Ad inizio gennaio in un’intervista a Salto l’ex consigliera comunale di lungo corso Sylvia Hofer aveva parlato di una disaffezione generale da parte della gente nei confronti della politica. Fermamente contraria a Benko, l’esponente Arbeitnehmer della Stella Alpina aveva inoltre auspicato in quell’occasione una presa di posizione unitaria da parte del suo partito sul PRU di via Alto Adige. A due mesi di distanza ed una volta mosse le acque sui due versanti di centrodestra e centrosinistra abbiamo di nuovo interpellato Hofer per capire innanzitutto quali sono le condizioni del dibattito interno alla Volkspartei a poche ore dalle decisione definitiva sul candidato sindaco, senza trascurare lo sguardo attualizzato del partito di raccolta rispetto alla ‘politica italiana’ nel capoluogo. 

Sylvia Hofer, tra poche settimane la cittadinanza sarà chiamata a scegliere su Benko. La SVP arriverà alla consultazione popolare con una posizione condivisa su questo tema?
In merito non abbiamo ancora preso una decisione perché ci siamo concentrati sull’identificazione di una candidatura a sindaco che per noi era prioritaria. Sul candidato lunedì prenderemo la nostra decisione dopo di che spero che il nostro coordinatore cittadino Dieter Steger decida di trattare anche il tema Benko, che per me è fondamentale. Sarebbe senz’altro meglio se il mio partito prendesse una decisione in merito. 

Nel partito oggi quale posizione prevale? Sono di più i favorevoli o i contrari?
Secondo me oggi sono di più i contrari. Non solo: negli ultimi giorni abbiamo visto che ora sono molte le associazioni schierate per il no al progetto del PRU. E tra i privati contrari ci sono anche molte persone importanti. In giro rispetto a prima vedo molte più persone dubbiose, sia tra gli italiani che i tedeschi. In un primo momento la novità ha affascinato molti, ma ora i bolzanini con l’ampliamento del Twenty hanno visto l’aumento del traffico e si sono impauriti. Con Benko sarebbe come avere tutti i giorni dell’anno il mercatino di Natale in centro. E va tenuto conto inoltre che davanti al Twenty ci sono 3 corsie in un’unica direzione, quando invece per via Alto Adige di corsie ne sono previste solo due di piccole dimensioni. Inoltre lo spostamento della stazione delle autocorriere, più fuori mano, comporterebbe un problema anche per i 40mila pendolari che tutti i giorni si recano nel capoluogo. 

Lei in gennaio mi aveva detto che a Bolzano il centrodestra moderato non c’è. Ma oggi sembra che Steger abbia dato il suo ok alla candidatura di Tagnin, che potrebbe eventualmente essere appoggiata ad SVP in caso di ribaltamento degli equilibri politici nel capoluogo. Poi c’è Holzmann che ha detto molto chiaramente di avere come obiettivo una grosse Koalition ed un eventuale accordo col PD, venendo in questo modo isolato dal resto del centrodestra.
Rispetto a due mesi fa vedo senz’altro dei cambiamenti. Il centrodestra ha capito che con i gruppi di destra destra non è possibile collaborare. Mario Tagnin lo conosco benissimo, sono stata sua vicina di banco in consiglio comunale per 5 anni. Si tratta di una persona che io stimo molto, lo voglio sottolineare. La candidatura di Tagnin come capofila del centrodestra la vedo molto bene. Forse la scelta di Tagnin è anche conseguenza del fatto che la SVP comunque andrà da sola con un suo candidato sindaco. Secondo me nel centrodestra hanno capito che in un indomani possono parlare anche con noi. Scegliendo attraverso Tagnin una posizione meno radicale rispetto ad una volta. 

Cosa ne pensa delle primarie del centrosinistra?
Il PD sta venendo incontro al desiderio della popolazione - manifestato già un paio di anni fa - di essere coinvolta nella scelta del candidato sindaco. E’ legittimo: bisogna aprirsi sempre di più, i partiti non sono più quelli di una volta. Adesso hanno 4 candidati e si dice tra tra loro Caramaschi è molto forte. Io posso dire che Caramaschi sindaco lo vedrei molto bene perché si tratta di una persona che conosce il comune dall’interno quanto nessun’altra. Sa esattamente dove mettere le mani e non ha bisogno di un anno di rodaggio per capire il funzionamento della macchina comunale. L’ho conosciuto molti anni fa e come city manager Caramaschi ha fatto cose che io ho apprezzato molto. Faccio solo un esempio: il piano strategico che è un capolavoro ed stato sviluppato da lui insieme ad interni, esterni e partiti. Io ho fatto un master in management e so di cosa parlo. 

Artioli è stata esclusa dalle primarie ma ha deciso di correre con una sua lista. Anche lei può aspirare a diventare un interlocutore per la SVP?
Lei ha iniziato la sua carriera politica nella SVP. Nel partito ha poi trovato difficoltà a raggiungere un ruolo più alto a cui aspirava ed allora si è resa indipendente facendo altre scelte. Da quando è stata riconfermata in consiglio provinciale si allontanata sia dalla Lega Nord che dalla Biancofiore ed ha assunto un profilo di ‘centro’. Va ricordato inoltre che nelle scorse elezioni comunali il sindaco Spagnolli non sarebbe stato eletto senza il supporto di Elena Artioli che è riuscita ad ottenere anche un posto in giunta comunale per uno dei suoi. Io penso che sia un peccato il fatto che Artioli sia stata esclusa dalle primarie. Il PD, che al momento non è così forte, avrebbe avuto l’occasione di rafforzarsi. Oggi come oggi avrebbero bisogno di ognuno ed Elena Artioli è una persona che riesce ad attirare tanta gente. 

2 mesi fa lei mi aveva detto oggi i partiti fanno una grande fatica a trovare candidati. E che sono davvero poche le persone che hanno voglia di coinvolgersi con la politica. La situazione è rimasta tale?
Stranamente in questi ultimi due mesi la situazione è un po’ cambiata. Abbiamo avuto infatti di nuovo richieste da parte di persone che volevano mettersi in lista. Mi sembra che ci sia di nuovo un po’ di voglia di respirare l’aria della politica. Avremo una bella lista, di questa ne sono certa.