“Vogliono spostare l’attenzione”
Il senatore Francesco Palermo da giorni è nell’occhio del ciclone in seguito alle sue (presunte) dichiarazioni ‘contro’ l’autonomia altoatesina, stigmatizzate in prima battuta dal quotidiano Dolomiten e successivamente criticate da ampi settori della SVP e della destra di lingua tedesca.
L’eco di quanto sta avvenendo si allarga oltre la persona Francesco Palermo, che come abbiamo visto nelle ultime ore ha nuovamente replicato (duramente) come abbiamo riferito su Salto.
Com’è ovvio che sia, l’attacco investe ormai anche il PD, partner di governo a livello locale e nazionale. E ‘collega’ di Francesco Palermo a Roma è la deputata Luisa Gnecchi. Quale la sua reazione in merito a quanto sta accadendo?
Come sua consuetudine la deputata non ha peli sulla lingua. “E’ tutta una montatura mediatica della quale, semmai, bisognerebbe capire la motivazione” ci dice, convinta che al senatore Palermo “non si possa in alcun modo contestare di non essere un sostenitore dell’autonomia”.
E allora, quali sono i motivi dell’attacco? Per la deputata “la SVP ha l’esigenza di spostare l’attenzione da quello che è successo su Bolzano”. Se la giunta Spagnolli è caduta non è colpa solo della Stella Alpina, ma per Luisa Gnecchi il partito di raccolta per quanto avvenuto nel capoluogo “ha delle responsabilità enormi”. La deputata mette il dito nella piaga: “non ci si può dimenticare che il primo voto che ha messo in difficoltà Spagnolli è giunto da una consigliera della SVP e si è trattato di una cosa di una gravità inaudita per quelle che sono le regole della Volkspartei”.
Un motivo sufficiente per scegliere di mettere in croce, da un momento all’altro, il senatore eletto insieme al PD nel collegio Bolzano Bassa Atesina?
La risposta di Gnecchi è lapidaria: “la SVP fa quello che ha sempre fatto, ripetendo il suo richiamo etnico e all’identità sudtirolese”.
Alla domanda se il forcing contro il senatore sia in qualche modo un 'messaggio blockfrei' nei confronti del PD Gnecchi scuote la testa: “no, devo dire che mi sembra troppo, in realtà loro hanno altri problemi interni ben più gravi come le liste civiche di Brugger e compagnia”.
Rilanciamo chiedendo allora se il fronte comune contro Palermo in qualche maniera sia sintomo di un riavvicinamento temporaneo tra Athesia, Kompatscher ed Achammer, con il senatore costituzionalista nel ruolo di capro espiatorio. Anche in questo caso Gnecchi scuote la testa.
Rilanciando subito dopo spostando il discorso con una battuta sull’ipotesi Durnwalder sindaco di Bolzano.
“Lui ha avuto un ruolo importante e mi dispiace per il processo sulle spese di rappresentanza perché onestamente penso che quella legge fosse sbagliata e che lui non si meriti questo trattamento. Ma tra questo e risarcirlo facendolo sindaco di Bolzano mi sembra però che ci sia un oceano.”