“Sad, valutiamo l’esclusione”
Nuovo capitolo nella complessa vicenda che ruota attorno al trasporto pubblico in Alto Adige. Alla decisione del Tar di Bolzano, che con sentenza non definitiva ha accolto il ricorso di Sad contro la delibera provinciale del luglio 2018 di annullamento della precedente gara per l’extraurbano, fa seguito la replica di Daniel Alfreider. L’assessore ai trasporti rivendica la correttezza dell’operato della giunta, sottolineando come le circostanze siano di fatto già state superate (“La sentenza non ha effetti pratici ed è stata strumentalizzata”, dice) dall’affidamento “misto” del servizio deciso il 27 ottobre. Di nuovo però c’è anche la risposta sempre di Alfreider all’interrogazione di Diego Nicolini (M5s), relativa alla gara da 27 milioni per il trasporto scolastico: l’Agenzia degli appalti provinciali, conferma l’assessore, ha avviato la procedura in contraddittorio tra le parti per l’esclusione dal bando di Sad, come suggerito dall’Anac nella perizia rivelata da salto.bz. Al centro della valutazione il presunto tentativo della società di influenzare la stazione appaltante, anche tramite “accordi riservati” con altri operatori.
La lotta continua
Il contenzioso fra il governo provinciale e il principale operatore privato del trasporto in Alto Adige vede due elementi nuovi, formalmente slegati tra loro.
Al primo aspetto appartiene sentenza non definitiva pubblicata il 30 ottobre dal Tar di Bolzano (estensore il giudice Sarre Pirrone, collegio giudicante composto da Alda Dellantonio, presidente, Margit Falk Ebner, Michele Menestrina). Il collegio ha accolto i motivi aggiunti per l’impugnazione da parte di Sad trasporto locale spa della delibera 660 del 2018 della giunta provinciale, con la quale era stato annullato “in autotutela” il bando da 962 milioni per il bando sul trasporto extraurbano.
Una vittoria secondo Sad che proverebbe la condotta irregolare dell’allora esecutivo. Non ci sta però Alfreider, intervenuto prontamente in replica: “La sentenza non definitiva è stata strumentalizzata in modo scorretto arrivando addirittura ad ipotizzare abusi della giunta provinciale di allora”, lamenta. L’assessore alla mobilità precisa che “in realtà la decisione provvisoria del giudice amministrativo si limita a rilevare l’erroneo utilizzo del mezzo dell’annullamento rispetto a quello, più corretto, della revoca. La revoca del bando di gara è infatti sempre ammessa, dalla legge e dal Consiglio di Stato, quando vi è un interesse pubblico”.
Per l’assessore provinciale, dunque, si tratta di una questione giuridica “che merita attenzione, ma che non ha alcun effetto pratico poiché oggi la gara del 2018 è stata superata dalla legge provinciale 3 del 2019 che ha stabilito che la Provincia di Bolzano garantisce “in via principale”, anche attraverso una società pubblica, la gestione del trasporto pubblico ai propri cittadini”. La delibera della scorsa settimana, approvata dall’esecutivo, ha dato il via ad un modello misto pubblico/privato “in grado di rendere il trasporto pubblico locale più efficiente, ecosostenibile e integrato”, aggiunge Alfreider. “Si prosegue dunque con decisione lungo questa strada nell’interesse di tutti i cittadini - conclude l’assessore - tenendo ovviamente conto delle precisazioni indicate dal Tar in collaborazione con Anac e l’Autorità nazionale della regolazione dei trasporti”.
Trasporto scolastico, Sad sotto esame
Diverso capitolo quello della gara per il trasporto scolastico in corso. Nell’interrogazione, Nicoli cita l’articolo “Das Ende der Sad” di Christoph Franceschini che racconta come l’Agenzia provinciale per gli appalti abbia posto tre quesiti ad Anac (ricevendo poi risposta) sugli aspetti “connessi al comportamento di Sad ed altri operatori privati in relazione al bando per l’affidamento del trasporto scolastico altoatesino”. Si valutano elementi come “l’abuso di posizione dominante”, sulla scorta del provvedimento dell’Antitrust, gli “accordi riservati tra concorrenti”, il “tentativo di influenzare indebitamente il processo decisionale della stazione appaltante”. Secondo l’Anticorruzione l’agenzia provinciale, previo il contraddittorio tra le parti, ha la facoltà di valutare discrezionalmente tali condotte e decidere se sussistono i motivi di esclusione dal bando previsti dall’articolo 80 del codice degli appalti.
E dunque l’Agenzia provinciale, conferma Alfreider a Nicolini, si è mossa avviando “un procedimento di contraddittorio con gli operatori economici coinvolti ai fini della valutazione della sussistenza o meno dei requisiti di esclusione”.
L’Agenzia provinciale per gli appalti ha avviato un procedimento di contraddittorio con gli operatori economici coinvolti per valutare la sussistenza o meno dei requisiti di esclusione (Daniel Alfreider)
Il secondo quesito riguarda “le prospettive future per il bando sul trasporto scolastico in Alto Adige” che Nicolini chiedeva di specificare. “La Provincia - precisa a sua volta Alfreider - sta concludendo l’iter per l’aggiudicazione del contratto e pertanto in tale fase non è possibile, né opportuno, esprimersi in merito al futuro assetto del trasporto scolastico in provincia”.
Terzo, il consigliere pentastellato chiede come mai “alla luce della perizia Anac, non sia già stato revocato l’appalto e ripensati tutti i bandi nei confronti di Sad e delle aziende coinvolte nella questione”. Ecco Alfreider: “Solamente a seguito delle diffide pervenute da parte degli operatori economici in relazione alla gara per il servizio trasporto alunni sono emerse le criticità oggetto di valutazione e solo l’autorevole interpretazione di Anac ha chiarito questa complessa questione giuridica. Dalla decisione che verrà adottata dall’Agenzia provinciale degli appalti in merito dipenderanno le disposizioni che saranno previste in futuro per gli affidamenti dei servizi di trasporto pubblico in Provincia di Bolzano”. Su Sad pende dunque un verdetto di estrema importanza per il futuro della società.