Un primo passo
Il termovalorizzatore di Bolzano funzionerà a pieno regime? La proposta dell’assessore Richard Theiner è quella di importare rifiuti da fuori l’Alto Adige modificando quindi l'attuale legge provinciale, purché il Comune sia d’accordo. Propositivo, in questo senso, si è dimostrato il sindaco Renzo Caramaschi durante la riunione di ieri (4 luglio) della giunta comunale che ha assegnato all'assessora Marialaura Lorenzini l’incarico di richiedere alla Provincia di installare nuovamente nel quartiere di Casanova la stazione mobile. In tal modo si potranno monitorare le emissioni anche in previsione di un aumento dei rifiuti che saranno conferiti all'impianto di termovalorizzazione, che appunto, previa modifica della legge provinciale, potrà aumentare del 5 fino ad un massimo del 10% i rifiuti da bruciare per migliorare la sua prestazione. “La modifica della legge provinciale sarebbe un primo passo - ha detto Caramaschi - perché l'Alto Adige non produce abbastanza rifiuti, dovremmo quindi importarne in misura limitata dal Trentino in modo da usare l’inceneritore all’80%, il minimo ottimale”.
Durante la conferenza stampa si è dibattuto anche dell’operazione “ceto medio” di via Cadorna: dove una volta c’erano i campi da tennis sarebbero dovuti sorgere oltre 50 alloggi progettati da Confcoop e Arche in Kvw che hanno già sborsato 100mila euro a testa, 5 milioni in tutto. Il Tar, tuttavia, ha accolto il ricorso di alcuni confinanti annullando la variante urbanistica per motivi legati alla valutazione del rischio idrogeologico. Il Comune, infatti, quando ha approvato la variante al Puc, non aveva completato la mappatura delle zone di rischio. In base alla perizia geologica, la zona rientra nelle fasce H2 (pericolo medio) e H3 (elevato) per la vicinanza del fiume. Lo stop decretato dai giudici potrebbe durare da 6 a 9 mesi. I soci, peraltro, dovranno contribuire al pagamento delle spese processuali con 22mila euro. Sulla vicenda è intervenuto il vicesindaco Svp Christoph Baur secondo cui teoricamente si potrebbe ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar, cosa che richiederebbe tempi molto lunghi, oppure riprendere tutta la procedura annullata e rifarla con le dovute integrazioni, a partire dalla variante al PUC, fino al piano di attuazione e alla finale concessione edilizia, includendo la valutazione del rischio idrogeologico. Quale via intraprendere, sarà discusso insieme alle parti interessate, soprattutto valutando i tempi necessari.
Fra gli altri temi sul tavolo le Commissioni consiliari: 13 quelle proposte dalla giunta comunale, ciascuna di esse composta da 7 membri effettivi più 7 membri supplenti, tranne che per le Commissioni Mobilità e Urbanistica e Cultura che ne avranno 9 + 9. L’auspicio del primo cittadino è di poter presentare tutti i nominativi nella seduta di stasera del consiglio comunale.