Society | Merano

Alexandra Mocanu, assassinata

La Commissione Pari opportunità di Merano sul femminicidio di Bolzano e contro l’informazione sensazionalistica. Il ruolo del Testo unico dei doveri del giornalista.
alexandra donna uccisa viale trieste
Foto: fb

Riunione importante il 2 novembre (in pieno ponte festivo), e di quelle che davvero possono lasciare il segno in ciascuna e ciascuno di noi, della Commissione per le pari opportunità del Comune di Merano. La quale ha preso posizione “sul femminicidio di Alexandra Mocanu e sulle notizie speculative riguardo al delitto e alla vita della giovane donna”.

"Piangiamo Alexandra Mocanu, un'altra donna che è stata derubata della sua vita per mano di un uomo – recita il comunicato stilato alla fine dell’incontro istituzionale - la cronaca degli ultimi giorni è stata tristemente ricca di dettagli su come è stato commesso il crimine, di inappropriate foto di coppia e di speculazioni sul movente del delitto, con una violazione della dignità della donna e dei suoi famigliari. Chiediamo il rispetto dell'articolo 5 bis del 'Testo unico dei doveri del giornalista', che sancisce l'obbligo di attenersi all'essenzialità della notizia evitando il giornalismo sensazionalistico e speculativo".

Il Testo unico dei doveri del giornalista, in vigore con i suoi aggiornamenti dal primo giorno di gennaio 2021, è una “stella fissa” (inderogabile, insindacabile) della professione giornalistica.

E qui lo richiamiamo, citandolo. L’articolo 5 bis del testo unico indica esattamente: “Rispetto delle differenze di genere nei casi di femminicidio, violenza, molestie, discriminazioni e fatti di cronaca, che coinvolgono aspetti legati all’orientamento e all’identità sessuale, il giornalista:

a) presta attenzione a evitare stereotipi di genere, espressioni e immagini lesive della dignità della persona;
b) si attiene a un linguaggio rispettoso, corretto e consapevole. Si attiene all’essenzialità della notizia e alla continenza. Presta attenzione a non alimentare la spettacolarizzazione della violenza. Non usa espressioni, termini e immagini che sminuiscano la gravità del fatto commesso;
c) assicura, valutato l’interesse pubblico alla notizia, una narrazione rispettosa anche dei familiari delle persone coinvolte”.

Fin qui il testo al quale si sono richiamate le componenti della Commissione Pari Opportunità del Comune di Merano, alla quale va il merito, drammaticamente amaro, di avere sollevato un problema complesso e di urgente soluzione: in sostanza, la differenza tra giornalismo responsabile, rispettoso della persona (la Carta di Treviso e i suoi aggiornamenti tutela invece i minori) e “giornalismo-carta straccia”, scandalistico e irresponsabile.

Infine, ricordiamo qui in breve la vicenda che ha visto al centro Alexandra Elena Mocanu. Lo facciamo citando alcuni passaggi dell’articolo di Il Dolomiti. E invitando lettrici e lettori ad essere al fianco, anche con critiche, al lavoro del giornalismo indipendente e responsabile. Abbandonando, rifiutando e denunciando quello che, invece, non sa o non vuole fare il proprio mestiere.

Ma ecco l’estratto da “Il Dolomiti”:

Un litigio, la rabbia, la terribile violenza. Avni Mecja durante le oltre 5 ore di interrogatorio ha ammesso di avere ucciso Alexandra Elena Mocanu con un martello, per la precisione un mazzotto utilizzato nei lavori edili. Una fine terribile che il giovane ha ricostruito davanti agli inquirenti che stanno portando avanti le indagini per verificare le parole dell'uomo e ricostruire in modo esatto quello che è successo”.