Economy | L'indagine

Green is the new black

Cresce la sensibilità dell’Alto Adige per l’economia verde. Un quinto delle imprese locali possono essere classificate come “green”. Ma quali caratteristiche hanno?
Elpo
Foto: Elpo

Green economy, in sostanza fare business contenendo l’impatto ambientale, riducendo quindi i consumi energetici e intraprendendo strategie finalizzate alla riduzione dell’inquinamento, puntando all’efficienza energetica. Si tratta di un settore in forte espansione e in continuo sviluppo anche a livello locale. Ma quante sono, ad oggi, le imprese green in Alto Adige e qual è il loro “identikit”? A tracciare il quadro è stato l’Istituto di ricerca economica (IRE) della Camera di commercio che ha condotto un’indagine sul tema da cui è emerso che circa 7.600 aziende altoatesine (agricoltura esclusa), in percentuale il 20%, adotta spontaneamente misure volte a limitare i danni ambientali attraverso i propri processi produttivi e i prodotti stessi. Delle grandi imprese (con almeno 250 dipendenti) i tre quarti utilizzano energie rinnovabili e si impegnano a ridurre i consumi energetici dei prodotti. Meno virtuose, in questo senso, le imprese fino a 5 addetti, solo un sesto di queste, infatti, ha adottato misure a tutela dell’ambiente, ma la quota sale a circa un terzo fra le medie imprese.
 

 

Come illustra oggi (3 agosto) in conferenza stampa Georg Lun, direttore dell’IRE, alla presenza del presidente e del segretario generale della Camera di commercio di Bolzano, ovvero Michl Ebner e Alfred Aberer, del presidente e del direttore dell’IDM, rispettivamente Hansi Pichler e Hansjörg Prast, di Stefano Dal Savio, coordinatore Ecosystem Energia e ambiente di IDM e di Robert Pohlin, amministratore delegato della Elpo srl di Brunico - esempio luminoso di un’azienda, con oltre 60 anni di esperienza nel settore elettrotecnico, che utilizza tecnologie innovative, eco-compatibili ed ecologiche -, le imprese altoatesine che possiedono una certificazione ambientale sono circa 460 (1,2%). Quelle che invece producono o commercializzano soluzioni tecniche o prodotti riducendo l’inquinamento sono 420 (1,1%). Complessivamente 8mila imprese altoatesine (21,3%) sono votate all’economia verde, impiegano tecnologie pulite e offrono prodotti e servizi che riducono i rischi per l’ambiente, l'inquinamento e l'utilizzo delle risorse naturali, evidenzia Ebner. Quali sono i principali motivi per cui queste realtà imprenditoriali vogliono diventare green-friendly? Fra le 7.600 imprese sopracitate la metà dichiara di aver agito per consapevolezza ecologica, ma anche per la riduzione dei costi di produzione e per via della richiesta di prodotti e servizi sempre più ecocompatibili dei clienti e del mercato.

 

“In totale un’impresa su cinque può essere classificata come green - commenta Ebner -, un risultato significativo”. Dal Savio (IDM) ha ricordato il progetto provinciale KlimaLand 2050 e gli ambiziosi obiettivi per il futuro “per fare in modo che le generazioni future abbiano a disposizione un pianeta ancora vivibile”, come ebbe a dire l’assessore Richard Theiner. Accanto a ciò, Dal Savio ha illustrato infine la rete strategica e operativa dell’IDM che raccoglie aziende, start-up, investitori, università e istituti di ricerca e sviluppo chiamata Ecosystem, “c’è bisogno - ha detto l'esperto - dell’impegno di tutti gli attori per far sedimentare la green economy in Alto Adige”.

 

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