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Bolzano: nuova vita per le funivie

Colle: cessione alla Provincia. San Genesio ristrutturata, ma Caramaschi assicura: “L’idea della stazione a valle sul Talvera è morta e sepolta."
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Foto: web

10 anni dopo la ristrutturazione di quella del Renon, anche le altre due funivie di Bolzano si apprestano dunque ad essere completamente revisionate
Lo ha confermato il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, nell’ambito della conferenza stampa del lunedì dedicata alle decisioni della giunta comunale.  
Nello specifico il primo cittadino del capoluogo ha esordito riferendo che l’amministrazione del capoluogo si è occupata del futuro della funivia del Colleche dovrà essere dismessa in quanto non rientrante nell’ambito delle attività primarie gestite in proprio dal Comune”. 

Passaggio alla Sasa o cessione? Questo in sostanza è l’interrogativo che la giunta si è posta ieri. Battezzando intanto una prima stima (“a livello di bilancio”, ha precisato Caramaschi), che parla di 1 milione e 300mila euro di valore per i terreni e le infrastrutture della funivia, compreso il parcheggio adiacente alla funivia a valle. 

Il sindaco ha riferito che in ogni caso quella della funivia del Colle sarà la prossima dismissione da parte del Comune (“da portare in porto entro il 2017”). Precisando che in ogni caso “non vi è pericolo che l’impianto finisca per restare fermo nel corso della procedura di cessione”. 
Per noi era importante iniziare fin da subito con le procedure di dismissione”, ha detto Caramaschi dicendosi fiducioso che "la Provincia possa essere interessata”. E alludendo ad un precedente analogo, avvenuto quando lui era city manager, un tentativo non andato in porto. 

“Avevamo già pronto tutto, poi qualcuno ci ha giocato…, beh, sciocchezze del passato.” 

Caramaschi ha ricordato che il passivo della funivia di per sé non è mai stato oneroso (“130mila euro all’anno di certo non ci facevano sballare il bilancio”), ma che in ogni caso il Comune doveva dismettere la gestione a causa delle nuove disposizioni nazionali in materia.
Si tratta delle stesse disposizioni che impongono al Comune di smantellare anche i Magazzini generali, ha ricordato il sindaco di Bolzano. Anche se in questo caso le procedure potranno contare su una tempistica un po’ più lunga (“entro il 2018”). 

Attualmente il Comune ha la maggioranza delle quote nella cooperativa che gestisce i Magazzini (la Provincia ha già dismesso, mentre Camera di Commercio ha già detto di non essere interessata a restare). Renzo Caramaschi si è detto scettico in merito alla possibilità di vendere le quote in possesso del Comune capoluogo. “Per questo è stato già nominato un commissario liquidatore nella persona dell’avvocato Polonioli”, ha precisato il sindaco. Aggiungendo che “comunque i terreni resteranno di proprietà del Comune”.

Il sindaco Caramaschi ha colto l’occasione anche per fare il punto in merito al futuro dell’altra funivia che esiste sul territorio comunale, ovvero quella di San Genesio che lo scorso anno era stata al centro di una polemica legata ad un progetto di ristrutturazione molto impattante avanzato dalla Provincia
La funivia di San Genesio non è del Comune ma della STA e quindi della Provincia”, ha previsto il sindaco di Bolzano. Confermando che “l’idea della stazione a valle sui Prati del Talvera è morta e sepolta” e che il nuovo progetto di ristrutturazione in procinto di essere presentato vede coinvolto il Comune per quanto riguarda la realizzazione del grande parcheggio che sarà realizzato a fianco della nuova stazione a valle.  

“Il nuovo parcheggio sarà molto bello e ci costerà 600-700mila euro. Secondo gli accordi con la Provincia, che si farà carico della ristrutturazione dell’impianto, il Comune si farà carico anche del 30% dei costi per la realizzazione di una nuova linea veloce e dedicata di autobus che collegheranno la stazione a valle con il centro città.”

Il progetto per la realizzazione della nuova funivia di san Genesio sarà realizzato dalla STA, anche per quanto riguarda il parcheggio a valle, i cui lavori di costruzione - secondo i sindaco di Bolzano - “dureranno circa due anni”.