“Ma i pediatri dove sono?”
In Val Pusteria i pediatri sono troppo pochi. Ad affermarlo, dopo che già in più occasioni genitori e amministrazione locale avevano alzato la voce, è il consigliere provinciale Diego Nicolini che annuncia una interrogazione in Aula “perché i numeri non ci tornano e qualcuno non la racconta giusta”. La carenza dei pediatri non solo va a discapito delle fasce più giovani della popolazione altoatesina, ma crea disagi per i genitori costretti a recarsi negli ospedali, con il conseguente allungarsi delle attese, sostiene l’esponente dei 5 stelle.
“I numeri sono impietosi” gli fa eco Davide Barbieri, attivista del Movimento a Brunico, che snocciola i dati: i pediatri nel Comprensorio Sanitario della Val Pusteria sono solo 6 per un’utenza di 13.064 bambini, così suddivisi: 5.916 bambini dai 0 ai 6 anni e 7.148 bambini dai 7 ai 14 anni, con un rapporto di 1 medico ogni 2.177 bambini (dati Astat); “d’altro canto il reparto di pediatria dell’Ospedale di Brunico dispone di un team medico di sette pediatri inquadrati nella struttura ospedaliera e 3 medici con contratto d’opera”. Per Barbieri la struttura ospedaliera non è in grado di supportare il volume di pazienti giornalieri (nel 2018, 9.031 pazienti; nel 2017, 8.447 pazienti; nel 2016 8.432 pazienti con una media stimata di 25 pazienti al giorno – dati relativi alle prestazioni ambulatoriali).
E le cose non vanno meglio a San Candido, denuncia ancora l’attivista 5 stelle, “questa situazione va oltremodo a gravare sui già oberati medici di base (40 dislocati in tutto il Comprensorio Sanitario della Val Pusteria) che coprono un’utenza di 66.811 pazienti dai 15 ai 99+ anni con un rapporto pari ad 1 medico ogni 1670 pazienti a cui, considerato lo stato di necessità della popolazione, si aggiungono anche i più giovani”. Sabato prossimo (8 giugno), annuncia infine Barbieri, “saremo presenti in piazza a Brunico per porre i riflettori sul problema e sulle mancate risposte da parte della Provincia come abbiamo già fatto nel 2016 affiancando il comitato civico”.