Economy | Identità e gastronomia

Brigitte Foppa: “Sven Knoll vuol tornare all’età della pietra?”

Non si placa la polemica sugli spaghetti usati in una campagna pubblicitaria che reclamizza l’Alto Adige. Interviene anche il presidente dei giovani HGV: “I turisti ci vedono come una terra alpina influenzata dal Mediterraneo e la pubblicità deve essere fatta in modo professionale, senza l’intervento della politica”.

La nuova campagna pubblicitaria dell’Associazione Marketing Alto Adige (SMG) – con i manifesti che mostrano un piatto di spaghetti – ha suscitato la reazione indignata di Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), che minaccia addirittura di presentare un’interpellanza in Consiglio provinciale, e di quanti intendono salvaguardare le (supposte) tradizioni locali, a cominciare da quello che viene portato in tavola. Sull’argomento è intervenuta oggi (4 gennaio) anche Brigitte Foppa (Verdi), che ovviamente è di avviso completamente diverso: “Che dire di Sven Knoll e gli spaghetti? Stiamo tornando all’età della pietra. Knoll è contrario ad usare gli spaghetti nella pubblicità per l’Alto Adige Südtirol. Propongo quindi che lui stili una lista di pietanze etnicamente certificate. Non sarà facile. Sul canederlo ad esempio potrebbero sorgere dei dubbi, visto che lo fanno anche i trentini. Idem per lo Strudel. Resta solo lo Schüttelbrot, a patto di non mostrarlo mai però con lo Stracchino (ci sta benissimo, ma non è tirolese), i Tirlan e la Brennsuppe. Bisognerà insomma istituire una commissione di vigilanza”.

Ma la polemica non si sta svolgendo solo a livello politico. Intervenendo sul profilo facebook della consigliera verde, Anton Dalvai, presidente dei giovani albergatori (HGV), espone in senso assai pragmatico il confine tra la propaganda politica e le questioni di marketing: “Nicht umsonst haben wir als Tourismustreibende immer darauf gepocht das die Politik in der SMG nicht mitbestimmt. Brauchtum ist in Südtirol sehr wichtig aber viele unserer Kunden sehen uns als Alpenland mit mediterranen Einfluss und kommen genau deshalb zu uns. Also bitte lasst die Profis die Werbung dafür machen“. Insomma, il Sudtirolo al bivio tra pragmatismo e ideologia. Come sempre.