Primarie sul nulla?
“Quando la politica è debole, quando un partito si sente debole, cerca di rimediare ricorrendo al popolo. Cerca di coinvolgerlo per aumentare la partecipazione ed il consenso. Dovrebbe (la politica) nel caso però, avere almeno le idee chiare ed indirizzare l’auspicata partecipazione verso situazioni o persone ben chiare ed individuate. Coinvolgere gli elettori senza offrire nulla di particolare da affrontare o poco da discutere, diventa controproducente.”
E’ da giorni che piovono critiche circostanziate in merito all’opportunità o meno che il PD organizzi delle primarie per compattarsi, da solo o in colazione, in vista delle elezioni comunali a Bolzano del prossimo maggio.
Il commento più duro in merito a tale passaggio è scaturito oggi dalla penna fluente di Claudio Della Ratta, ex consigliere comunale socialista a Bolzano, membro di maggioranza ma da sempre anche ’spirito libero’ nelle sue innumerevoli prese di posizione.
Per Della Ratta il punto sta nel fatto che nella situazione attuale - in cui “non emergono candidati di spessore” - le primarie sembrano quasi una contraddizione in termini. E per chiarire il concetto Della Ratta decide di ricorrere ad una metafora sportiva.
“Organizzare primarie senza avere i candidati di peso che si fronteggiano, è come organizzare le olimpiadi senza avere gli atleti in grado di partecipare”
Per l’esponente socialista “le primarie andrebbero organizzate quando vi sono più candidati di spessore su cui indirizzare l’eventuale consenso”.
A questo punto naturalmente sarebbe interessante sapere cosa ne pensano Renzo Caramaschi e Sandro Repetto, gli unici due ad essere ‘scesi in campo’, per il momento.
Ma vista la situazione Della Ratta però decide di dare anche un consiglio al PD: “per il partito sarebbe meglio puntare su un candidato di bandiera da scegliere nel direttivo senza ricorso alle primarie”.
Mentre l’esponente socialista sceglie di concludere perorando addirittura (e provocatoriamente?) una causa persa.
“Ridateci Spagnolli”
Ma chi se ne infischia di
Ma chi se ne infischia di quello che dice e scrive Dalla Ratta!