Ticket d'ingresso a Bolzano: ferve il dibattito
Botta e risposta. Sul quotidiano Alto Adige da alcuni giorni è tornato in primo piano il difficile tema del miglioramento della viabilità urbana, sollecitato da una presa di posizione dall'assessore ai lavori pubblici Luigi Gallo, supportato da alcuni presidenti di circoscrizione.
L'idea non è nuova ma è tornata in auge dopo un'assemblea popolare molto 'animata', svoltasi nei giorni scorsi per presentare il primo lotto di lavori in viale Druso volti a dare spazio alla corsia preferenziale per il famigerato metrobus dell'Oltradige. Nel corso dell'incontro molti residenti, parecchio alterati, hanno chiesto all'assessora alla mobilità Paintner Kofler e a Gallo di ripensare per il futuro, una volta realizzati i lavori in viale Druso, a forme di 'disincentivo' nell'accesso in città da parte dei pendolari irriducibili a bordo del loro mezzo privato.
Nel giro di pochi giorni l'assessore Gallo ha rispolverato l'idea non solo di un semaforo lungo al bivio per Merano, ma anche di un ticket volto a scoraggiare l'ingresso ai pendolari automuniti. Alla sua proposta hanno fatto eco i responsabili delle circoscrizioni maggiormente penalizzate dall'arrivo dei pendolari (si parla di 10-15mila veicoli al giorno), dicendosi variabilmente favorevoli. E la Svp cittadina, indirettamente coinvolta per l'analoga questione dell'accesso alla città attraverso via Vittorio Veneto, non si è certo messa di traverso.
La tappa successiva del dibattito, inevitabile, ha visto lo schieraramento, assolutamente contrario al ticket, da parte dei sindaci dell'Oltradige ed anche di Termeno. Con tanto di presa di posizione a loro favore, per il momento cauta, anche da parte del presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher.
I toni in cui la questione è stata posta neanche a dirlo mettono nuovamente sotto accusa il comune di Bolzano, a loro dire incapace di darsi un piano viabilità degno di questo nome.
La soluzione del problema, naturalmente, sta nella difficile ma necessaria scommessa di un nuovo livello di dialogo e confronto tra comune di Bolzano, amministrazione provinciale e comuni confinanti. In cui magari la provincia per promuovere la mobilità dei pendolari si confronti anche con il capoluogo (cfr progetto metrobus di Widmann). E - magari - sempre la provincia - faccia un minimo d'autocritica verso la sua reiterata e unilaterale decisione di posizionare il 95% dei suoi uffici nel centro storico di Bolzano.
Vi è poi la questione delle opere pubbliche nel capoluogo, realizzabili solo con il sostanzioso contributo della
provincia. E anche su questo tema il Land dovrebbe passare attraverso una necessaria autocritica.
Altrimenti cosa succerà? In breve tempo si potrebbe far ritorno ai tempi medievali delle dogane e del dazio. Ai ticket per arrivare a Bolzano per lavorare ed ai ticket - come polemicamente paventato dai sindaci dell'Oltradige - per giungere a Caldaro e Monticolo per fare un bagno.
In definitiva: non è meglio sedersi attorno ad un tavolo e ragionare, per quanto possibile, serenamente sulla situazione per trovare delle soluzioni condivise?
Mobilitätspolitik und Gemeindegrenzen
Eine Mobilitätspolitik, die sich an den Gemeindegrenzen orientiert, wird versagen. Ein Ticket für die Einreise nach Bozen fordern, wenn es bspw. aktuell nach 22:15 Uhr kein Busdienst angeboten wirs, ist sehr blasphemisch. Vor allem vor dem Hintergrund, dass sich auch Bozner Bürger innerstädtisch mit dem eigenen PKW bewegen, um ihre Kinder zur Schule zu bringen oder Angst vor ein paar Regentropfen haben.
Gebt den Pendlern einfach gute und schnelle Verbindungen.
Solange aber im Resort Mobilität Schwachsinn wie Wasserstofbusse oder Flugplatz wichtiger sind, werden die Bozner mit den Autos der Pendler leben müssen.
Metrobus
Quella del ticket è la classica misura che si intraprende quando non si hanno altre idee se non quelle facili facili di aumentare le tasse. I cittadini non ce la fanno più a pagare l'inefficienza della politica. Quello del Metrobus, è un progetto che dal punto di vista della viabilità potrebbe anche funzionare. Non sono chiari gli aspetti negativi legati all'esproprio di proprietà oggi utilizzate come parcheggi per gli abitanti e per i commercianti di viale Druso, né quelli legati alla certezza dell'utilizzo del mezzo pubblico da parte dei pendolari dell'Oltradige. Il mio suggerimento, che ho proposto anche in sede di Commissione LL.PP., è quello di poter utilizzare l'area all'angolo tra viale Druso e via Sorrento attualmente abbandonata la cui proprietà dovrebbe essere di un noto imprenditore locale, per realizzare un grande parcheggio per i residenti e per le attività commerciali presenti lungo il tratto di Viale Druso interessato all'esproprio. Un altro suggerimento, oltre a quello di accendere il semaforo presso la rotonda di via Merano, è quello di ridurre la possibilità di utilizzare i parcheggi provinciali e comunali situati in centro città ai rispettivi dipendenti salvo ai turnisti. E solo come ultimissima "ratio" istituire una tassa di ingresso che qualora entrasse in vigore dovrebbe andare a favore delle risorse da destinare al miglioramento della qualità della vita dei bolzanini.
In reply to Metrobus by Enrico Lillo
Fermo restando che secondo me
Fermo restando che secondo me la soluzione migliore sarebbe quella di migliorare i servizi pubblici come ho scitto sopra; E se invece di epropiare ai privati cittadini (Lei non è di FI???) il parcheggio lo costruiamo sull'areale della caserma Huber? I soldati, dei quali in città nessuno ha bisogno, possono benissimo essere trasferiti in via Vittorio Veneto oppure a Merano dove mezzo areale della caserma (in mano pubblica!) è abbandonato, senza tartassare sempre i cittadini (imprenditori compresi), o la gente che deve andare in città per pratiche varie, o i pendolari che non hanno la fortuna di essere dipendenti pubblici.
In reply to Metrobus by Enrico Lillo
Dimenticavo
ci sarebbe anche l'areale in zona aeroporto dove l'immagine dei resti dei vecchi campi da tennis in degrado accolgono turisti e cittadini che vengono in treno a Bolzano.
In reply to Metrobus by Enrico Lillo
E poi ci sono anche quelle in via Cadorna!
Caspita! Bolzano è un forte! Demilitarittiamo la città e usiamo gli spazi di propietà dello Stato per il bene dei cittadini!
Metrobus
Da quello che scrive si capisce molto bene, che non è abbastanza informato sulle aree di proprietà di Difesa. Se fosse meno superficiale sulle sue considerazioni saprebbe che le caserme di cui parla, sono già state permutate da un pezzo con la Provincia e i cittadini ne hanno avuto e ne avranno solo benefici e non danni. Cosa centra il fatto che io sono di Forza Italia con gli espropri? Quando si amministrano le cose pubbliche, se è necessario espropriare per aumentare il bene comune, lo si fa indipendentemente dell'appartenenza politica.
In reply to Metrobus by Enrico Lillo
Come le caserme sono di
Come le caserme sono di propietà della provincia? Non lo sapevo! Ma al di là di chi sia il propietario sempre di mano pubblica si tratta. Come mai la provincia non potrebbe razionalizzare e farne dei parcheggi? Sopratutto come mai un ente statale come l'esercito risiede in immobili provinciali?
Per cio che riguarda l'espropio, mi pare essere una pratica più vicina ad ideologie di sinistra che di destra, credevo che per qualcuno di destra la propietà privata fosse poco meno che sacra...
Caserme
Nel senso che sono state permutate quelle non più utilizzate dalla Difesa. Come quella di Appiano, quasi tutte quelle di Merano, Bressanone Varna, etc. In effetti per me e per la Destra la proprietà è una cosa sacra ma nella fattispecie di viale Druso, la proprietà in questione è in parte di proprietà pubblica e in parte privata, quindi alcuni privati utilizzano una parte pubblica per parcheggiare la propria auto. E' un po' complicata la questione. Per quel che riguarda le aree demaniali è certamente meglio costruire case e parchi piuttosto che parcheggi!!!
In reply to Caserme by Enrico Lillo
Ma alla fine che le caserme
Ma alla fine che le caserme citate siano in mano dello Stato o della provincia poco importa, fatto sta che se l'amministrazione pubblica ha la scelta, come in via Druso, secondo me prima di togliere ai privati si usi meglio quello di pubblico già c'è. Il parcheggio mica lo si costruisce per far torto ai soldati o gli amanti dei parchi, ma semplicemente perchè per la stessa gente del quartiere, per i negozi e sopratutto per la viabilità sono necessari.