiderava. E cioè realizzare un libretto con le vecchie ricette della nonna
Vi chiederete: che c’è di nuovo? Beh, molto a dire il vero. Ma per essere ben chiari oltre che sintetici abbiamo pensato di contattare direttamente Sybille via Skype per consentirle di presentarci direttamente in suo progetto. Chiedendole di rispondere ad un serie di domande. 

Sybille, com'è nata questa cosa?
Da anni avevo l’idea di trascrivere in un libretto le ricette di mia nonna. Per trasmetterle poi ai miei figli ed ai figli dei miei figli. 
L’anno scorso poi ho dovuto identificare un progetto da utilizzare per il bachelor, cioè per l’esame finale dei miei studi in media design. 
Mi è venuta all’ora l’idea di mettere insieme le due cose. Realizzare il libro delle ricette di mia nonna, ma connettendolo con il mondo digitale. E consentendo a tutti, attraverso una piattaforma web, di fare la stessa cosa. 

Com’è organizzata la piattaforma?
C’è un editor e ognuno può inserire le proprie foto e i propri testi. Non solo ricette, ma anche storie ed aneddoti. Con pochi passaggi ognuno di fatto può realizzare i suo libretto. Assomiglia un po’ ai foto libri che ci sono un po’ dappertutto in internet ma io lo voglio fare molto molto semplice e con un design assolutamente essenziale. 

Il libretto è solo digitale o c’è anche la possibilità di averlo cartaceo?
C’è anche il libro vero. Alla fine di tutti i passaggi c’è infatti la possibilità di acquistarlo e farselo spedire a casa. L’idea comunque è quella di dare la possibilità di realizzare un prodotto di grande qualità, anche nella consistenza della versione cartacea. 

Qual è lo stato di avanzamento del progetto?
Sto cercando le persone che abbiano voglia di investire per realizzare questo progetto. E anche questa fase fa parte del lavoro per il bachelor. Per questo mi sono inserita in una piattaforma di crownfounding che si chiama Kickstarter e lì ho fatto la mia proposta. 

La rete ha risposto positivamente?
Sì e sono rimasta davvero stupita. Ad oggi dopo 8 giorni ho raccolto 1.345 euro da 40 investitori. E la raccolta fondi resterà aperta ancora per altre 3 settimane. Ricordo che gli investitori ricevono anche degli omaggi, con un valore proporzionale alla quota sottoscritta. Si va dal pdf del mio libretto delle ricette al pernottamento per una notte per due persone in uno degli alberghi più belli dell’Alto Adige. Naturalmente chi sostiene il progetto come prima cosa ottiene il diritto di realizzare il proprio libretto delle ricette della nonna. 

Come ha reagito la nonna quando ha saputo cosa stava succedendo con le sue ricette?
Lei è un tesoro e mi sostiene in tutti i modi e in tutti miei progetti. Per restare in tema con lei ad esempio ho fatto un servizio fotografico intitolato ‘contrasti in Alto Adige’ in cui lei è ritratta in una vecchia stube cucinando però sushi invece che i canederli. 

Lei non ha nessun problema con le cose moderne?
Nessuno.

E a Sybille invece com’è venuta questa passione per le cose del passato?
Non è una cosa inconsueta. Io penso che al giorno d’oggi la gioventù va a riscoprire il passato, anche i Dirndl ed i Lederhosen. Tutti i miei amici amano il cibo tradizionale e vogliono salvare le ricette preziose. In questo senso non mi stupiscono i più di 3200 like che finora ha raccolto la mia pagina Facebook dedicata al progetto Wie bei Oma

La tradizione si riscopre a Berlino?
Sono molto moderna ma mi piace la tradizione. Sono sicura che prima o poi tornerò in Alto Adige a rivivere queste cose.