Politics | NO BruciaItalia

NO allo Sblocca Italia, No all'art. 35

Un presidio per presentare al Presidente Kompatscher un invito a non recepire l'art. 35 del decreto Sblocca Italia in nome della salute e dell'autonomia degli enti locali
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Il Consorzio delle associazioni ambientaliste (Dachverband) e Ambiente&Salute organizzano per

martedì 8 settembre 2015 alle ore 11,00
un presidio in piazza Magnago, a Bolzano,

davanti agli uffici provinciali,  per invitare il presidente Arno Kompatscher a non ratificare lo schema di decreto attuativo dell'art. 35 del DL N. 133/2014, DETTO "SBLOCCA ITALIA, e rinominato BRUCIA ITALIA, durante l'incontro della Conferenza Stato - Regioni prevista per il 9 settembre a Roma.

Lo schema presentato dal governo fa diventare tutti gli inceneritori nazionali “impianti strategici dello Stato”, scavalcando ogni tipo di autonomia regionale e, nel caso dell'Alto Adige, stracciando pericolosamente lo Statuto di Autonomia.

Oltre alla costruzione di 12 nuovi impianti e la ristrutturazione di 6 vecchi ed obsoleti, l'intero art. 35 non dice una sola parola circa il miglioramento della raccolta differenziata, che comunque in molti comuni italiani sta andando a gonfie vele. Tutte scelte che fanno pensare ad una vicinanza del Governo alla cricca inceneritorista italiana (A2A, Marcegaglia, Impregilo ecc.).

L'impostazione dell'art. 35 (già pronto per essere impugnato dalle grandi associazioni contrarie all'incenerimento dei rifiuti) ucciderebbe ogni tentativo da parte delle regioni più attente ad una gestione corretta dei rifiuti di migliorare la propria raccolta differenziata. Tant'è che diversi governatori si sono già espressi contro il decreto e contro il suo schema attuativo: Veneto, Campania, Puglia Emilia Romagna, Piemonte. Anche la Sicilia, Messina in testa, è contraria a costruire i due inceneritori previsti proprio perché sta già sperimentando con successo in diversi comuni la Strategia Rifiuti Zero.

Tra il 7 e il 9 settembre in ogni capoluogo italiano ci saranno presidi di protesta con la presentazione di diffide ai governatori. Al movimento spontaneo di protesta aderiscono oltre 50 associazioni, comitati e reti sia locali che di livello nazionale. Tra gli altri cito Medicina Democratica, ISDE, Zero Waste Itay, Movimento Zero Waste. L'Ecoistituto del Veneto Alexander Langer, diversi circoli regionali di Legambiente, ecc.

Vi invitiamo tutti a partecipare al presidio.