Le università italiane : “basta tagli e perdita di studenti”

“Nelle ultime settimana sono ripresi i giudizi sommari, i luoghi comuni e le provocazioni volti ad influenzalre le politiche del nuovo governo” dicono i rettori delle università riuniti nella loro associazione di rappresentanza CRUI.
“Si tratta delle stesse cose”, dicono i rettori, “già viste a partire dal 2008 e che hanno indotto al taglio di 1 miliardo su 7 al finanziamento pubblico e alla perdita del 9% degli studenti”.
Dopo le ‘cure’ adottate evidentemente il Paese non sta affatto meglio, lamentano le università augurandosi che quanto avvenuto insegni qualcosa alla politica.
Dopo la denuncia ecco le richieste.
I rettori vogliono soprattutto ‘rigore e merito nelle procedure di reclutamento e nel finanziamento’, ma reclamano anche un pieno diritto allo studio ed un piano per i giovani ricercatori. Altrimenti ogni ricorso da parte della politica alla tanto agognata ‘innovazione’ rischia di perdersi nel nulla.
“Chiediamo ora al Governo di rendere chiare le scelte in materia di Università prima che i piromani della disinformazione causino ulteriori danni, dividendo il Nord dal Sud, i grandi dai piccoli, le discipline scientifiche da quelle umanistiche, i giovani dagli adulti.”
I rettori delle università italiana chiedano in maniera lapidaria che la presidenza italiana dell’Unione Europea, appena inaugurata, “prenda un Paese europeo come esempio e cerchi di fare altrettanto”.