Ladri braccati da videocamere e social network
«In meno di 24 ore abbiamo avuto già delle segnalazioni utili per le indagini sul furto di bicicletta immortalato dall'impianto di videosorveglianza». La soddisfazione del Tenente Colonnello Fabrizio Piras, comandante della Polizia locale di Merano, dopo che nella giornata di ieri il comando meranese ha diffuso le fotografie di una persona intenta a rubare una bicicletta.
Non è un po' esagerata la "caccia all'uomo" per un furto di bici?
Avevamo un filmato nitido che mostrava una persona che inequivocabilmente stava rubando una bicicletta. Non riuscivamo a riconoscerla incrociando con i dati in nostro possesso, allora abbiamo chiesto alla Procura della Repubblica il permesso di divulgare le foto. Un permesso che ci è stato accordato. Nel giro di 24 ore ci sono arrivate segnalazioni da più stazioni dei Carabinieri dell'Alto Adige.
Sono state fatte tutte le considerazioni del caso in relazione alla privacy ed alla non eccessiva gravità del reato?
Si tratta di una modalità innovativa, che comunque presumibilmente ci porterà ad avere dei riscontri. Non si tratta di una nostra iniziativa, noi abbiamo trasmesso richiesta alla Procura della Repubblica e ci è stata data autorizzazione.
Questa modalità è nuova o viene utilizzata anche da altre Forze dell'Ordine?
In passato è stata utilizzata anche a Bolzano e da altri corpi. Il furto di biciclette, anche se dal punto di vista economico non è di grande entità, è pur sempre un reato. Un reato che crea disagio e fastidio all'interno della cittadinanza. Ci sono centinaia di furti di biciclette e ci arrivano sempre più denunce. Questo caso ha mostrato inoltre che il sistema di videosorveglianza ha una sua efficacia, le immagini sono servite per aiutarci nel lavoro d'indagine.