Society | I dati

La salute prima di tutto

Istat: a Bolzano si vive in buona salute fino a 69 anni, a Trento fino a 62, contro la media nazionale di 58. I bolzanini sono però più sedentari dei trentini.

Il Trentino-Alto Adige, manco a dirlo, ancora una volta primo della classe. Stavolta dalla penthouse di quale classifica la nostra regione guarda le altre? È presto detto, il rapporto sul benessere equo e sostenibile (Bes) dell’Istat. La provincia di Bolzano presenta infatti livelli fra i più elevati di longevità e cioè 83,1 anni mentre la vita media per i trentini si attesta sugli 83 anni e 2 mesi, entrambi sopra la media nazionale. Il dato significativo riguarda la speranza di vita in buona salute che si attesta sui 69 anni per i bolzanini, e sui 62 per i trentini (ben sette anni in meno), mentre la media nazionale è di 58 anni. Un altro indicatore interessante è la speranza di vita senza limitazioni nelle attività quotidiane: a 65 anni un altoatesino può mediamente contare su altri 11 anni mentre i trentini su 9.

I cugini trentini eccellono invece in un’altra categoria: sono i meno sedentari d’Italia, i “pigri” sono poco più del 15% (uomini e donne pari merito), mentre a Bolzano, che segue a ruota, i meno sportivi sono circa il 20%, le donne meno attive degli uomini. Le più alte quote di sedentari si osservano invece nel Mezzogiorno, in Sicilia (con oltre il 60%), seguita da Puglia e Campania. Trento, Valle d’Aosta e Piemonte rilevano la situazione più favorevole con percentuali di individui in sovrappeso inferiori al 40% (contro il 42% degli altoatesini). 

Da notare anche il tasso 2012 sulla mortalità infantile: in Alto Adige muoiono 24 neonati su 10mila, 42,7, e dunque quasi il doppio, in Trentino (media nazionale di 30). Per quanto riguarda i dati sulla mortalità per tumore, 8,6 sono i cittadini coinvolti su 10mila (età compresa fra i 22 e i 64 anni); 8,2 in Alto Adige. 

Più del 27% sono i bolzanini con più di 14 anni esposti a problemi di salute, in Trentino si parla del 21% contro il 15% della media nazionale. Per quanto riguarda la dipendenza da tabacco il Trentino guadagna il secondo posto con il 16,9% di fumatori (20,6% in Alto Adige). Più “salutisti” i trentini: quasi il 20% con più di tre anni consumano quotidianamente almeno 4 porzioni di frutta e verdura, mentre i bolzanini sono appena il 12%. Per quanto riguarda i “virtuosi” della raccolta differenziata dei rifiuti il Trentino, con il 71,3%, e il Veneto, con il 67,6%, occupano i vertici della classifica. Infine uno sguardo alle attività di ricerca e sviluppo: nel 2013 l’Alto Adige ha investito nel settore lo 0,6% del Pil, mentre Trento circa il 2%, il doppio della media italiana.