Politics | Il ddl

“La Svp smentisce se stessa”

Bocciata in consiglio regionale la proposta di legge dei Verdi su parità di genere nei comuni e semplificazione burocratica. “Gravi anche le molte assenze in Aula”.
Verdi
Foto: Verdi

L’intenzione contenuta nella proposta di legge della triade Verde - Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hans Heiss -, presentata ieri (4 settembre) in consiglio regionale era chiara: portare una “vera” parità di genere nei comuni e facilitare l’accesso delle liste alle consultazioni elettorali.

Il primo articolo prevedeva di applicare anche alle elezioni comunali la stessa norma sulla parità di genere che già vige per le elezioni provinciali in Alto Adige, e dunque che venisse garantito in ciascuna lista almeno un terzo di candidature effettive per il genere meno rappresentato. “Oggi nei comuni basta ancora una sola donna a fare da foglia di fico di una lista al 99% maschile”, sottolineano gli ambientalisti.

Con il secondo articolo si puntava invece ad ottenere una semplificazione per la presentazione delle liste, esonerando dalla raccolta di firme per le elezioni nei comuni tutte le liste già presenti nel consiglio comunale interessato (oggi sono dispensati solo i partiti presenti in consiglio provinciale). “La proposta di legge - come riportato nel documento - vuole contribuire a rendere la vita democratica della nostra regione più vitale e l’accesso alla stessa più facile per i cittadini disposti ad impegnarsi per il bene comune. Facilitare e promuovere la pluralità democratica, oltre a contribuire a migliorare l’attuale immagine della politica, è ritenuto indispensabile per una politica del futuro”.

 

Muro in consiglio

 

L’iniziativa dei Verdi non passa l’esame del consiglio regionale. 33 i voti contrari, 10 quelli favorevoli (oltre ai promotori vota sì il Pd), si astiene Team Autonomie. Numerosi gli assenti.
Dura è stata la reazione dei Verdi di fronte alla bocciatura: “Erano proposte di buon senso. La Svp ha votato no, smentendo se stessa, poiché è proprio la Svp ad aver previsto nella legge per le provinciali 2018 una norma sulla rappresentanza di genere identica a quella che noi Verdi volevamo estendere ai comuni”.

 

 

Dello Sbarba, Foppa e Heiss puntano infine anche il dito contro i consiglieri che non si sono presentati in Aula: “Grave è stato il menefreghismo dimostrato dall’alto numero di assenti e non votanti (ben 26 su 70) che in questo modo hanno dimostrato la scarsa considerazione in cui tengono il proprio mandato politico”.