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Ginecologia: reparti unificati a Brunico e San Candido

Cessato l'allarme a San Candido. L'accorpamento dei reparti di ginecologia e ostetricia con quelli dell'ospedale di Brunico non porterà a un peggioramento del servizio.


L'accorpamento è avvenuto: il primario del reparto di ginecologia e ostetricia dell'ospedale di Brunico, Bruno Engl, dirige adesso anche il reparto omologo a San Candido. Una misura creata in seguito alla politica di riqualificazione delle unità sanitarie periferiche, che in un primo momento aveva destato qualche preoccupazione in chi vi scorgeva un impoverimento dell'offerta. Klaus Rainer, consigliere comunale Svp del piccolo comune dell'Alta Pusteria e membro del gruppo ProKrankenhausInnichen (presente anche su facebook), ha partecipato alla conferenza stampa di ieri e si dichiara abbastanza tranquillizzato.

“Quando il vecchio primario di ginecologia andò in pensione noi ci aspettavamo una nuova nomina. Lo stesso assessore Richard Theiner in un primo momento aveva fatto capire che si sarebbe mosso in tal senso. Le cose però sono andate diversamente e adesso abbiamo avuto l'accorpamento dei due reparti, quello di Brunico e di San Candido, sotto la direzione di un unico primario. Per questo ci siamo mobilitati, il nostro timore era quello di veder perdere importanza al nostro reparto, al quale sono ovviamente collegati anche altri servizi dell'ospedale”. Paura adesso fugata? “Diciamo che è cessato l'allarme. Il nuovo primario ha detto che ha intenzione di trattare i due ospedali alla stessa maniera e, se per salvare l'esistenza del nostro reparto si è dovuto procedere all'accorpamento, cercheremo di abituarci all'idea”.

Ma cosa cambierà adesso, all'atto pratico? “Mancando un primario qui a San Candido, che peraltro svolgeva anche la funzione di medico, avremo una maggiore rotazione e integrazione degli operatori tra i due ospedali. La riduzione di autonomia, questo almeno quello che ci è stato assicurato, dovrà essere comunque compensata da una maggiore collaborazione. Per il resto speriamo che dal punto di vista degli utenti non verrano avvertiti cambiamenti in senso negativo”.

Speranze che sembrano confermate dai primi provvedimenti presi in corrispondenza della riorganizzazione implicata dalla gestione comune. A San Candido – come riporta il quotidiano Corriere dell'Alto Adige nell'edizione di oggi (4 settembre) citando il direttore generale Andreas Fabi - “saranno istituiti due nuovi ambulatori ginecologici: uno per l'endometriosi e uno per la fertilità. Oltre alla riduzione dei tempi per lo svolgimento degli esami, i vantaggi nei confronti della popolazione riguardano l'assistenza in loco con la conseguente riduzione del cosiddetto turismo sanitario”.