“Far lavorare le persone escluse"

Una volta Provincia e Comune di Bolzano erano due rette che correvano parallele senza mai incontrarsi, muovendosi tra l'altro con velocità molto diverse. Ora gli incontri tra le due amministrazioni si svolgono con regolarità, affrontando di volta in volta questioni di interesse comune in quello che viene presentato come uno spirito di buona collaborazione.
La cronaca di tutti i giorni naturalmente ci dice che non è tutto oro quel che luccica e che la strada da percorrere nell’ottica di una vera collaborazione è ancora molta. Ma il percorso comune è stato almeno incominciato e questo è senz’altro confortante.
Particolarmente significativo è il fatto che le due giunte, come primo punto all’ordine del giorno si siano occupate ieri venerdì 3 ottobre, di coloro che in provincia di Bolzano sono senza un lavoro e quindi si trovano in un certo senso disintegrate rispetto al tessuto sociale. Divenendo magari più facilmente protagoniste di fatti che creano inquietudine nella comunità altoatesina.
La priorità dunque è farle lavorare, queste persone. E per cercare di agire in questa direzione le due amministrazioni hanno pensato di ricorrere alle risorse destinate ai lavori socialmente utili o quelle riservate agli over 28 che scelgono di prestare il servizio sociale volontario. L’idea è quella di creare un fondo unico che sarà gestito in base alle indicazioni che saranno elaborate da un apposito gruppo di lavoro composto da esperti di Provincia e Comune.
Le giunte del capoluogo e della provincia nel loro incontro si sono occupate anche di alcune infrastrutture di interesse provinciale che si trovano a Bolzano. Per quanto riguarda l’ammodernamento dello stadio Druso la Provincia ha confermato il suo sostegno finanziario. Nell’estate 2015 verrà aperto il primo cantiere che darà il via ai lavori di ristrutturazione.
Nell’ambito dell’incontro si è parlato anche del futuro della Fondazione che gestisce il Teatro Comunale di piazza Verdi. Anche in questo caso sarà un gruppo di lavoro congiunto ad elaborare le proposte operative volte a garantire che anche nel prossimo futuro l’arrivo di sovvenzioni statali, a fronte di una programmazione pluriennale di manifestazioni culturali.
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