La parola ai cittadini
Uno strumento per pianificare e coordinare servizi e prestazioni di tutela, di promozione e di recupero della salute: si tratta del nuovo piano sanitario provinciale 2016-2020, il cui progetto è stato approvato lo scorso 21 giugno dalla giunta provinciale. 300 sono le proposte elaborate da collaboratori del settore sanitario, rappresentanze di interesse e parti sociali, e organizzazioni dei pazienti e fatte pervenire al gruppo di esperti. La novità è che da domani, 5 luglio, fino a mercoledì 3 agosto il progetto sarà esposto presso la sede delle Ripartizione salute della provincia, in via Gamper, 1 a Bolzano, nei Comuni altoatesini e nel Consiglio dei Comuni. Il documento è inoltre consultabile online sul sito della Provincia. Durante questo mese sarà quindi possibile inviare agli enti di riferimento sopra menzionati o all’indirizzo e-mail: [email protected] impressioni e suggerimenti, proposte di modifica e osservazioni. Entro l’autunno, auspica l’assessora Martha Stocker, si vuole giungere all’approvazione del testo definitivo da parte della giunta provinciale.
3 sono i settori su cui gli esperti si focalizzano: l’assistenza sanitaria di base, l’assistenza sul territorio e quindi vicina al domicilio, la rete ospedaliera provinciale. In quanto al primo punto nel piano sono contenute misure riguardanti tra l’altro stili di vita, screening, prevenzione incidenti domestici, lavoro, ambiente e salute, infezioni e coperture vaccinali, sicurezza alimentare. Per quel che riguarda il secondo punto il documento comprende le misure per un’assistenza orientata al fabbisogno individuale e continua del paziente nelle immediate vicinanze del suo domicilio. Occorre quindi rafforzare la collaborazione fra servizi sanitari e sociali, specie nella cura delle persone anziane e delle persone con disabilità. Un altro aspetto prioritario della bozza degli esperti affronta il miglioramento dell’assistenza dei malati cronici, ad esempio attraverso l’incentivazione dell’autogestione, l’uniformità nell’assistenza, l’uso di sistemi IT e la collaborazione migliorata tra medici di medicina generale, medici specialisti e altre professioni sanitarie.
La rete della medicina di gruppo, lo sviluppo dei distretti in direzione di centri sanitari e sociali con un ampliamento delle prestazioni offerte, la messa in rete dei servizi sul territorio e la cooperazione degli operatori nell’assistenza agli acuti nella rete ospedaliera sono misure che dovranno contribuire a rafforzare l’assistenza dei pazienti vicino a casa propria. Fra gli obiettivi anche quello di una maggiore armonizzazione dell’offerta delle prestazioni sanitarie fornite da ospedali di base (Silandro, Vipiteno, San Candido) e ospedali aziendali (Merano, Bressanone, Brunico) secondo il principio “un ospedale, due sedi”. I reparti e il personale saranno gestiti da una direzione unica con un responsabile in ciascuna delle due strutture mentre la riduzione dei posti letto per acuti sarà compensata dalla modifica nei posti letto per post acuti e ricoveri temporanei di transito. Il quadro viene completato con l'ospedale centrale di Bolzano.
La pianificazione di case di riposo e strutture per anziani sarà riferita al fabbisogno previsto nel 2030. Il piano sanitario prevede inoltre il riordino della rete del soccorso d’urgenza (compreso il passaggio al numero unico 112), il potenziamento dei servizi riabilitativi a domicilio, la creazione di un’offerta di assistenza unitaria a livello provinciale per mamma e neonato durante la gravidanza e dopo la nascita. Fra le altre misure - che saranno soggette a verifica annuale - l’accreditamento delle strutture private in base a un’analisi del fabbisogno, l’acquisto di attrezzature mediche a seguito di una valutazione delle necessità sul piano medico ed economico; nonché l’elaborazione di un piano sostenibile di sviluppo del personale, lo sviluppo e l’attuazione di piani IT sia nei servizi online per i cittadini (prenotazioni, pagamento, ritiro referti) che il fascicolo integrato del paziente.