Economy | Bolzano

Mercato, accessi contingentati

È quanto valuta il sindaco Caramaschi per il mercato del sabato in piazza Vittoria. Ieri 121 casi positivi solo nel capoluogo.
Caramaschi, Renzo
Foto: Salto.bz

“Nel caso specifico del mercato del sabato, se non ci saranno come credo provvedimenti più restrittivi da parte della Provincia, torneremo ad un contingentamento degli accessi consentito ad un numero massimo di persone prestabilito. In ogni caso applicheremo le regole che verranno dettate nelle prossime ore da Stato e Provincia”.

Così ieri, 2 novembre, poco prima che il governatore Arno Kompatscher riferisse, insieme all’assessore alla salute Thomas Widmann, sull’inasprimento delle misure anti-contagio, il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi annunciava in video-conferenza post-giunta la possibilità di tornare agli ingressi scaglionati al mercato rionale del sabato in piazza della Vittoria, come in primavera. Preoccupa, del resto, il quadro della città di Bolzano, che rappresenta circa un terzo dei casi di tutta la provincia. Il primo cittadino ha ricordato il numero di residenti positivi: 121 ieri, contro i 152 del giorno prima a fronte però di un minor numero di tamponi processato con la curva dei contagi in rapida e costante crescita esponenziale.

 

“Il virus non va in vacanza”

 

Dopo aver comunicato la nuova stretta Kompatscher ieri ha rinnovato il suo appello alla popolazione “affinché in questo periodo riducano al minimo indispensabile i contatti sociali e gli spostamenti. Sia all’esterno, che all’interno dei propri paesi e delle proprie città. Se nelle prossime tre settimane ci comporteremo in maniera disciplinata e responsabile, attenendoci alle regole, possiamo riuscire a interrompere la catena dei contagi e a piegare la curva verso il basso”.

Sull’estrema necessità di un impegno comune nella lotta al Covid-19 è intervenuto anche Caramaschi non risparmiando rimproveri. Auspicando che nei prossimi provvedimenti restrittivi per contenere la diffusione del contagio vengano preservate le attività produttive in modo tale che ci sia continuità nella produzione dei beni necessari e che l’economia non si fermi, il sindaco ha affermato: “Rilevo che nel mondo del lavoro le regole si rispettano, mentre una volta terminati gli impegni professionali ed entrati nel cosiddetto tempo libero, pare quasi che ci si scordi del virus, come se non esistesse più. È qui che poi scatta il problema degli assembramenti e delle altre situazioni critiche, perché il virus non va in vacanza”.