Economy | Acqua

“Attendiamoci altri aumenti in futuro”

Il costo dell'acqua ad uso domestico è aumentato del 24% principalmente a causa della manutenzione. I lavori al Colle proseguono e sono stati confermati 4.3 milioni di euro di finanziamenti provinciali: le chiusure stradali sono previste per l'autunno.
acqua
Foto: SEAB
  • I vertici di Seab non hanno dubbi: il costo dell’acqua di Bolzano per uso domestico è tra i più bassi in Italia, nonostante gli innegabili aumenti degli ultimi anni. A inizio 2024, a porre l’attenzione sulle tariffe sempre più care era stato il consigliere comunale Claudio Della Ratta, che sottolineava come l’aumento rispetto al 2023 fosse pari al 33,5% (secondo i vertici Seab invece sarebbe del 24,4%), a fronte di un ulteriore aumento già avvenuto nel 2023 (+5,5% rispetto al 2022) e al 2022 (+29,4% rispetto al 2021). Ad oggi, dunque, il costo per metro cubo d'acqua ammonta a 1,99 euro + IVA, ovvero 2,19 euro al m³. “Tutto ciò – scrive in una nota Della Ratta – nonostante la legge provinciale, con il decreto del Presidente della Provincia del 16 agosto 2017/n.29, indichi che il limite per l'aumento tariffario annuo massimo è pari al 4,5%, o al 7% se previsti nuovi investimenti, a cui va aggiunto il tasso di inflazione programmato. Non pare proprio che gli ultimi aumenti tariffari rispettino appieno i limiti indicati fin dal 2017”.

    Tra fine luglio e inizio settembre è stata consegnata ai clienti la fattura, che riguarda il secondo quadrimestre ed ha la scadenza a fine agosto. La fattura racchiude sia i servizi per la gestione della fognatura, sia la depurazione delle acque reflue che, chiaramente, la fornitura dell'acqua potabile. “I costi di depurazione – spiega Matthias Fulterer, Direttore generale di Seab – ci vengono addebitati da Ecocenter, ma per legge sono a carico del cliente e, di conseguenza, noi li dobbiamo addebitare. Inoltre, la tariffa dovrebbe coprire sia i costi di gestione ordinaria che di manutenzione straordinaria. Serve capire che abbiamo 480 km di rete idrica che richiedono attenzioni e risorse costanti. Mantenere l’infrastruttura costa”. 

  • Le tubature: il 29% dell'acqua immessa nella rete viene persa. Seab punta ad abbassare il dato al 18%. La media nazionale sfiora il 40%. Foto: SEAB
  •  Secondo quanto riporta Fulterer, a Bolzano vi è un consumo pro-capite di acqua potabile ad uso domestico pari a 45/50 metri cubi all'anno. “Questo significa – sottolinea il Direttore generale – che la maggioranza dei bolzanini si ritrova nella fascia agevolata, perché i primi 84 m³ di acqua a nucleo familiare sono pagati 0,40 euro al m³. Una cifra bassissima. Certo è che per le famiglie più numerose la tariffa può pesare di più rispetto a famiglie da una o due persone. Chiaramente non vale lo stesso discorso per le aziende”.

    Come già annunciato a inizio anno dal Presidente Seab, Kilian Bedin la rete bolzanina subisce perdite pari al 29% dell’acqua immessa nel sistema ma, grazie ai fondi del Pnrr, si punta a ridurre questo dato al 18%. La media nazionale si aggira intorno al 36%.

  • Il nodo Colle

    Tra i progetti presentati a inizio 2024 nel piano d'investimento triennale 2024-2026 dal valore complessivo di 26,9 milioni di euro spicca quello relativo all’ampliamento della rete idrica del Colle. Il progetto è finanziato con 5,8 milioni di euro dalla Provincia e con 7,5 milioni dal Comune, attraverso l’aumento del capitale sociale SEAB avvenuto nel 2021. Proprio nei giorni scorsi, come spiegato a SALTO dall’ingegner Stefano Sacchi della direzione di Seab, i contributi confermati da parte della Provincia di Bolzano ammontano a 4.366.785,41 euro, e sono divisi nelle annualità 2024/25/26/27. I fondi riguardano il collettore principale delle acque nere. Infatti il progetto può essere diviso in tre sezioni: il ripristino di un vecchio scarico che permetterà di far defluire le acque bianche nell’Isarco. La creazione di un nuovo serbatoio al Colle che consentirà l’approvvigionamento idrico dalla Val d’Ega. E, infine, l’aggancio delle acque nere alla stessa fognatura del capoluogo.

    “I lavori per il collettore delle acque nere – spiga ancora Sacchi – nascono proprio dal fatto che il Comune di Bolzano aveva già previsto quelli per lo scarico delle acque bianche. Noi semplicemente ci siamo inseriti nella seconda fase del progetto, quella che riguarderà il primo chilometro di strade. Questo, in futuro, impedirà gli allagamenti alla base della funivia che si sono verificati negli ultimi anni”.
    Se tutto andrà bene, il lavoro più importante, ovvero la creazione dell’acquedotto che garantirà l’arrivo di acqua di maggior qualità sul Colle, partirà nella secondo metà del 2025, ovvero dopo la conclusione del bando di gara previsto per la fine di quest’anno.

    “Dire che i bolzanini pagano la rete per gli abitanti del Colle è scorretto. Non esiste ‘noi’ e ‘loro’. Il Colle fa parte del Comune di Bolzano: tutti devono avere gli stessi diritti e servizi”

  • Matthias Fulterer (a sinistra), Claudio Della Ratta (a destra): due visioni opposte riguardo ai costi. Foto: Seab/Comune di Bolzano
  • Lo scontro sui costi tra Della Ratta e Seab

    Oltre a criticare l’aumento notevole del costo dell’acqua, Claudio Della Ratta in una nota sottolinea come “le quote di ammortamento, circa 8.5 milioni l’anno, saranno gradualmente coperte esclusivamente dalle fatture a carico degli utenti, ma il relativo carico in tariffa sarà di 5.8 milioni, quindi aspettiamoci altri aumenti in futuro!” E Della Ratta va giù ancora più duro: “Sarebbe auspicabile, se non doveroso, un parziale contributo da parte delle Amministrazioni, o almeno che non vengano penalizzati i bolzanini, come avvenuto per il finanziamento della rete idrica del Colle”.

    Replica immediatamente il Direttore Generale Seab, Fulterer: “Gli 8.3 milioni di euro sono uno standard europeo. Noi non abbiamo quote di ammortamento così alte. Non è che il prossimo anno dobbiamo recuperare più di 2 milioni e mezzo di euro. Detto questo, è inevitabile che ci saranno altri aumenti in futuro: mantenere e migliorare un sistema idrico ha dei costi, e l’acqua è un bene prezioso”. E sui costi del Colle, Fulterer sottolinea: “Dire che i bolzanini pagano la rete per gli abitanti del Colle è scorretto. Non esiste ‘noi’ e ‘loro’. Il Colle fa parte del Comune di Bolzano: tutti devono avere gli stessi diritti e servizi. È un ragionamento che non reggerebbe neppure se ci fossero gestori diversi, perché comunque bisogna puntare a garantire a tutti gli abitanti, indipendentemente dalle zone, gli stessi servizi. E non dimentichiamo che con i fondi dati dal Comune, dalla Provincia e con i fondi del Pnrr, più i finanziamenti per la realizzazione del terzo serbatoio di Bolzano, si arriva a 20 milioni di euro. Una grande somma che non verrà addebitata ai cittadini in tariffa”.