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Le mie parole, la mia rabbia, il nemico

Il monologo di Stefano Massini tratto da Mein Kampf, il testo maledetto di Adolf Hitler che ha segnato la storia dell'umanità, è da non perdere. Oggi e domani sarà in scena al Teatro Stabile di Bolzano.
Teatro Stabile Bolzano
Foto: Filippo Manzini/Teatro Stabile Bolzano
  • Stefano Massini si asciuga il sudore dalla fronte. Il suo monologo è finito. Dall'oscurità di Mein Kampf si riaccendono le luci in sala: il pubblico scarica, tramite un lungo, lunghissimo applauso, tutta la tensione accumulata durante quasi 90 minuti di spettacolo.
    Ieri sera, venerdì 4 ottobre, per l'anteprima di Mein Kampf, al Teatro Stabile di Bolzano si sono susseguiti colpi di scena, giochi di luce, suoni e domande che arrivano dritte alla morale di ognuno.
    È proprio Stefano Massini, scrittore e drammaturgo fiorentino, ad accompagnare, con la propria voce e il proprio corpo, gli spettatori in sala attraverso le deliranti affermazioni di un giovane austriaco di Braunau am Inn. Il suo nome è Adolf Hitler.

    Quello portato in scena da Massini è un futuro Führer ossessionato dall'idea di essere insignificante, un individuo incapace di lasciare il proprio segno nel mondo, timoroso di essere un semplice "impiegato". Ma da dove, allora, si può cominciare a cambiare il mondo se non dalle parole? Ed è proprio il vocabolario di Hitler, da cui prenderà vita il Terzo Reich, a essere scalfito da Stefano Massini sulla pagina di un libro ancora da scrivere, in scena rappresentato da un grande pannello bianco inclinato al centro del palco.

  • Stefano Massini: dà voce e corpo alle deliranti affermazioni di un giovane Adolf Hitler Foto: piccoloteatro.org Masiar Pasquali
  • Dall'interrogativo "Che cosa mi impedisce di essere qualcuno?", si passa velocemente a "Chi me lo impedisce?"

     

    E poi, ancora, le domande che risuonano come campanelli d'allarme e si trasformano in un pugno nello stomaco. Dall'interrogativo "Che cosa mi impedisce di essere qualcuno?" si passa velocemente a "Chi me lo impedisce?". E, così, si identifica il nemico: un avversario senza tempo, perché ogni epoca ha i propri nemici da combattere.

    Sono quelle parole, quella rabbia, quel nemico che segnano il destino dell'Europa. 
    La paura di un'individualità diventa la paura di una nazione, di un popolo. La rabbia di uno diventa la rabbia di tutti. Il "nemico": il nemico di tutti.

    Parallelamente: le parole degli altri. Quelle degli scrittori, dei filosofi, dei poeti. Quelle che, come mattoni, si materializzano cadendo al centro del palco, precisamente sulla stessa pagina del libro che, momento dopo momento, prende sempre più forma. Sono le stesse parole che presto, però, diventeranno cenere e si riveleranno impotenti, incapaci di contrastare gli autoritarismi.

    Attraverso le parole e il teatro, Stefano Massini è in grado di mostrare il lato oscuro dell'essere umano a chiunque abbia il desiderio di farsi accompagnare in un viaggio fatto di colpi di scena, suoni e luci, ma soprattutto di domande.

    Stefano Massini si asciuga il sudore dalla fronte. Il suo monologo è finito. Si riaccendono le luci. Il suo percorso è diventato patrimonio di tutti.

  • Ancora due date a Bolzano

    Oggi, sabato 5 ottobre, alle ore 19:00, Stefano Massini si esibirà nuovamente al Teatro Stabile di Bolzano con Mein Kampf.
    Domani, domenica 6 ottobre, lo spettacolo andrà in scena alle ore 16:00.

    La tournée inizia l'8 ottobre a Milano e attraverserà le città di Parma, Trento (dal 6 al 10 novembre), Firenze, Pontedera, Cuneo, Perugia, Riccione, Grosseto, Genova, Como, Bologna, Rovereto (11 marzo), Torino, Trieste e Napoli.

    Mein Kampf è di e con Stefano Massini, tratto dall'omonimo libro di Adolf Hitler. 
    Le scene sono di Paolo Di Benedetto. Le luci di Manuel Frenda. I costumi di Micol Joanka Medda. Ambienti sonori di Andrea Baggio. La produzione: Teatro Stabile di Bolzano, Piccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa, in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana.