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Stop ai "furbetti" nei concorsi

Il governo approva a tempo di record la norma che impone negli esami l'uso della lingua del gruppo linguistico di appartenenza. E' ormai luna di miele tra Svp e FdI.
Arno Kompatscher, Giorgia Meloni, Philipp Achammer
Foto: Asp

Ieri sera (4 maggio 2023) il Consiglio dei ministri ha approvato, alla presenza del presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, le norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige sulla conoscenza delle due lingue nel pubblico impiego (la cosiddetta norma contro i "furbetti" che sono dichiarati appartenenti ad un gruppo linguistico e poi fanno l'esame del concorso pubblico nell'altra lingua) e sul patrocinio legale dell'Avvocatura dello Stato. La inattesa (fino a qualche mese fa) luna di miele tra la Giunta provinciale e il governo guidato da Giorgia Meloni è ormai diventata una realtà incontrovertibile. In una nota di palazzo Widmann non a caso il Landeshauptmann sottolinea "il risultato positivo ma anche il buon segnale che è arrivato dal governo".

"Dopo una fase di rallentamento, si è di nuovo messa in moto la macchina delle norme d'attuazione", dice il presidente della Provincia. "Il segnale positivo sta nel fatto che, in occasione di un colloquio a tre a margine dell'incontro bilaterale tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il cancelliere austriaco Karl Nehammer, il premier aveva promesso che avrebbe appunto ripreso il lavoro sulle norme d'attuazione. E subito, due giorni dopo, due di queste erano all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri. Evidentemente, c'è la volontà di portare avanti le cose", si legge nella nota.

La norma d'attuazione sul bilinguismo nel pubblico impiego consiste in una modifica dell’articolo 20 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, che prevede che, nell'ambito delle prove d’esame per l’assunzione presso uffici giudiziari o della pubblica amministrazione situati nella provincia di Bolzano o aventi competenza regionale, nonché presso i concessionari di servizi pubblici di interesse generale, i candidati possano sostenere le prove previste sia nella lingua italiana che in quella tedesca. Con la modifica, almeno una delle due prove scritte, se previste, e comunque le prove orali devono essere sostenute nella lingua del gruppo linguistico al quale gli aspiranti appartengono o si sono aggregati. In combinazione con la prova di bilinguismo/trilinguismo come prerequisito per l'accesso, si garantisce così la conoscenza di entrambe le lingue e anche la conoscenza specifica della lingua corrispondente all'appartenenza al gruppo linguistico dichiarato. Secondo la lettura della Provincia "risulta così ancora più protetto il diritto all'uso della lingua madre dei cittadini nei rapporti con gli uffici pubblici; allo stesso tempo, s'impedisce che i candidati si assegnino a un gruppo linguistico e sostengano l'esame esclusivamente nell'altra lingua, il chd potrebbe indicare che si tratta solo di una dichiarazione di aggregazione per opportunismo ai fini di ottenere l'accesso a un posto di lavoro, il che non corrisponderebbe allo spirito della rappresentanza proporzionale a tutela delle minoranze". Queste disposizioni non valgono per gli aspiranti ad assunzioni appartenenti o aggregati al gruppo linguistico ladino, per i quali resta ferma la facoltà di sostenere le prove di esame sia nella lingua italiana che in quella tedesca. In altre parole con la norma si vogliono ridurre le dichiarazioni di comodo di quanti si aggregano ad un gruppo o ad un altro pensando a ciò che gli dà maggiori possibilità di ottenere un posto di lavoro.
La seconda norma di attuazione approvata riguarda l'Avvocatura dello Stato. Essa disciplina in quali casi i gli enti locali (in particolare i Comuni) devono avvalersi dell'Avvocatura dello Stato di Trento come consulente legale e quando invece possono rivolgersi a un libero professionista. Entrambe le norme per diventare esecutive dovranno essere promulgate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Bisogna pur fermare questi insopportabili furbetti che si aggregano al gruppo italiano e poi conseguono laurea e dottorato in Germania, e pretendono pure di parlare tedesco a un esame. Che se li traducano, questi termini tecnici! Meno male che si potrà scegliere il secondo candidato senza laurea. O forse occorrerebbe aggregarci tutti al gruppo ladino, che se la notizia non è falsa, può sostenere gli esami in qualsiasi lingua. O forse, anche gli aggregati al gruppo tedesco e italiano, possono sostenere le prove in ladino?
E nelle commissioni d'esame, saranno garantiti esperti linguisti per garantire la "corretta conoscenza della lingua madre?"

Fri, 05/05/2023 - 17:04 Permalink

Die Berufs-spezifische Verständigung (Ärzte*innen, Krankenpfler*innen, Büropersonal usw.) wäre bei den Sprachprüfungen weitaus wichtiger, wie die auf Fehler-freie Übersetzungen gepolte Doppelsprachigkeits-Kommission, die ihre Güte mit einer passenden Anzahl von durch-gerasselten Kandidaten zu beweisen versucht.
Die Umgangs-sprachliche-Perfektion kommt mit der Berufstätigkeit.

Sat, 05/06/2023 - 06:58 Permalink

Bei der neuen Regel geht es gar nicht um die Zweisprachigkeitsprüfung sondern um die Aufnahmewettbewerbe der öffentlichen Verwaltung.

Trotzdem, weil Sie die Zweisprachigkeitsprüfung ansprechen: Man kann den Nachweis bei vielen Sprachinstituten einholen, schon seit Jahren ist niemand mehr gezwungen die offizielle Zweisprachigkeitsprüfung abzulegen. Ihre Kritik erledigt sich also selber.

Sat, 05/06/2023 - 19:42 Permalink

Per poter accedere ad un esame come aspirante per un posto del gruppo linguistico ladino è requisito avere un certificato trilingue. Vorrei vedere quale istituto "vende" certificati per la lingua ladina. Inoltre i posti per ladini sono limitati e nel caso bizzarro che si trovasse la fabrica di certificati per la lingua ladina il danno sarebbe ridotto.

Sat, 05/06/2023 - 21:56 Permalink

Gli esami per l' accertamento della conoscenza della lingua ladina, ossia gardenese e badioto perché le altre varianti non sono concesse, per chi lavora nel mondo della scuola si possono sostenere da due anni a questa parte solo con esame con commissione interna all'Intendenza Scolastica Ladina. Quando li ho fatti io, per entrare di ruolo occorreva questo esame interno, più il patentino di trilinguismo "ex-A" che si consegue con le stesse modalità previste per il patentino di bilinguismo provinciale. Questo è ciò che occorre fare per il conseguimento dell'attestato di conoscenza del ladino. Non è vero che i posti per ladini sono limitati perché nella valli ladine ci sono moltissimi posti vacanti e i ladini possono accedere liberamente ai posti di lavoro - vedi scuola e cultura - riservati a tedeschi e italiani su tutto il territorio. Non comprendo il termine "vendita" dei certificati, mi risulta che occorre studiare parecchio per superare questi esami.

Sun, 05/07/2023 - 06:17 Permalink

Inoltre non considerano minimamente i diritti dei mistilingui, che potrebbero semplicemente preferire, perché magari hanno frequentato corsi di formazione in una certa lingua, esprimersi in quella. Introduce, di fatto, un ulteriore accertamento linguistico in corso d'esame oltre i già previsti patentini e faccio presente di aver letto in recentissimi bandi di concorso che gli accertamenti possono avvenire anche ex post, dopo l'esame e in periodo di prova. Non si capisce perché queste regole debbano riguardare due gruppi linguistici, e il terzo no. Trovo di estrema gravità questa norma e offensivi i termini usati, "furbetti",
tanto più che scoraggia ulteriormente le assunzioni in un periodo in cui abbiamo disperato bisogno di personale qualificato e plurilingue. Spero per tutti che il presidente Mattarella si rifiuti di sottoscriverla.

Sat, 05/06/2023 - 10:31 Permalink

"i diritti dei mistilingui" Wo steht etwas über diese "diritti" der Gemischtsprachigen? Meines Wissens müssen sie wie alle anderen im Beruf beide Sprachen gut beherrschen, warum sollten sie dann wählen dürfen? Mit dieser Regel soll ja nur versichert werden, dass die Kandidaten ZUMINDEST die angegebene Muttersprache gut genug beherrschen, Gemischtsprachigen müsste das am leichtesten von allen fallen. Die Ladiner sind ausgenommen, weil sie die Prüfung sowieso nicht auf Ladinisch ablegen dürfen (sie sind die Diskriminierten und nicht die Privilegierten wenn Sie so wollen). Also ist klar dass sie wählen dürfen.

Sat, 05/06/2023 - 17:27 Permalink

Io trovo offessivo come viene trattato il diritto all'uso della propria lingua madre come tedesco in Sudtirolo. E smettiamo di parlare di mistilingui. Che cosa è un mistilingue? Uno che non sà parlare bene nessuna delle due lingue? Allora quello meglio se ne stà anche fuori.

Furbetti non è offensivo ma un eufemismo per persone che non hanno voglia di imparare il tedesco. E chi si sente penalizzato come italiano si dichiara tedesco e poi faccia l'esame in tale lingua.

Sat, 05/06/2023 - 22:04 Permalink

È solo un modo per impedire a chi conosce bene le lingue e ha alte professionalità di accedere a posti pubblici. Le competenze linguistiche vengono già ex-ante accertate da un patentino davanti a una commissione competente. Di fatto la prova concorsuale si può trasformare in un accertamento linguistico anziché in un esame sulle competenze disciplinari richieste dal concorso. E inoltre, permette di effettuare controlli linguistici anche una volta - semmai- superato il concorso e in periodo di prova. Non è garantito - mi pare - che questi "controlli linguistici" vengano fatti da persone competenti e con relativi titoli di studio in questo ambito.
Se tuttavia si nega perfino l'esistenza di persone mistilingui - ci sono immigrati che conoscono perfettamente italiano, tedesco, francese e arabo, se non altre lingue - neghiamo la realtà.

Sun, 05/07/2023 - 06:48 Permalink

Le competenze linguistiche vengono già ex-ante accertate da un patentino davanti a una commissione competente.

Se questo fosse la realtà, allora il diritto all'uso della lingua sarebbe tutelato. Ma quello che dice fa pensare che lei è o ingenua o ipocrita.

Se tuttavia si nega perfino l'esistenza di persone mistilingui - ci sono immigrati che conoscono perfettamente italiano, tedesco, francese e arabo, se non altre lingue - neghiamo la realtà.

Si chiamano plurilingui e non mistilingui. I mistilingui sono quelli che non sanno parlare bene nessuna delle lingue.

Sun, 05/07/2023 - 08:46 Permalink

Signore o signora, ho fatto parte di molte commissioni d'esame, e sono stata membro della commissione per il patentino di bilinguismo per lungo tempo. Conosco perfettamente queste realtà e il significato dei termini che uso. Io metto al centro il principio delle competenze professionali e della loro valorizzazione per il bene di tutta questa societa'.

Sun, 05/07/2023 - 10:05 Permalink

Vielleicht ist das ja auch der Grund, dass viele die deutsche Sprache nicht beherrschen, oder zumindest nicht sprechen. Und ich dachte immer, der patentino sei zu einfach, aber nein, die geprüfte Sprache ist falsch.

Sat, 05/06/2023 - 18:48 Permalink

Per me la proporzionale si puo anche togliere, quella non é il problema. Il problema é il deficit della seconda lingua. Einfach offene Wettbewerbe machen, je nach Anforderung, zwei- oder dreisprachig, und dass die Bedten gewinnen.

Sat, 05/06/2023 - 20:36 Permalink

Im 21. Jahrhundert sollte der aufwändige bürokratische Unfug mit den Sprachgruppen-Erklärungen, den "quel pezzo di carte Trixern," samt den nach-Wehen der Artikel 19 Strathegen durch-gestanden sein.
Statt der der aufgeblähten Bürokratie wäre weitaus vernünftiger, wenn endlich vernünftige Löhne gezahlt würden, von denen die Menschen leben können.

Sun, 05/14/2023 - 13:36 Permalink

Baden-Württemberg legt angesichts des Fachkräftemangels eine Kehrtwende hin und will die 2017 eingeführten Studiengebühren für ausländische Studierende wieder abschaffen.

Der CDU-Abgeordnete Winfried Mack nannte die Gebühren mit Bezug auf den Fachkräftemangel einen „echten Standortnachteil“. Man brauche im Land „die besten und klügsten Köpfe".

Mon, 05/15/2023 - 09:25 Permalink

Come dico, il problema è anche che questa norma apre di fatto la possibilità di valutare le competenze linguistiche in ambiti del tutto estranei a quelli dovuti. In altri termini: bisogna che le conoscenze linguistiche siano valutate da persone competenti e da apposite commissioni. Altresì, in un concorso pubblico bisogna essere valutati per le proprie competenze professionali, indipendentemente dal gruppo di appartenenza. Purtroppo, siccome queste "norme" di fatto sono già in uso da un paio di anni, si sa già bene quali sono le conseguenze.

Sun, 05/07/2023 - 08:11 Permalink

Ich persönlich wäre schon sehr froh, wenn italienische Beamte in der Mehrheit nur Probleme hätten einen fehlerfreien Brief auf Deutsch zu schreiben. Viel zu oft scheitert es ja schon an den Grundkenntnissen.

Sun, 05/07/2023 - 10:14 Permalink

Sig. Loos
Anche se devo tradurre dal tedesco all'italiano in ospedale per medici non bilingui e se mi sbagliano le pratiche negli uffici perché non ci si capisce in italiano- mi creda, mi hanno creato problemi non lievi- mi rendo conto che si può trattare di malintesi o problemi comuni ovunque. Oppure dovevo evitare di farmi visitare dal medico? Peggio è andata alla mia vicina di letto che parlava solo inglese e le hanno confuso il ferro con il piombo. E bisogna comprendere anche le difficoltà intrinseche delle lingue
In italiano e inglese è impossibile sbagliare un articolo: io mi trovo a correggere alle volte tedescofoni che non usano il dativo o non fanno l'inversione con weil, e, comunque, è quasi impossibile conoscere a memoria tutti gli articoli dei sostantivi in tedesco. Così è e bisogna avere pazienza se si vuole vivere con il prossimo.

Sun, 05/07/2023 - 10:54 Permalink

Gli italiani che si dichiarano tedeschi sono tanti. Giuridicamente però si continua a creare un mostro, mentre la cosa più semplice sarebbe questa: abolizione della dichiarazione (che non è un elemento misurabile) e misurazione attraverso l'esame del patentino di bilinguismo. Da lì si vede chiaramente qual è il gruppo linguistico che ti è più vicino.

Sun, 05/14/2023 - 10:56 Permalink

Cerato, anche perché costringere le persone a dichiarare il falso, vedi persone provenienti da altri Paesi che devono dichiararsi per forza italiani o tedeschi, già presuppone un meccanismo ingiusto e distorto, oltre che intrinsecamente violento. Giustamente "non è elemento misurabile". Le lingue non sono dei monoliti immutabili. Nel corso di una vita ci si può anche accostare più a una "madrelingua" piuttosto che a un'altra, a determinati livelli di competenza linguistica. Ma questa ovvietà, cioè il rispetto dell'identità anche linguistica dell'individuo, non viene considerata.

Sun, 05/14/2023 - 22:41 Permalink

Come si fa nelle altre regioni bilingui, ad esempio, vedi quelle delle comunità italiane autoctone in Istria e Slovenia. La dichiarazione di appartenenza linguistica su base volontaria, nessuna proporzionale che comunque in questo momento non è uno strumento realmente utile, concorsi in cui a seconda dell'occorrenza viene richiesta la certificazione linguistica rilasciata da enti accreditati internazionalmente (Plida, ecc..). Mi sembra sia un sistema abbastanza apprezzato

Mon, 05/15/2023 - 11:14 Permalink

Esatto, questo è il punto essenziale: le due competenze vanno distinte nettamente e devono essere ben esplicitati i titoli dei commissari incaricati di accertarle. Trasparenza nelle commissioni, divisioni nei compiti. La "confusione sui criteri di valutazione delle lingue" è grande, occorre massima chiarezza. Tanto più che non avremo una commissione unica che accerta le lingue, ma decine ognuna diversa .E ripeto, accertamenti possono teoricamente vvenire anche successivamente al concorso

Mon, 05/15/2023 - 20:34 Permalink

Das verstehe ich jetzt nicht so richtig. Wenn es eine öffentlichen Wettbewerb für z.B. 2 Ingenieure gibt, sollte dieser einfach komplett zwei- oder noch besser dreisprachig gemacht werden. Da gibt es doch nichts "da dividere", wer am meisten Punkte bekommt, hat die Stelle.
Bei meinem letzten Vorstellungsgespräch(in der Privatwirtschaft) vor mittlerweile einigen Jahren lief es zumindest so, das war ein switchen zwischen deutsch, italienisch und englisch, so wie die Frage gestellt wurde, wurde auch geantwortet. Denn wenn man sich schon als zwei- dreisprachig vorstellt, sollte man diese Sprachen im Arbeitsbereich so weit beherrschen, dass man ohne Probleme ein arbeits-bezogenes Gespräch führen kann. Wenn dem so ist, sollte auch im öffentlichen Bereich egal sein, welche Muttersprache ich nun gerade habe, oder liege ich da falsch?

Tue, 05/16/2023 - 08:21 Permalink

Non è esattamente così sig. Gasser
per risponderLe dovrei solo come esempio descriverLe i miei due ultimi concorsi pubblici, due candidati, prima in graduatoria per titoli professionali e anzianità di servizio, trilinguismo. Bisogna prima dichiarare per iscritto la propria madrelingua (oltre che il gruppo linguistico di appartenenza), e io avrei voluto almeno che la mia venisse giudicata da esperti in materia, non dal primo venuto. In ogni caso mi riferisco a fatti di un paio di anni fa, ancora precedenti a questa "norma". Diciamo in generale, senza farne per forza una questione "etnica", che nel pubblico un pò più di considerazione per le competenze professionali ci dovrebbe essere. Ha ragione, se ci si presenta bi/trilingui bisogna saper condurre un colloquio, ma spesso, le regole (che poi variano a seconda della commissione) sono molto più rigide.

Tue, 05/16/2023 - 11:06 Permalink