Politics | Media

Sfida a Golia

Team Köllensperger presenta una mozione sulla trasparenza dei media, che è un chiaro segnale al monopolio Athesia. “No all’anonimato dei soci di aziende del settore”.
Paul Köllensperger
Foto: Salto.bz

Altro giro, altra corsa. Torna sul tavolo anatomico il dibattito sulla trasparenza nell’informazione su nuova iniziativa del Team Köllensperger (e prima ancora, nella scorsa legislatura, ma senza successo, di Andreas Pöder, leader di BürgerUnion), al momento il più prolifico in termini di mozioni depositate in consiglio provinciale. Gli eletti, Paul Köllensperger, Alex Ploner, Franz Ploner, Josef Unterholzner, Peter Faistnauer e Maria Elisabeth Rieder, hanno presentato un documento che rappresenta, in sostanza, un’opera di contrasto all’egemonia di Athesia sui mezzi di comunicazione, solo in termini di quotidiani appartengono infatti al gruppo sudtirolese i principali giornali locali ovvero Dolomiten e Alto Adige - più L’Adige e il Trentino -, oltre a vari periodici e altri media. Un “asso pigliatutto” che per l’anno 2017 ottenne il 42% dei contributi provinciali destinati ai mass media (595,381,92 euro su un totale di 1.442.974,83). 

La mozione di Team K impegna la giunta provinciale a: modificare le norme sulle telecomunicazioni e provvidenze in materia di radiodiffusione affinché soltanto le aziende mediatiche che abbiano reso pubblici gli assetti proprietari e che non siano partecipate da fiduciari possano ricevere contributi pubblici; a rivedere la promozione dei mezzi d’informazione ai sensi di una maggiore pluralità e del sostegno delle piccole aziende, ed eventualmente a renderla più equa e infine a introdurre il registro della trasparenza con l’indicazione delle aziende private beneficiarie di contributi. 

Considerando infatti che quello dell’informazione è un settore molto delicato, si legge nel testo del documento - è “indispensabile fare chiarezza sull’effettivo proprietario delle aziende mediatiche o sugli effettivi soci. Non dovrebbe quindi essere ammissibile che i soci di aziende del settore dei media possano nascondersi dietro l’anonimato attraverso il ricorso a fiduciari. La trasparenza è uno dei principi fondamentali per la concessione di contributi provinciali. È quindi incomprensibile che questo principio non sia previsto proprio nell'ambito della promozione dei mezzi d’informazione della Provincia, e che per i contributi in materia di radiodiffusione a oggi non si richieda la pubblicità degli assetti proprietari”. 

 

 

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alfred frei Mon, 12/03/2018 - 14:08

Könnte man diese Forderung nicht im Wertekodex der neuen Landesregierung verankern, oder ist die Pressefreiheit ein
Nebenschschauplatz für Eingeweihte ?

Mon, 12/03/2018 - 14:08 Permalink
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rotaderga Mon, 12/03/2018 - 15:23

Da wird wohl der Weihrauch- Duft aus dem Mantel des Schweigens zu einem frommen Glaubensbekenntnis mit Vaterunser und Englischem Gruß in eine ewige Bit für Sie Litanei geleiten.

Mon, 12/03/2018 - 15:23 Permalink