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“L’Ospedale di San Candido soffre”

Grave carenza di personale, dipendenti insoddisfatti e popolazione dell’Alta Pusteria sempre più preoccupata, dice il Team Köllensperger, che ora propone soluzioni.
Team K
Foto: Team K

Ospedale di San Candido, dove eravamo rimasti? Quattro anni fa il punto nascita della struttura ospedaliera dell’Alta Pusteria chiudeva trascinandosi dietro un diffuso dissenso sulla scelta fatta dall'amministrazione provinciale. Le polemiche, mai veramente sopite, sono tornate a galla anche nel corso delle trattative sull’accordo di programma di giunta, con la Lega che ha insistito sull’obiettivo della riapertura del reparto di San Candido così come su quello di Vipiteno. Poi il silenzio è di nuovo calato sulla questione. Fino ad ora. “La riforma sanitaria non ha avuto granché successo, la Provincia è chiamata a mantenere le promesse e a garantire un sistema sanitario moderno, efficiente e decentralizzato per l’Alto Adige. Il centralismo nella dislocazione dei servizi sanitari ha avuto un effetto negativo su un’assistenza sanitaria che deve essere orientata al paziente”, critica Franz Ploner, consigliere provinciale del Team Köllensperger, nella conferenza stampa convocata sul tema. La preoccupazione cresce fra la popolazione dell’Alta Pusteria, sottolinea il gruppo capitanato da Paul Köllensperger, per via di un’ulteriore riduzione dei servizi dell’ospedale.

Insoddisfazione sparsa

Drammatica è la carenza di personale medico nella zona, che ha colpito in particolare l’ospedale di San Candido. “Dei sei primariati di San Candido, solo Medicina e Pediatria sono attualmente coperti e il primario di Pediatria andrà in pensione la prossima estate. Chirurgia generale e Anestesia sono da anni coperte con soluzioni provvisorie. Per Ginecologia invece, il concetto di ‘un ospedale, due sedi’ non ha ancora dimostrato la sua validità”, fa presente la consigliera provinciale Maria Elisabeth Rieder, impiegata per oltre trent’anni presso l’Azienda sanitaria di Brunico. “Non è mia intenzione dipingere un quadro a tinte fosche - aggiunge Rieder - ma è necessario prestare maggiore attenzione all’attuale situazione di San Candido che è precaria”.

Il presidente Arno Kompatscher ha ragione quando dice che i dipendenti sono il cuore di ogni azienda, ma poi bisognerebbe agire di conseguenza

Team K illustra la situazione guardando ai numeri: il bacino di utenza potenziale per la val Pusteria ammonta a 80mila abitanti e, con circa 2,9 milioni di pernottamenti turistici annui, ulteriori 25mila persone devono essere assistite. A fronte di ciò gli attuali posti di lavoro nell’ospedale di San Candido sono circa 250. Un occhio anche ai licenziamenti volontari negli ospedali di San Candido e Brunico che sono stati 19 nel 2017 e 35 nel 2018.

“Il presidente Arno Kompatscher ha ragione quando dice che i dipendenti sono il cuore di ogni azienda, ma poi bisognerebbe agire di conseguenza - punta il dito Rieder che chiede dunque condizioni di lavoro più interessanti e una retribuzione equa, soprattutto per il personale infermieristico e non medico -. Non si tratta solo di soldi, ma anche di soldi”. I dati sui tassi di licenziamento nelle aziende sanitarie della provincia, recentemente pubblicati, sono la prova dell’insoddisfazione dei dipendenti. Eppure “è stato proprio grazie al loro impegno che i servizi a San Candido, ad esempio, funzionano nonostante chiusure e tagli”, puntualizzano i consiglieri d'opposizione Rieder e Ploner che dichiarano l'intenzione di continuare a sostenere il piccolo ospedale di San Candido, ma anche quelli di Vipiteno e Silandro.

Darsi da fare

Una delle soluzioni messe sul tavolo da Team K è quella di realizzare a San Candido un reparto per le cure palliative che avrebbe coperto le esigenze dell'intera val Pusteria. “Nelle sue ultime ore di vita, chi si sta spegnendo e i suoi parenti che gli sono accanto devono condividere una camera a tre letti con altri pazienti. Questa situazione inaccettabile potrebbe essere risolta convertendo il reparto di Chirurgia 2, vuoto da tempo, in un reparto di cure palliative”, così Rieder. La realizzazione di un reparto di riabilitazione reumatologica a San Candido, come aggiunta all’unico servizio esistente all’ospedale di Brunico, è invece un’altra delle proposte avanzate da Team K. Sempre che la Provincia si metta in ascolto.