Zanon, una partita attesa sei anni

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Voleva smettere di giocare a calcio dopo la bocciatura del Südtirol, con il quale ha iniziato a 10 anni ed è arrivato fino in prima squadra. Invece una telefonata della dirigenza del Sangiuliano, ha convinto Simone Zanon, 23enne nato e cresciuto a Sinigo, a ripensarci, e ora è titolare fisso della Carrarese, in serie B.
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SALTO: Simone, la prima cosa che voglio chiederle riguarda le cinque sconfitta di fila della Carrarese alla ripresa dopo la pausa invernale: cosa è successo?
Simone Zanon: Un ruolo importante l’ha giocato senza dubbio la sfortuna soprattutto contro il Pisa e il Brescia. Ma adesso che ci siamo ripresi, non è cambiato nulla rispetto a prima: ci siamo sempre allenati al meglio"Ci sono rimasto male quando sono andato in prestito alla Primavera del Napoli, che a fine stagione non mi ha riscattato e il Südtirol non mi voleva perché diceva che non era pronto per la C: sono sei anni che aspetto questa partita"
Ora per voi due scontri salvezza contro Frosinone e Südtirol che potrebbero risultare decisivi?
Importanti sicuramente, ma non decisivi.A proposito di Südtirol, cosa ha rappresentato per lei questa squadra?
Tanto perché mi ha preso che ero un bimbo ho fatto 8 anni con loro, tra cui sei mesi di prima squadra. Ci sono rimasto male quando sono andato in prestito alla Primavera del Napoli, che a fine stagione non mi ha riscattato e il Südtirol non mi voleva perché diceva che non era pronto per la C: sono sei anni che aspetto questa partita.L’affronterà con delle sensazioni particolari?
Sarò un po’ emozionato sicuramente ma non cambierà il solito atteggiamento che metto quando scendo in campo . Ci saranno circa 100 tra parenti e amici che verranno al Druso a vedere questa partita: sono sempre stato lontano da casa a giocare e dunque per tantissimi di loro sarà la prima volta che mi vedranno dal vivo.Qual è stato, fin qui, il momento più bello della sua carriera?
Ce ne sono due: la vittoria dei playoff di C l’anno scorso, indimenticabile la data, 9 giugno, che tra l’altro mi sono tatuato sul polpaccio. Non eravamo tra le favorite però in società l’obiettivo era vincere. E poi il primo gol in B segnato il mese scorso contro la Salernitana.E quello più difficile?
Quando volevo smettere di giocare, non più tardi di tre/quattro anni fa. Dopo il ritorno dalla Primavera del Napoli ho rescisso con il Südtirol, ho deciso di andare in serie D al Seregno, e pur vincendo il campionato ho giocato molto poco e non ce la facevo più. Poi mi sono allenato con il Südtirol senza contratto, perché a loro serviva uno che facesse numero e quell’estate ero davvero intenzionato ad appendere le scarpe al chiodo. Mi è arrivata però una telefonata dal Sangiuliano e ho deciso di provarci per l’ultima volta. E’ andata benissimo, abbiamo vinto il campionato di serie D, ho disputato un buon campionato di C, poi è arrivata la Carrarese e adesso eccomi in B.Il salto dalla C alla B l’ha sentito particolarmente?
Fortunatamente no, la mia caratteristica principale è l’agilità e la rapidità, e quindi a livello fisico non ho avuto problemi, magari qualcuno all’inizio per quanto concerne la velocità di gioco, ma ci ho fatto subito l’abitudine.Non più tardi di due settimane fa ha rinnovato con la Carrarese fino al 2027...
Sono contentissimo, è servita metà giornata per arrivare all’accordo, c’è stima reciproca.Non mi ispiro a nessun giocatore, l'unico è mio padre Riccardo
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C’è un giocatore a cui si ispira?
No, perché guardando i quinti di oggi soprattutto italiano, l’unico a cui mi ispiro è mio padre Riccardo (ex difensore dilettante, tra le altre del Lana Ndr).
Da bambino per chi tifava?
Tifavo e tifo tuttora per il Milan, ogni tanto riesco anche ad andare a vederlo dato che Milano dista due ore da Carrara.Il sogno nel cassetto?
Arrivare il più in alto possibile.C’è un allenatore a cui deve dire particolarmente grazie?
Zanetti che mi ha fatto esordire in C con il Südtirol. Ma ce ne sono tanti altri da menzionare, partendo dal quello attuale, Calabro, che mi ha dato la possibilità di giocarmi le mie carte Senza dimenticare Ciceri a Sangiuliano, Baronio e Angelini a Napoli e Leotta del Südtirol.Nel tempo libero cosa fa?
Mi piace tanto stare con la mia ragazza Elisa e il nostro cagnolino. Poi da poco ho iniziato a leggere, nessun genere in particolare: i libri li scelgo dalla copertina. A breve poi inizierò la laurea magistrale online, dopo aver ottenuto la triennale in Scienze motorie.Salvarsi quest’anno con la Carrarese cosa significherebbe?
Per la squadra tantissimo: abbiamo fatto un qualcosa di straordinario vincendo il campionato l’anno scorso però non mantenere la categoria non avrebbe senso. Per me poi la B è una vetrina importantissima e lo sarà ancora di più il prossimo anno.