“Stavolta a Bolzano vinciamo noi”
Lo show è rodato. Stesso copione da tour elettorale, stesse frasi a effetto, stessi automatismi redditizi (la giostra dei selfie e la mascherina con lo stemma della città ospitante, che sostituisce il felpismo ormai fuori moda). Il segretario federale della Lega Matteo Salvini torna a Bolzano a benedire la folla, meno numerosa rispetto alle precedenti edizioni - causa Covid o calo dei consensi anche per via degli ultimi scandali? -, e lo fa dal mercato di via Rovigo. Intorno al Capitano i pretoriani Filippo Maturi che apre l’evento con una sferzata ai diretti avversari (“arriviamo da Laives, scusate il ritardo ma siamo rimasti bloccati nel traffico, ringraziamo per questo la malagestione dell’amministrazione Caramaschi”), Giuliano Vettorato e Luigi Nevola, incaricato di scaldare il pubblico e di riempire come può la piazza. Il commissario provinciale del partito Maurizio Bosatra vigila. La polizia pure. I giovani militanti con la pettorina Lega Salvini Premier volteggiano fra gli astanti distribuendo volantini.
Tra i fan adoranti a caccia di una foto con il loro beniamino, c’è anche chi, disturbato dalla peculiare baraonda mattutina, borbotta a bordo della sua bici, “manco fosse una star del cinema”; e chi ironizza: “Che succede, regalano soldi?”
“Ora tocca a noi”
Prima di concedersi al suo popolo, il leader del Carroccio incontra i giornalisti nella sala Fronza del teatro Cristallo. Il candidato sindaco del centrodestra alle elezioni comunali di Bolzano, Roberto Zanin, non gli ruba la scena: “So che non siete qui per me oggi”. Ma c’è subito l’elogio del “big”: “Zanin è un uomo d’impresa, che ha dato lavoro a molte persone, mentre la sinistra ripropone il solito vecchietto, non in senso anagrafico ma ideologico”, dice Salvini, “questa volta non corriamo alle elezioni comunali per partecipare ma per vincere. Se mi evitate il ballottaggio mi fate contento - ha poi scherzato - casomai torno a Trento, che è più comodo”.
E ancora: “L’alleanza di centrodestra è stata una scelta territoriale, fatta da Bolzano per Bolzano, non imposta da logiche romane, e potrà essere replicata anche in altre città, come Roma, Milano e Torino. La Lega governa in Provincia e ora governerà anche il capoluogo”. Riguardo l’eventuale partnership con la Svp da replicare in Comune Salvini taglia corto: “Noi abbiamo l’ambizione di vincere, l’ambizione di essere autosufficienti”.
Un accenno ai contenuti: viabilità, assistenza sociale, taglio della burocrazia, disabilità, e meno tasse locali per commercianti e artigiani, sono alcuni dei temi chiave della campagna elettorale targata Lega. Spuntata poi anche la casella del “prima i bolzanini”, che hanno la precedenza “sull’assegnazione delle case popolari, i posti di lavoro, i contributi provinciali”, sottolinea il leader maximo.
Bolzano fa scuola
L’occasione odierna è propizia per attaccare anche il governo Conte sul fronte caldo della scuola. “Alla ministra Azzolina voglio dire che si può lavorare bene, ma se uno non è capace può copiare il modello bolzanino, venga a farsi un giro nel capoluogo altoatesino, il biglietto glielo pago io. Qui gli studenti stanno tornando a scuola senza plexiglas, banchi con le rotelle e mascherine, ma con la mensa e il tempo pieno”.
Il numero uno della Lega accenna poi alla diatriba nata intorno all’emendamento della Svp sull’iscrizione all’Ordine dei medici che parlano solo il tedesco con la conseguenza di poter esercitare la professione nel settore privato in Alto Adige: “Il diritto alla salute è di tutti, se vado a fare una visita dal medico devo poter capire di cosa stiamo parlando”.
Alla ministra Azzolina voglio dire che si può lavorare bene, ma se uno non è capace può copiare il modello bolzanino, venga a farsi un giro nel capoluogo altoatesino, il biglietto glielo pago io
“Non voglio medaglie”
Davanti ai supporter muniti di bandiere della Lega che attendono all’aperto, Salvini esordisce così: “Dai che dopo 50 anni si manda a casa la sinistra”, poi rispolvera il repertorio: immigrati clandestini da rimpatriare sul primo barcone; “se gli italiani mi ridaranno fiducia tornerò a chiudere i porti”; sicurezza ora e sempre nei quartieri e all’inflazionatissimo parco Stazione (“le donne a Bolzano hanno paura a girare in gonna”); “onore agli uomini in divisa” ricordando il generale Dalla Chiesa ucciso dalla mafia il 3 settembre 1982. Prima di chiudere con l’invito rituale (“prendete i telefonini che facciamo le foto”) Salvini arpiona i suoi elettori alla sinistra del petto: “Fra un mese, il 3 ottobre, sarò processato per sequestro di persona (per il caso Open Arms, ndr) perché ho difeso i confini del mio Paese, come molte persone, oggi anziane, hanno fatto in Alto Adige, ma non voglio medaglie, rifarei tutto. Se votate Lega mi date la forza di andare avanti”. Compaiono magliette con la scritta “processate anche me”, qualcuno è arrivato preparato.
»Il diritto alla salute è di
»Il diritto alla salute è di tutti, se vado a fare una visita dal medico devo poter capire di cosa stiamo parlando.«
È il diritto di tutti o solo dei madrelingua italiani? Perché il monolinguismo italiano sembra non disturbare tanto.
In reply to »Il diritto alla salute è di by pérvasion
Oltrettutto il diritto
Oltrettutto il diritto rivendicato platealmente da Salvini non viene in alcun modo leso, perché la norma di cui si parla riguarda solo l'iscrizione nell'ordine professionale e non scardina la norma del bilinguismo valida per il pubblico impiego (come giustamente da te accennato, bypassato abbastanza sciallamente nel caso inverso, anche se a fin di bene). In altre parole, dato che i medici che non parlano italiano potranno esercitare solo privatamente, ogni paziente è libero di scegliere un medico che lo capisca.
Ora i casi sono due:
O Salvini (e la destra in genere) non capisce questa semplice equazione, allora non è adatto alla carica...
o Salvini capisce, ma proclama il falso, allora non è adatto alla carica.
La Lega governa in Provincia
La Lega governa in Provincia e ora governerà anche il capoluogo.
Ja liebe Koalitionspartner in der Landesregierung, ich habe keine Fragen mehr.
Tu, caro salvini, per primo
Tu, caro salvini, per primo non hai difeso i confini come gli anziani con l'arma in mano rischiando la vita... 2. Nessuno ti ha chiesto di farlo...3. Inoltre, se non hai violato la legge, sarai libero, in caso contrario sarai punito come ogni altro cittadino ed a decidere questo sarà un giudice, non tu... così funziona la democrazia... 4. Anche io preferisco parlare col medico nella mia madrelingua che è il tedesco, e non sempre i medici ne sono capace di parlarlo... e sono ancora vivo, perchè come ogni altro cittadino altoatesino vero sono in grado di capire abbastanza la seconda lingua della peovincia... quindi: noi (o almeno io) per niente non abbiamo bisogno di persone come te, persone inumane senza rispetto per i deboli che alzano la voce solo per il proprio vantaggio ( come i tuoi "compagni" johnson, orban, bolsonaro e trump)...
"onore agli uomini in divisa"
"onore agli uomini in divisa".
Si sarà mica riferito a se stesso?