Society | La mostra

Passati svelati

Due mummie più uniche che rare saranno esposte al Noi Techpark fino al prossimo 8 ottobre. Ieri l’inaugurazione della mostra.
Mummia con sudario
Foto: eurac

Una donna vissuta 2000 anni fa nell’Egitto conquistato dai Romani. Una famiglia facoltosa come dimostra lo straordinario sudario policromo, arrivato pressoché intatto ai giorni nostri, in cui è stata avvolta durante il rito funebre. Raro a tal punto che al mondo ne esistono solo tre esemplari.
Ma c’è anche un bambino, nato nell’Egitto medievale del XIII secolo, rara testimonianza di un rituale funerario dell’epoca e di un processo. Sono le due mummie, più uniche che rare, che due collezionisti privati bolognesi hanno deciso di restituire al grande pubblico ma soprattutto alla comunità scientifica. Con un progetto di collaborazione avviato nel 2019 tra il Museo Civico Archeologico di Bologna ed Eurac Research,  è stato condotto uno studio interdisciplinare sui due reperti, entrambi sottoposti a un delicato trattamento conservativo, che comprendevano un approfondito studio antropologico e paleopatologico, nonché l’analisi e la restaurazione dei tessuti.

 

Le due mummie sono state sottoposte a uno studio antropologico e paleopatologico basato sulle TAC, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, che hanno permesso di sbendare virtualmente le mummie, svelando informazioni preziose sul loro stato di salute, sulle cause di morte e sulle tecniche di imbalsamazione. 
Successivamente sono state trasportate fino ai laboratori dove sono state restaurate: la mummia con il sudario dipinto è stata trattata a Torino, al Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, mentre la mummia di fanciullo è stata trattata a Bolzano, dalle mani esperte di Irene Tomedi. Il Conservation Soft Box, che ha permesso lo spostamento dei due reperti è stato sviluppato nei laboratori di Eurac Research e consiste in una struttura realizzata con tubazioni in PVC, avvolta da un film multistrato in grado di creare all’interno un ambiente isolato e protetto dai danni dell’umidità e da contaminazioni microbiologiche. 

 

“Non potevamo consegnare queste mummie in mani migliori - ha detto durante l’inaugurazione della mostra la responsabile della sezione egizia del Museo Civico di Bologna, Daniela Picchi -. Non solo abbiamo restituito al pubblico due reperti di grandissima importanza storica ma abbiamo restituito a queste mummie anche la loro dignità e individualità. Grazie alle tecniche di ricerca e all’approccio multidisciplinare abbiamo potuto ricostruire la loro storia”.

 

Le due mummie rimarranno esposte al NOI fino all’8 ottobre. La mummia con il sudario dipinto si trova nell’area dell’ingresso, mentre la mummia di fanciullo con tre tuniche è esposta nei laboratori dell’Istituto per lo studio delle mummie di Eurac Research. Sono previste visite guidate ogni giovedì dal 15 settembre al 6 ottobre alle 18.00. 
Venerdì 9 settembre alle 18 si terrà invece una visita guidata ‘speciale’ accompagnata dai curatori della mostra. L’ingresso alla mostra e il programma di visite sono gratuiti. 

La mostra si svolge nella cornice del 10° Congresso mondiale di studi sulle mummie di Bolzano organizzato dall'Istituto per la ricerca sulle mummie di Eurac Research. Questa edizione, che vedrà in cinque giorni l’intervento di oltre 150 esperti, sarà un occasione importante per fare il punto sulle più recenti ricerche sui resti umani antichi di tutto il mondo.