Alto Adige alla prova
Il giorno atteso è arrivato. Oggi, 4 maggio, inizia la fase 2 dell’emergenza, “quella della convivenza con il virus”, come l’ha definita il premier Giuseppe Conte. Molte aziende e fabbriche si rimetteranno in moto e le misure restrittive sugli spostamenti saranno allentate. Alle nostre latitudini la principale novità riguarda “l’ampliamento dei confini di movimento - sempre per comprovate ragioni lavorative, di salute o situazioni di necessità - all’intero Trentino Alto Adige. Diventa dunque possibile spostarsi in caso di necessità, vale a dire per incontrare congiunti (espressione che ricomprende «i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonché le relazioni connotate da “duratura e significativa comunanza di vita e di affetti”», ndr). Fra i motivi di necessità si introduce però anche quella di raggiungere i luoghi di studio in tutta la regione. È comunque vietato spostarsi al di fuori dei confini regionali, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute”, come recita l’ultima ordinanza del presidente della Provincia Arno Kompatscher.
Obiettivo legge
In Alto Adige il prossimo obiettivo ha una data precisa: il 7 maggio, giorno in cui la legge provinciale che mira a riaprire in anticipo alcune attività (dall’11 maggio i servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri ed estetisti; ristorazione e bar, ma anche musei e biblioteche; il 25 maggio le strutture ricettive turistiche e gli impianti a fune) approderà in consiglio provinciale per entrare in vigore, se approvata, l'8 maggio. Argomento, questo, di cui Kompatscher discuterà con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia atteso oggi, intorno alle 14, a Bolzano. L’intenzione del governatore è quella di convincere il ministro, dopo le frizioni dei giorni scorsi, a concedere il disco verde alla legge provinciale puntando sui dati che parlano di una notevole riduzione dei contagi da coronavirus (nelle ultime 24 ore un nuovo caso positivo e due decessi). In cambio del via libera la Provincia dovrebbe accettare un monitoraggio sanitario più scrupoloso. L’esito favorevole del colloquio non è tuttavia scontato, dato che il responsabile per le Regioni ha impugnato l’ordinanza della governatrice della Calabria Jole Santelli del 29 aprile, che prevede l’apertura di bar e ristoranti. Il ministro Boccia incontrerà nella giornata odierna anche il segretario provinciale del Pd Alessandro Huber e il consigliere Sandro Repetto; e il sindaco Renzo Caramaschi.