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La svolta delle politiche giovanili

A 40 anni dalla prima legge in Italia dedicata ai centri giovanili, la Provincia presenta la nuova strategia per connettere il mondo educativo alle scuole del territorio. 41 le organizzazioni e oltre 80 gli operativi: si va dalle STEAM al media education.
Trova il tuo posto
Foto: USP/Fabio Brucculeri
  • "Per i nostri giovani il Covid ha creato un prima e un dopo, e dopo il Covid sono arrivate le guerre. I giovani sono il nostro futuro ma report, studi e analisi lo dicono chiaramente: hanno paura del futuro, ansia di fallire. Serve una strategia per cambiare direzione, permettendo a loro di prendersi il proprio spazio e trovare il proprio posto". A dirlo è Claudio Andolfo, direttore dell'Ufficio Politiche giovanili, presentando "Trova il tuo spazio", il nuovo orizzonte delle politiche giovanili che arriva a 40 anni di distanza dalla prima legge in Italia dedicata ai centri giovanili. Grazie a un lungo lavoro di co-progettazione con educatori, scuole e istituzioni, l'iniziativa presentata oggi, mercoledì 3 settembre, punta a collegare il mondo dei centri giovanili alle scuole, aumentando la partecipazione e l'accessibilità dei giovani. "Vogliamo democratizzare l'accesso alla cultura, coinvolgendo anche i giovani ai margini che spesso non riescono a prendere la parola. La cultura non dev'essere un privilegio di pochi", afferma invece Sara Hussein, dell'Ufficio Politiche giovanili.

     

    "I giovani hanno paura del futuro e ansia di fallire. Serve una strategia per cambiare direzione"

  • Presentazione della strategia Trova il tuo spazio: Da sinistra Sara Hussein (Ufficio Politiche giovanili), il direttore dell'Ufficio Politiche giovanili Claudio Andolfo, il vicepresidente della Provincia Marco Galateo, Fabio Raffaelli (Ufficio Politiche giovanili) e Lidia Tecchiati (Ufficio Politiche giovanili). Foto: SALTO
  • Oggi "Trova il tuo spazio" è già realtà: 41 organizzazioni giovanili, 39 spazi attivi, 17 Poli Educativi Territoriali, 11 Corner Tech per attività STEAM e media education, oltre 80 operatori educativi qualificati. Il budget complessivo 2025 supera i 3,5 milioni di euro, considerando contributi ordinari, investimenti strutturali, formazione e innovazione digitale. Al centro la figura dell'operatore giovanile. "Chi opera nei nostri centri - continua Hussein - non è un animatore, ma un facilitatore di comunità, un attivatore di spazi, un alleato nella crescita". E sono stati proprio gli operatori a entrare nelle scuole comprendendo al meglio le esigenze di chi le frequenta. In merito il vicepresidente della Provincia nonché assessore all'istruzione in lingua italiana Marco Galateo spiega soddisfatto: "Una figura terza che entra nella scuola magari è vista con sospetto ma attraverso la co-progettazione, questa iniziativa è stata accolta bene. Il tempo che i ragazzi e le ragazze trascorrono fuori e dentro la scuola è unito. Le politiche giovanili non vengono fatte solo per i giovani ma con i giovani. Si tratta di un cambio di paradigma importante".

  • Spazi, attività e un nuovo portale

    Nel concreto, la strategia promuove anche nuove tipologie di luoghi educativi, ibridi, accessibili, visibili, che prendono il nome di Poli Educativi Territoriali e uniscono scuola e centri giovanili. Dallo spazio Terraferma a Bolzano – nato dall’unione tra centro giovani e biblioteca – a CasaArci a Vipiteno, fino al nuovo Strike Up a Merano, i giovani sono coinvolti in prima persona nella co-progettazione degli ambienti.

    A questi si affiancano esperienze progettuali innovative che valorizzano scienza, media education e tecnologia: GameGround , per esempio, trasforma il videogioco in un linguaggio espressivo e partecipativo; il centro TesLab accompagna bambine e bambini alla scoperta delle discipline STEAM. In entrambi i casi, i giovani non sono più semplici fruitori di contenuti, ma diventano creatori, progettisti, narratori del proprio mondo digitale e culturale. 

    Elemento trasversale che raccorda il sistema è il nuovo portale trovailtuospazio.bz.it, una piattaforma digitale geolocalizzata e partecipativa, costruita insieme alle organizzazioni giovanili, per orientare ragazzi e famiglie verso le attività e i luoghi.