“Il governo deve riflettere”
Parla direttamente con i parenti delle vittime sulla Marmolada, prima di entrare nel punto stampa allestito presso la caserma dei vigili del fuoco di Canazei, in provincia di Trento. Il presidente del Consiglio Mario Draghi entra in una sala gremita di forze dell’ordine, vigili del fuoco, personale della Protezione Civile e operatori dell’informazione. Accanto a lui, il governatore del Veneto Luca Zaia e i presidenti delle province autonome di Trento e Bolzano Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. “Oggi sono qui a Canazei - dichiara Draghi - per rendermi conto di persona di quel che è successo e vi assicuro, è molto importante essere venuti”.
“Oggi sono a Canazei per rendermi conto di persona di quel che è accaduto e vi assicuro, è molto importante essere qui”.
Dopo il punto tecnico operativo “con tutti coloro che hanno collaborato alle operazioni”, il premier esprime “la più sincera, la più affettuosa, la più accorata vicinanza alle famiglie delle vittime, ai dispersi, ai feriti, alle comunità colpite dalla tragedia” e ringrazia “chi ha lavorato, la protezione civile, i vigili del fuoco, il soccorso alpino, i volontari. Li ringrazio della loro generosità, professionalità e del loro coraggio, muovendosi in una situazione di grande pericolo”.
Almeno quattordici i dispersi
“Questo è un dramma che certamente ha dell’imprevedibilità, ma certamente dipende dal deterioramento dell’ambiente e della situazione climatica. L’Italia piange queste vittime, tutti gli italiani e le italiane si stringono a loro con affetto. Il governo deve riflettere su quanto è accaduto, deve prendere provvedimenti. Per evitare che ciò possa riaccadere”. Fugatti ringrazia Draghi per la sua presenza a Canazei, “un grande segnale di incoraggiamento ai territori, il senso di dolore è molto profondo”, e fa il punto sulle ricerche. Il bilancio al momento è di 7 deceduti (di cui 3 identificati), 8 feriti dei quali 2 in condizioni delicate. Sono 14 le persone reclamate: 4 di origine straniera, ovvero 3 della Repubblica Ceca e 1 austriaco. Ci sono ancora quattro auto parcheggiate delle quali non si ha notizia dei passeggeri, tutte auto straniere: una tedesca, due della Repubblica ceca, una ungherese. Il Veneto, sottolinea Luca Zaia, conta al momento tre vittime identificate, ben sette dispersi o reclamati, una persona in condizioni gravi. Il governatore del Veneto rivolge parole di encomio ai soccorritori: “Non è un teatro facile, quello di questa tragedia, si è staccato un blocco di detriti e ghiaccio spesso 30 metri. Si lavora in uno scenario altamente pericoloso”.
Anche Arno Kompatscher esprime vicinanza alle famiglie coinvolte dalla tragedia: “I nostri pensieri vanno a vittime e familiari, a chi è nell’ansia non avendo ancora notizie. Occorre essere rispettosi nei confronti delle famiglie”. “Di questi eventi ne avremo sempre di più”, spiega preoccupato il Landeshauptmann all’uscita dalla caserma, commentando le dichiarazioni del premier, “ma il singolo evento non è prevedibile”. Intanto il sole si fa spazio tra le nubi, dopo la pioggia della mattinata che aveva fermato le operazioni di ricerca. Gli elicotteri si mettono in volo. Saranno ancora ore di angoscia per i familiari e di lavoro instancabile per i soccorritori.
Il governo puo' riflettere
Il governo puo' riflettere quanto vuole, ma la natura del problema non cambia. Questo e' segnalato da alcuni decenni nei rapporti IPCC e offre lo spunto per gli incontri UNFCCC (tra i piu' famosi: Kyoto, Parigi, Glasgow 2021) ma di fatto poi si fa, cioe' i governi fanno, poco o nulla. E se anche provassero, avrebbero subito contro la maggioranza della popolazione.
A inizio 2022 si sarebbe potuto prendere lo spunto dalla crisi delle importazioni dalla Russia per guardare a come ridurre i consumi. Al contrario, l'attenzione e' stata immediatamente focalizzata sulla sostituzione delle importazioni. Bruciare gas algerino o americano invece di quello russo ha un impatto geopolitico e finanziario, dato che costa di piu', ma la CO2 prodotta resta la stessa e in atmosfera ha lo stesso effetto.
Poi possiamo allargare il discorso a come "vivere" la montagna, sci di fondo quando nevica o discesa su piste innevate artificialmente? Passeggiata nei boschi o sesto grado? Ci si scontra con tante realta' del mondo moderno e di stili di vita che non vogliamo cambiare.
In reply to Il governo puo' riflettere by Gianguido Piani
Concordo in pieno! Se il tema
Concordo in pieno! Se il tema non fosse cosí drammatico, mi sarei fatto un (ennesima) bella risata leggendo "il governo deve riflettere"!
Caro Arno, l' imperativo è
Caro Arno, l' imperativo è SOSTENIBILITÀ! Quindi rinnovabili a gogò ed eliminiamo gradualmente gli idrocarburi. E se vogliamo osare di più obblighiamo i turisti a venire con mezzi pubblici o elettrici. Eliminiamo i motori a scoppio (trattori compresi) dalla nostra terra. E fotovoltaico in ogni angolo! Bisogna correre, correre!
Il tempo delle riflessioni è
Il tempo delle riflessioni è finito. Bisogna fare. Amatrice, Ponte Morandi, Marmolata....tre eventi diversi e comunque alla base si ripete sempre il "non fare" di chi governa.
In reply to Il tempo delle riflessioni è by Josef Ruffa
Bei tragischen Ereignissen
Bei tragischen Ereignissen dieser Art, versprechen die herbei geeilten Politiker, alle in ihrer Macht liegenden Möglichkeiten sofort zu ergreifen, um Tragödien dieser Art verhindern.
Zurückgekehrt in ihre Büros, zittern sie wieder vor den Verbänden und Interessen-Vertretungen und lassen sich wie die Marionetten im Puppentheater von dieser Meute steuern.