Environment | Laghi

Tutti promossi (a pieni voti)

Qualità dell’acqua eccellente per gli 8 laghi balneabili altoatesini. Lo attestano le analisi del laboratorio biologico provinciale. E altro che Bandiera blu.
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Foto: Suedtirol Foto/Helmuth Rier

Sono acque limpide e pulite quelle degli 8 laghi balneabili presenti in Alto Adige, vanto del territorio. A certificarlo sono le analisi condotte dal laboratorio biologico dell’Agenzia Provinciale per l’Ambiente; si tratta di monitoraggi regolati dalla legge statale del 2008 in applicazione alle direttive Ue che prevedono prelievi mensili di campioni fra aprile e settembre. Tale attività “conferma che in tutte le 8 superfici lacustri - ovvero lago grande di Monticolo, lago piccolo di Monticolo, lago di Caldaro, lago di Fiè, lago di Costalovara, lago di Tret, lago di Varna, lago di Favogna - la qualità dell’acqua è eccellente”, afferma Alberta Stenico, direttrice del laboratorio. Gli indicatori relativi all’igiene, sulla base delle quattro stagioni balneari precedenti, consentono una classificazione in quattro classi di qualità, e tutti i laghi altoatesini risultano essere al top.

L’Agenzia, peraltro, provvede a realizzare una serie di interventi di risanamento da svolgere nei mesi invernali come ad esempio lo sfalcio meccanico della vegetazione tramite l’utilizzo di due appositi macchinari. Uno di questi è stazionato al lago di Caldaro, l’altro invece è mobile e viene utilizzato di volta in volta in uno degli altri 7 laghi. “Assieme all'areazione delle acque e all'asporto selettivo delle acque del fondo - prosegue Stenico - queste misure consentono di garantire non solo la balneabilità, ma anche il rispetto dell’equilibrio ecologico”.

Pollici in su, dunque, e poco importa, si dirà, se non sventolano Bandiere blu. Come si ricorderà, infatti, i laghi altoatesini non risultano nell’elenco della FEE (Foundation for Environmental Education) per libera scelta, non essendosi mai candidati per conseguire il riconoscimento, rinunciando in partenza per via di alcuni criteri non pertinenti, come aveva provato a spiegare Stenico lo scorso maggio. Secco, in proposito, fu il commento dell’ex sindaco di Bolzano e attuale direttore dell’Ufficio caccia e pesca Luigi Spagnolli: “I laghi altoatesini citati, a parte Caldaro, sono frequentati quasi esclusivamente da autoctoni e comunque sono tutti sovraccaricati, Caldaro compreso. Per gli ecosistemi ospitati nei laghi è certamente meglio non incrementare il numero dei bagnanti/anno: quindi Bandiere blu, grazie, anche no”.