Society | Il caso Priebke

Erich Priebke non verrà sepolto in Alto Adige

Luis Durnwalder smentisce le voci circolate negli ultimi giorni: l'Alto Adige non ospiterà i resti dell'ex capitano nazista.

“Mai chiesto di seppellire Priebke in Alto Adige. Non avremmo comunque dato il nulla osta”. Non lascia adito a dubbi la posizione espressa stamani (4 novembre) da Luis Durnwalder, nell'ambito della tradizionale conferenza stampa di Giunta del lunedì. La necessità di trovare un luogo di sepoltura alla salma dell'ex capitano nazista – coinvolto in modo determinante nel massacro delle Fosse Ardeatine – si è fatta molto urgente dopo che la popolazione di Albano si era rifiutata di ospitarla, dando luogo anche a disordini.

Dell'argomento si era parlato anche in Sudtirolo, ben prima che cominciasse a girare la voce di una eventuale sepoltura nella nostra provincia (voce che, come visto, è già destinata però a dissolversi). Era stato per esempio Florian Kronbichler – deputato Sel/Verdi – a prendere una posizione che aveva suscitato una feroce polemica, anche a sinistra. In un post pubblicato il 13 ottobre su facebook, e significativamente intitolato “Recht auf Tod”, Kronbichler aveva scritto che il divieto, espresso dal sindaco di Roma, di dare sepoltura a Priebke era una manifestazione di antifascismo primitivo: “Das ist primitiver Antifaschismus-Heroismus. Jeder hat Recht begraben zu werden, auch der größte Verbrecher, und zwar dort, wo er zuständig ist. Priebke lebte in Rom, wenn auch in (verdienter) lebenslänglicher Haft. Ein Toter ist nicht straffähig. Der tote Priebke ist kein Untoter. Der Antifaschismus soll sich anders bewähren”.

Rimane un fatto all'apparenza paradossale: a un uomo che ha potuto vivere praticamente indisturbato i suoi ultimi anni di vita, aggirandosi come un fantasma in un mondo che pareva averlo dimenticato per sempre, non è concesso di “riposare” da morto. Complessi effetti inerenti l'azione congiunta della memoria, attivata dal decesso, ma anche semplicemente l'oggettiva difficoltà di localizzare la tomba (qualcuno, a ragione, pensa che potrebbe trasformarsi in meta di pellegrinaggio per nostalgici), rendono una decisione al riguardo assai delicata. La conclusione più scontata: il caso verrà risolto trovando un luogo assolutamente segreto e senza darne comunicazione di sorta.